Stagione NBA 2007/2008

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Bargnani formato gigante
Toronto stritola Chicago

I Raptors in prestagione, dopo tre sfide con squadre europee, si confrontano con i Bulls, temibile avversario della Eastern Conference. Successo netto: 92-82, con il Mago miglior marcatore della gara a quota 19 punti in 24'

TORONTO (Canada), 20 ottobre 2007 - Dopo tre sfide contro squadre europee, finalmente i Raptors si confrontano contro una delle prossime avversarie nel campionato Nba. Mancano Ben Gordon e Ben Wallace per i Chicago Bulls, che lanciano in quintetto i due rookies Aaron Gray e Thomas Gardner.
SUPER BARGNANI - Parte forte Toronto, con Nesterovic e Bargnani che hanno vita facile contro la pessima difesa di Chicago. La prima azione del Mago, una conclusione in schiacciata per il 2-0 iniziale, preannuncia una grande serata da 19 punti totali con 3/3 da tre nel primo quarto, un’altra schiacciata a inaugurare il secondo tempo e un paio di giocate di classe che mandano al bar i lunghi di Chicago per i quali la marcatura di Bargnani è un rebus per tutto l’incontro. L’azzurro fa le veci di Bosh, e facendo coppia con Nesterovic o Humphries (l’altro lungo Garbajosa ha un turno di riposo) si ritrova a giocare molto sul perimetro, dove sfrutta ottimanente il suo tiro micidiale. Nel primo tempo, che si conclude 47-33, i Raptors hanno una marcia in più e scavano un divario che regala poche emozioni nella seconda parte della gara. Il rookie Jamario Moon, a rischio di taglio, è estremamente attivo nel secondo quarto in cui segna 7 punti, mentre Carlos Delfino conferma la sua utilità per le doti difensive e di giocatore tuttofare. A Chicago, che perde anche Luol Deng dopo pochi minuti, non basta la buona vena di Andres Nocioni per sostenere il buon ritmo imposto dai padroni di casa e i numerosi svarioni difensivi vengono puniti dai Raptors grazie anche a un buona circolazione di palla in attacco.
DIXON CHIUDE I CONTI - Il terzo quarto è tutto di Juan Dixon e termina sul 71-54. Nell’ultimo minuto del quarto Bargnani (evidentemente a corto di gas) fa partire un "airball" che non arriva al ferro. È il segnale per Mitchell che è arrivato il momento per far riposare anche il Mago, dopo la convincente prestazione. E allora spazio ai rincalzi per l’ultimo quarto in cui i Bulls usano il garbage time per dimezzare lo svantaggio anche se ormai la partita è già finita da un pezzo (si chiude sul 92-82). Solo un gruppo di scatenati tifosi spagnoli seduti in piccionaia regalano qualche sussulto con i loro cori dedicati agli idoli Garbajosa e Calderon.
MITCHELL LODA IL MAGO - Nel post game coach Mitchell è ovviamente soddisfatto della prova di Bargnani: "Migliora sempre. Avevamo deciso per uno schema con lui in post basso nella prima azione. L’abbiamo disegnato ed è stato eseguito perfettamente. Andrea sta lavorando e migliorando. Dobbiamo ancora sistemare alcune cose, ma con la sua abilità al tiro possiamo avere pazienza".
TORONTO:Andrea Bargnani 19 punti (4/5 da due, 3/7 da tre, 2/2 t.l.), 1 rimbalzo, 3 assist, 3 falli, 2 palle perse in 24’34” di gioco. Dixon 17 punti, Nesterovic 12, Moon 10. Rimbalzi: Humphies 5. Assist: Delfino 4. CHICAGO:Gray 14 punti, Nocioni 12, Thomas e Sefolosha 9. Rimbalzi: Thomas e Khryapa 8. Assist: Curry e Khryapa 3.
Adriana Galimberti

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Houston rinuncia al rientro con i Knicks


NEW YORK - L'ex stella dei New York Knicks Allan Houston ha definitivamente appeso le scarpette al chiodo, rinunciando a tornare all'attivita' a due anni di distanza dalla sua ultima apparizione in una gara ufficiale. Houston ha preso parte al camp pre-stagionale dei Knicks, ma ha partecipato ad una sola gara amichevole, restando in campo soltanto sei minuti. "Ritengo giusto che i Knicks inizino la stagione senza di me - ha detto Houston - nonostante fisicamente mi senta bene, mi rendo conto di non essere piu' in grado di tenere i ritmi richiesti dalla NBA". (Agr)
 
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Belinelli solido e produttivo
I Warriors piegano Seattle

Nella prestagione Nba, Golden State ha la meglio sui Sonics dopo un tempo supplementare. Per l'azzurro 10 punti (compreso il tiro libero della sicurezza), 4 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi. Ma coach Nelson ora lo punge: "Marco deve lavorare ancora molto"

NEW YORK, 24 ottobre 2007 - I Warriors hanno bisogno di un supplementare ma alla fine riescono ad avere la meglio sui Sonics e vincono 126-122. Una partita divertente, a tratti anche spettacolare, soprattutto nel primo tempo, che viene decisa nell’overtime dal canestro del rookie Brandan Wright e messa in cassaforte da un libero di Marco Belinelli.
BELINELLI PRODUCE - Nel primo tempo le squadre decidono di difendere con grande approssimazione così i tiri comodi, da entrambe le parti, si sprecano. Si va al riposo con i padroni di casa avanti 68-61, ma nella ripresa la musica cambia. Le percentuali al tiro scendono drasticamente ma la gara rimane interessante. Marco Belinelli entra in campo a metà del terzo quarto e fa la sua parte. L’azzurro si fa trovare pronto nei momenti caldi del match e con i Warriors sotto di sei punti a 8’15’’ dalla sirena va a riprendere i Sonics producendo nel giro di tre minuti cinque punti (tre liberi e un bel canestro dal perimetro) e due assist.
PUNTO A PUNTO - Le squadre rimangono punto a punto fino alla fine dei tempi regolamentari. Wally Szczerbiak a 25’’ dalla sirena trova il canestro del 113 pari, ma fallisce il libero supplementare. Golden State non punisce l’errore dell’ex Celtics e la gara va al supplementare. A rompere gli equilibri ci pensa il canestro a 47’’ dalla fine di Wright che porta i Warriors al +3, poi il libero di Belinelli a 11’’ dalla sirena mette Golden State al riparo da qualsiasi sorpresa. L’azzurro chiude con 10 punti (3/6 da due, 0/1 da tre e 4/5 ai liberi), quattro rimbalzi, cinque assist e tre recuperi.
NELSON, CAROTA E BASTONE - Intanto Don Nelson dopo aver decantato per diverse settimane le lodi di Marco Belinelli ha cambiato atteggiamento. Non bisogna però sorprendersi, fa parte del personaggio. Il coach dei Warriors, infatti, ha un modo di fare tutto suo e riesce a passare dalla più grande ammirazione per un suo giocatore alle critiche feroci nel giro di pochissimo. Nel caso di Belinelli però il tecnico ha solamente aggiustato il tiro. "Forse ho esagerato con i complimenti, si tratta comunque di un giocatore al primo anno di Nba – dice adesso riferendosi all’azzurro Don Nelson –. Sono sempre convinto che diventerà un cestista sensazionale ma ha ancora molto su cui lavorare". Marco Belinelli non fa drammi, anzi concorda con il suo allenatore. "Capisco quello che dice coach Nelson, lui vuole proteggermi – confessa l’ex bolognese –. Io comunque voglio diventare un giocatore importante per questa franchigia. Devo dimostrare il mio valore in allenamento perché voglio ritagliarmi il mio spazio in squadra".
Simone Sandri

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Doppio colpo Miami
prende Davis e cede Walker

Gli Heat mettono in piedi una trade magari non esplosiva ma sicuramente interessante: da Minnesota arriva anche Mark Blount, in cambio di uno dei giocatori più problematici da piazzare sul mercato, Wayne Simien, Michael Doleac e una futura prima scelta

NEW YORK, 25 ottobre 2007 - A pochi giorni dall’inizio della regular season Pat Riley riesce a tirare fuori dal suo cilindro un altro coniglio. Gli Heat, infatti, mettono in piedi una trade magari non esplosiva ma sicuramente interessante. Miami riceve da Minnesota un giocatore atletico e talentuoso, anche se incostante, come Ricky Davis e il solido centro Mark Blount e manda a Minneapolis il problematico Antoine Walker, il quale era da tempo sul libro nero di Riley, Wayne Simien, Michael Doleac e una futura prima scelta.
MIRACOLO WALKER - Miami aveva proprio bisogno di una buona notizia dopo i problemi fisici di Wade e Shaq e la disastrosa preseason (sette sconfitte su altrettante gare), Davis non sarà la risposta a tutte le lacune degli Heat ma e’ in grado di dare molto all’attacco di una squadra troppo Wade-dipendente. Anche Blount può dire la sua ma il colpo da maestro messo a segno da Riley e’ la cessione di Walker, un giocatore con pochissimo mercato per via del su ricco contratto, della sua incostanza e soprattutto dei suoi problemi caratteriali.
NIENTE BIBBY - Nella offseason Miami non e’ riuscita a centrare nessuno dei suoi obiettivi. Riley voleva fortemente Mike Bibby ma Sacramento non ha ceduto, nemmeno una soluzione di ripiego come Charlie Bell e’ andata in porto per via della resistenza di Milwaukee ma adesso, dopo aver perso i free agent Jason Kapono, Eddie Jones e James Posey, la squadra del sud della Florida e’ riuscita, anche se non in modo eclatante, a rinforzarsi.
LA STRANA MOSSA - Diverso il discorso per i Timberwovles. Kevin McHale sembra aver gettato la spugna e dopo la cessione di Kevin Garnett acquisire il contratto di Walker (18 milioni per i prossimi due anni) sembra una mossa davvero stravagante. Minnesota vuole ringiovanire il suo roster e l’ex giocatore di Miami sembrerebbe un pesce fuor d’acqua in una squadra da rifondare che guarda al futuro. Ma forse McHale, il cui indice di gradimento tra i tifosi dei T-Wolves e’ decisamente basso, sta pensando a un buyout per Walker. Comunque sia non e’ facile trovare una logica nelle recenti operazioni di mercato realizzate da Kevin McHale. Pat Riley, invece, può sorridere, i suoi Heat da oggi sono più competitivi.

Simone Sandri

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Toronto spazza via i Cavs
Dentro l'area è già Mago

Test convincente dei Raptors che battono Cleveland 111-78. Bargnani, in serata no dalla distanza, fa vedere le cose migliori nelle conlcusioni ravvicinate. LeBron James sfoggia numeri spettacolari

TORONTO (Can), 26 ottobre 2007 - Ancora un buon test per i Raptors che spazzano via (111-78) anche i Cleveland Cavaliers nella penultima partita di pre-season e mostrano di essere una squadra quasi collaudata e pronta per la stagione 2007-08. Recuperato dall’infortunio al ginocchio, Chris Bosh ritorna ad occupare il suo posto in quintetto al fianco di Andrea Bargnani, a cui il coach affida la marcatura di Drew Gooden, mentre è Bosh a prendersi cura di Ilgauskas.
I FALLI - Con un paio di falli a carico, il secondo onestamente molto dubbio su LeBron James, Bargnani si accomoda in panchina dopo otto minuti e mezzo di gioco. Il primo quarto è equilibrato con Carlos Delfino, entrato a sostituire Parker, che ha subito un grande impatto sulla gara. Un suo gioco da tre punti (canestro spettacolare in semigancio mancino e tiro libero supplementare) porta Toronto sul 22-18. Nel secondo quarto i Raptors allungano le distanze raggiungendo il +11 ancora con Delfino protagonista, ma si fanno riprendere (44-44) momentaneamente. Al riposo Toronto è di nuovo in testa (50-45), ma è nel terzo quarto che i padroni di casa premono sull’acceleratore e scavano il primo forte divario.
MAGO IN AREA - Andrea Bargnani, in serata no dalla lunga distanza, fa vedere le cose migliori dentro all’area. Prima conclude bene con un canestro ravvicinato un pick and roll con Ford, poi subisce fallo in entrata da Ilgauskas (ma sbaglia i due liberi) e ancora segna un canestro dall’angolo. In difesa, il Mago è di nuovo preso di mira dagli arbitri che gli fischiano due falli all’inizio del terzo quarto. Trattandosi di incontro amichevole, Mitchell lascia in campo Bargnani con 5 falli e l’azzurro si impegna a non commettere il sesto fallo con risultati positivi. Nel frattempo, si risveglia Anthony Parker che segna 9 punti in un amen e con l’aiuto di un Carlos Delfino autore della miglior prestazione con la maglia dei Raptors sigla l’80-61 con cui Toronto termina il quarto. L’ultimo periodo di gioco è pura accademia. I
I NUMERI DI LEBRON - l pubblico si diverte con qualche numero di LeBron James e segue con entusiasmo il gioco spumeggiante dei Raptors che mandano in campo le ultime riserve. Trovano spazio soltanto negli ultimi minuti Martin, Graham, Baston, Moon e Luke Jackson che sembra essere il candidato numero uno per il taglio obbligatorio prima della regular season. Attualmente sono infatti compresi 16 giocatori nel roster di Toronto e uno è di troppo. Oltre che per l’atteggiamento della squadra, Sam Mitchell può sorridere per la prova di Bosh, dosato col contagocce (15’ in campo) ma apparso determinato e concreto. I Raptors hanno dominato in ogni aspetto del gioco: 31 assist contro i 16 dei Cavs, 8 palle perse contro ben 20 degli avversari che hanno sprecato molto dalla lunetta (19/33). Toronto ha tirato con il 50% da tre (9/18) contro il 19% di Cleveland (3/16).
TORONTO - Andrea Bargnani: 8 punti (4/7 da due, 0/3 da tre, 0/2 t.l.), 5 rimbalzi, 1 assist, 5 falli, 1 persa in 22’. Punti: Delfino 18, Bosh e Capono 12, Calderon e Humphries 11. Rimbalzi: Delfino 9. Assist: Ford 13.
CLEVELAND - Punti: James 17, Jones 16, Hughes 14, Gooden 10. Rimbalzi: Ilgauskas 9. Assist: James 9.
Adriana Galimberti

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Bargnani, che compleanno
Toronto fa sparire i Wizard

Il Mago è il miglior realizzatore nella facile ultima partita di pre-season dei Raptors, contro Washington (98-64). Arenas riposa e Toronto si diverte: anche in spogliatoio, dove fa trovare al romano una torta per i suoi 22 anni

NEW YORK, 26 ottobre 2007 - Nell’ultima partita di pre-season Toronto batte largamente anche Washington (98-64) con Andrea Bargnani miglior realizzatore con 17 punti e uno dei più positivi in campo. I Wizards tengono a riposo Gilbert Arenas e Toronto ringrazia con una prova convincente. Mitchell affida di nuovo la marcatura del centro avversario Haywood a Chris Bosh e così Bargnani marca Antawn Jamison. Il coach ha così spiegato la sua scelta: "Deciderò a chi affidare il centro avversario di volta in volta a seconda dei match-up". Ad ogni modo Bargnani si è dato molto da fare soprattutto nel primo quarto che ha concluso con 10 punti (3/4 dal campo e 4/4 dalla lunetta) e 5 rimbalzi di cui 3 offensivi. L’unico neo un brutto passaggio per Parker finito direttamente fuori dal campo, ma il Mago si è subito rifatto tenendo bene l’uno contro uno di Jamison e attirandosi un fallo dello stesso Jamison su finta di tiro.
LA GARA - Alla fine del primo quarto (26-15) Toronto ha già il controllo totale sulla gara e non ha nessuna intenzione di farsela sfuggire. I due registi Ford e Calderon si alternano a comandare l’attacco dei Raptors con grande fluidità. Gli ospiti non mordono e danno via libera a Calderon che con 5 punti consecutivi e palla recuperata scava un solco (41-20) che preannuncia una replica della solida prestazione della serata precedente. Bargnani si rivede a metà del secondo quarto e sbaglia una tripla. Poi il Mago commette fallo prendendo posizione in attacco, perde un pallone in penetrazione e un altro facendosi strappare la sfera mentre gioca spalle a canestro. Va meglio in difesa dove stoppa l’ucraino Pecherov. È una tripla di Kapono sulla sirena a portare Toronto sul 51-26 all’intervallo. Nel secondo tempo Bargnani ritorna protagonista in attacco: esordisce con un canestro da tre per il + 30 (58-38) e segna anche in rovesciata su assist di Bosh. L’ultimo canestro prima dell’uscita definitiva è un tiro scoccato con i piedi sull’arco, uno dei tanti tiri completamente smarcati che i Raptors trovano per tutto l’incontro grazie alla buona intesa tra compagni e alla pigra difesa di Washington. Per fortuna la pre-season è finita e da mercoledì le avversarie si presenteranno con maggiore concentrazione.
LA FESTA - Per Andrea Bargnani una buona gara complessiva (punti-rimbalzi-difesa) nel giorno del suo 22º compleanno. La torta che gli fanno trovare in spogliatoio dopo la gara è ampiamente meritata. Per Toronto ancora tanti segnali positivi che spingono a un cauto ottimismo riguardo l’avvio di stagione. L’obiettivo è non ripetere la partenza di un anno fa con 2-8 di record nelle prime 10 gare. Appuntamento per mercoledì sera all’ACC per l’esordio contro Philadelphia.
TORONTO
Bargnani: 17 punti (5/7 da due, 1/2 da tre, 4/4 t.l.), 8 rimbalzi, 2 falli, 5 perse e 3 stoppate. Punti: Kapono 12, Delfino e Dixon 10. Rimbalzi: Bargnani 8. Assist: Ford 8.
WASHINGTON
Punti: Stevenson 12, Young 9. Rimbalzi: Blatche 6. Assist: Daniels 5.
Adriana Galimberti

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Kobe e Lakers: favola finita?

Nuova capitolo della saga Bryant. Il coach Phil Jackson lo punge: "Finora non ha messo il cuore sul parquet". Il giocatore ribatte: "Non deve preoccuparsi, sono pronto". Chicago è sempre alla finestra per acquistarlo

NEW YORK, 29 ottobre 2007 - Si è parlato tanto, forse troppo, del presente e del futuro di Kobe Bryant durante la offseason. Ogni giorno la soap opera dei Lakers ha vissuto momenti contradditori. Kobe e L.A. un giorno lontani e quello seguente legati per sempre. Così quando all’inizio della preseason il proprietario della franchigia Jerry Buss aveva detto che Kobe “non era incedibile” molti hanno considerato queste affermazioni un semplice gioco delle parti. L’idea di vedere Bryant parte di un’operazione di mercato sembrava comunque fantabasket. Ma con l’andare dei giorni le sensazioni di una clamorosa Bryant-trade si sono fatte più intense e adesso anche i tanti scettici sembrano essersi convinti.
PAROLE DI PIETRA - Kobe Bryant questa volta, infatti, potrebbe davvero lasciare i Lakers. A rafforzare questa convinzione ci ha pensato anche Phil Jackson con dichiarazioni sorprendenti. Il guru di Los Angeles non ha usato mezze misure per definire lo stato d’animo di Bryant. “Ovviamente Kobe non ha messo il cuore e l’anima sul parquet fino a questo momento – sostiene il coach dei Lakers – questo suo atteggiamento mi infastidisce. Sono convinto che le cose cambieranno, ma per adesso Kobe sta facendo molta fatica”. Così torna di moda l’ipotesi di un Kobe scontento e vicinissimo, forse davvero per la prima volta, a un addio alla città degli Angeli.
WINDY CITY - Chicago potrebbe essere la sua nuova destinazione. I Bulls vogliono Kobe, e questo non è un segreto, ma nello stesso tempo non sono disposti a svenarsi per arrivare al giocatore di Los Angeles. I Lakers chiedono un package davvero sontuoso per Bryant: Luol Deng, Ben Gordon, Tyrus Thomas, e Joakim Noah, ma i Bulls non sono d’accordo. Forse alla fine si arriverà a un compromesso o forse entreranno i gioco anche squadre della Western Conference, i Mavericks, i Suns e i Warriors su tutti, alle quali i Lakers non vorrebbero dire di sì per non ritrovarsi di fronte a Kobe Bryant troppo spesso. Intanto però Bryant rimanda al mittente i dubbi di Jackson. “Il mio impegno? Questa è l’ultima cosa della quale Phil si deve preoccupare – dice infastidito il giocatore di Los Angeles – Sono prontissimo per giocare. Punto e basta.”. Ma la fine della soap opera sembra ancora lontana.
Simone Sandri

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Bryant ai Wizards per Arenas?

Secondo il Chicago Tribune la prossima destinazione di Kobe Bryant sarebbero i Washington Wizards con Gilbert Arenas, californiano dei sobborghi di Los Angeles, che finirebbe invece ai Lakers.

Nel fornire la notizia il quotidiano cita fonti ritenute autorevoli (un Gm della Lega che avrebbe sentito le due società parlottarne) e parla di un primo abboccamento che ci sarebbe già stato nella "dark room" dello scorso draft. A bloccare l'affare sul nascere sarebbero stati però i tentennamenti di Arenas che vorrebbe risolvere prima alcune beghe contrattuali.

La pista però non sarebbe stata del tutto abbandonata dalle due franchigie, riferisce il Tribune, anche se Bryant non avrebbe inserito la Capitale nelle sue destinazioni predilette. Possibile comunque che se ne riparli durante la stagione, anche se sulla stella dei Lakers permane l'interesse di Chicago e Dallas.

Juwan Howard si è appena svincolato dai T'Wolves, ma già fioccano le proposte. In prima fila ci sarebbero i Cleveland Cavaliers a caccia di un lungo che possa sopperire all'assenza (in attesa che rifirmi) di Varejao; i Miami Heat, che cercano un valido cambio per Haslem (e che non hanno potuto inserirlo nella trade con Minnesota) ed i Boston Celtics, che avrebbero così un lungo eccellente sia in quintetto che come cambio di Garnett.

Subito dietro ci sarebbero Phoenix, alla ricerca costante di centimetri e rimbalzi, Detroit che deve sostituire Webber e Dallas, anche se i Mavs sembrano più in azione di disturbo per evitare di veder rinforzate delle dirette concorrenti.

Infine notizie di mercato giungono anche da Sacramento dove i Kings vorrebbero prendere un play da mettere dietro a Bibby. I nomi che si fanno sono quelli del veterano Gary Payton e del folletto Earl Boykins. A Sacramento sono però sempre più insistenti le voci di una possibile partenza di Ron Artest.

by Federico Ioannoni





NBA: su SportItalia: tutte le novità della stagione

News:

Riparte la stagione NBA su Sportitalia, che quest’anno moltiplica gli appuntamenti in programmazione con grandi novità per tutti gli appassionati della pallacanestro made in USA.

Una su tutte, NBA TV: da martedì 30 ottobre Sportitalia trasmetterà in lingua originale, ogni notte dalle ore 1:00 alle ore 7:00, NBA TV la tv ufficiale della lega professionistica americana.


Sarà visibile su digitale terrestre, sul canale 225 di Sky e, con contenuti e applicazioni speciali, sulla nuova piattaforma IP di Tiscali, che verrà lanciata entro la fine di novembre.

NBA TV conterrà partite in diretta, approfondimenti, interviste esclusive, notizie e curiosità sul magico mondo NBA il tutto in lingua originale.

La programmazione in lingua italiana di Sportitalia offrirà ai telespettatori ogni giorno, dalle ore 17.30 alle ore 19.30, un contenitore di 2 ore con una partita scelta tra le migliori della notte seguita da NBA News, con gli highlights di tutte le partite della giornata trasmesse dalle televisioni degli Stati Uniti con l’eccezionale commento di coach Dan Peterson coadiuvato da Francesco Bonfardeci e Niccolò Trigari.

Da domenica 4 novembre, inoltre, ogni domenica verrà trasmessa in diretta e in prime time la miglior partita del week end.

Si comincia domenica prossima, in diretta a partire dalle 20.30. L’appuntamento è con i Toronto Raptors di Andrea Bargnani e i Boston Celtics di Kevin Garnett.

L’offerta di Sportitalia, si arricchisce ulteriormente con il magazine 360 NBA che da lunedì 5 novembre, costituirà appuntamento settimanale, ogni lunedì dalle 20.45 alle 22:00. Il programma costituirà una full immersion sul weekend appena trascorso.

Grazie agli accordi definiti dall’ NBA con Sportitalia e SKY, gli appassionati italiani di basket avranno la possibilità di seguire tutti gli appuntamenti della stagione NBA in maniera assolutamente completa, come in nessun altro paese fuori dagli Stati Uniti.

Il primo appuntamento con la nuova stagione NBA su Sportitalia è per domani notte alle ore 1:00, con il primo collegamento a NBA TV e la trasmissione in diretta di Portland – San Antonio.

Nel pomeriggio di mercoledì 31 ottobre, a partire dalle 17.30, commentata in lingua italiana, verrà trasmessa la gara di esordio di Marco Belinelli, Golden State – Utah seguita, alle ore 19.15, dalla prima puntata di NBA News.


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Buono l'esordio di Belinelli ma vince Utah

NEW YORK, 31 ottobre 2007 - Non è l’inizio di stagione che si aspettavano i tifosi di Golden State. I Warriors, infatti, naufragano contro i Jazz i quali dopo averli eliminati dalla scorsa postseason mettono subito le cose in chiaro andando a vincere in scioltezza in California 117-96. Non particolarmente memorabile l’esordio Nba per l’azzurro Marco Belinelli che realizza due triple, a risultato però oramai acquisito, e mette a referto sei punti in 12’ di gioco. Coach Nelson non può disporre dello squalificato Stephen Jackson e contro la temibilissima frontline di Utah si affida a un quintetto bassissimo (Ellis, Davis, Azubuike, Pietrus e Biedrins) nel quale il francese Pietrus gioca addirittura da quattro.
LA PARTITA - I padroni di casa naturalmente soffrono al rimbalzo (alla fine saranno 56-37 a favore dei Jazz), ma nel primo quarto, grazie soprattutto alle invenzioni di Baron Davis, riescono a giocare la loro pallacanestro veloce e mettono in difficoltà Utah chiudendo la frazione avanti 30-28. All’inizio del secondo periodo Nelson manda in campo Belinelli il quale tenta subito, senza successo, una tripla. I Jazz spingono sull’acceleratore e piazzano un parziale di 10-0 che fa traballare i padroni di casa. L’ex bolognese non ha colpe particolari, ma finisce per pagare per tutti e dopo soli 3' torna in panchina. I Warriors comunque non riescono a fermare l’emorragia. Williams brilla in regia, Boozer sotto canestro crea costanti problemi ai lunghi (si fa per dire) di Golden State. Il solo Biedrins in difesa prova a far valere i suoi centimetri, ma non può bastare contro Boozer, Okur e un ottimo Millsap. Pietrus comunque riesce a tenere a galla Golden State che va al riposo sotto 62-51. Nella ripresa ci si aspetta la reazione di Davis e compagni, ma i Jazz concedono pochissimo e anzi a metà del terzo quarto scappano via. La gara oramai è compromessa e a 9’17’’ dalla sirena, con Utah avanti di 19 punti, Nelson rimette in campo Marco Belinelli. L’azzurro si prende subito le sue responsabilità e prova a scuotere i compagni realizzando due triple consecutive. Ma non cambia molto perché Utah tiene i padroni di casa a distanza di sicurezza e va a vincere in scioltezza. L’ex stella della Fortitudo chiude la sua prima gara Nba con sei punti (0/1, da due, 2/3 da tre) in 12’ di gioco. Nulla di trascendentale, ma non è che l’inizio, le soddisfazioni per Marco arriveranno.

Golden State: Davis 25 (7/11, 0/4), Pietrus, Ellis 17. Rimbalzi: Biedrins 9. Assist: Davis 10.
Utah: Boozer 32 (12/21), Williams 24, Brewer 18, Millsap 16. Rimbalzi: Boozer 15, Millsap 10. Assist: Williams, Kirilenko 8.

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Bryant dilaga, Lakers k.o
Spurs, buona la prima

La stella di Los Angeles, fischiata dal pubblico, segna a raffica, ma vince Houston. I campioni in carica di San Antonio soffrono un po' per avere ragione dei Blazers

NEW YORK (Usa), 31 ottobre 2007 - Buona la prima per i campioni in carica che superano i Blazers. I Lakers, invece, nonostante i 45 punti di Kobe Bryant, si devono arrendere davanti ai Rockets.
San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 106-97
A San Antonio è ricominciata la stagione. Gli Spurs ricevono gli anelli di campioni Nba prima della sfida con i Blazers. Poi, pur senza fare cose straordinarie, mettono a referto il primo successo del neonato campionato. Senza l’infortunato Greg Oden Portland quest’anno sarà costretta a rivedere i propri obiettivi. In Texas comunque la giovane compagine di coach McMillan fa bella figura e rimane in partita fino alla fine. Tim Duncan si fa sentire sotto canestro ma i Blazers, nonostante la cattiva serata al tiro dell’ex rookie dell’anno Brandon Roy (2/10 per soli 7 punti), riescono a tenere il passo dei campioni in carica affidandosi in attacco a un ottimo LaMarcus Aldridge (27 punti). Gli ospiti arrivano addirittura al -3 a due minuti dalla sirena, poi però due canestri consecutivi di Tony Parker rimettono le cose a posto e permettono agli Spurs di conquistare il successo. “Abbiamo giocato contro una squadra molto solida che può contare su giovani davvero interessanti – fa i complimenti ai Blazers il francese Parker – non abbiamo tirato molto bene dal perimetro e abbiamo dovuto soffrire fino alla fine”.
San Antonio: Duncan 24 (10/15), Parker 19, Ginogili 16. Rimbalzi: Duncan 13. Assist: Ginobili 8.
Portland: Aldridge 27 (12/19), Webster 21. Rimbalzi: Przybilla 10. Assist: Roy 6.
Los Angeles Lakers-Houston Rockets 93-95
Sarà anche frustrato e poco felice ma Kobe Bryant riesce comunque a elettrizzare lo Staples Center. La stella di LA, che secondo coach Jackson "non ha ancora messo cuore e anima sul parquet", riceve i fischi del pubblico alla presentazione dei quintetti, ma non si risparmia caricandosi come al solito sulle proprie spalle l’attacco di una squadra con tante contraddizioni. Kobe alla gara d’esordio tocca subito quota 45 ma non basta. I Rockets, infatti, dopo un brutto primo quarto, guidati dalla solita coppia Tracy McGrady-Yao Ming giocano una buona pallacanestro per gran parte della gara arrivando anche al +14. I Lakers però non si arrendono e nel finale mettono a segno una clamorosa rimonta. Bryant firma 18 punti nella frazione e la squadra di Los Angeles arriva a 13’’ dalla fine al 92 pari grazie a un parziale di 13-0. Ci pensa però Shane Battier con una tripla a due secondi dalla sirena a regalare il successo alla squadra texana.
Los Angeles Lakers: Bryant 45 (12/29, 1/3), Fisher 17. Rimbalzi: Bryant, Brown 8. Assist: Walton, Bryant 4.
Houston: McGrady 30 (10/16, 0/4), Yao Ming 25. Rimbalzi: Yao Ming 12. Assist: Alston 8.
Simone Sandri

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Bargnani già in forma
Toronto stende Phila

Il Mago parte in quintetto, realizza 20 punti - migliore dei suoi - in 22', e nel finale chiude i conti con i 76'ers che provavano la rimonta dopo essere stati sotto anche di 22 punti. Bene Ford, pochi minuti per Garbajosa. Iguodala top scorer

TORONTO, 1 novembre 2007 - Davanti al primo tutto esaurito dell’anno, i Raptors si aggiudicano il debutto stagionale con il punteggio di 106-97, faticando più del dovuto per battere i Sixers.
SUPER MAGO - Toronto, che ha sprecato un vantaggio di 22 punti concedendo a Philadelphia di riportarsi a -1 a 5’25” dalla fine, deve ringraziare Andrea Bargnani, autore del gioco da quattro punti che ha spezzato le gambe agli avversari in rimonta. Con Dalembert che gli frana addosso il Mago riesce comunque a centrare la tripla e dopo il tiro libero supplementare riporta i Raptors avanti di cinque (94-89) a 4’19” dalla sirena. E pensare che l’azzurro era appena rientrato in campo perché Mitchell ha giocato con un quintetto piccolo per tutto l’ultimo quarto, affidandosi prima a Bosh come unico big man per poi sostituirlo con Bargnani quando si è reso conto che CB4 aveva un evidente calo fisico. Oltre a Bargnani autore di 15 punti nel solo secondo tempo, TJ Ford è ancora ottimo in regia e bravo a trovare punti fondamentali nel difficile finale. Ma Toronto mostra segnali positivi da più fronti.
TORONTO AUTOREVOLE - Nel primo tempo, in attacco i canestri arrivano con facilità, e i Raptors segnano 58 punti con il 54% al tiro e vanno al riposo sul +8. Bargnani parte da titolare con il piede giusto segnando il primo canestro della stagione dei Raptors dopo un rimbalzo offensivo su un suo errore. Poi replica con un canestro da tre, ma il secondo fallo dopo cinque minuti lo costringe in panchina fino all’intervallo. Eppure il Mago non si scoraggia e appena rientrato nel secondo tempo segna 5 punti consecutivi per il 63-50. La pausa forzata evidentemente lo ha motivato ancor di più e ce la mette tutta per non commettere altri falli. In difesa si segnala per una stoppata su Reggie Evans e in attacco converte con due punti un altro rimbalzo dopo un libero sbagliato da Bosh, dando il massimo vantaggio a Toronto (77-55). L’ex Benetton commette anche un paio di errori con due tiri fuori equilibrio, ma l’importante è che riesce a stare in campo e a difendere senza commettere altri falli. Il terzo infatti arriva verso il finale del quarto che termina 81-67. Negli ultimi 12 minuti, i padroni di casa si fanno sorprendere da Iguodala e hanno problemi a contenere il quintetto piccolo dei Sixers anche perché Bosh si segnala in negativo con tre errori di fila in attacco. Per stasera, Mitchell può anche fare a meno del suo leader nei minuti conclusivi e per fortuna ci pensa Bargnani a togliere le castagne dal fuoco. Ottimo come sempre anche il contributo di Calderon, e molto positivo l’esordio dei nuovi Kapono e Delfino. Preoccupa invece il rendimento di Garbajosa, che ha giocato soltanto 7 minuti ed è apparso piuttosto spento. Il coach di Toronto ultimamente gli sembra preferire Kris Humphries nella rotazione, e per Garba sembra esserci all’orizzonte tanta panchina. Comunque la stagione è lunga e conoscendo Garbajosa arriverà anche il suo momento. Per ora è di Andrea Bargnani di cui tutti parlano a Toronto sia per l’highlight della partita sia per la reazione da grande giocatore alla frustrazione iniziale dovuta ai falli precoci.
TORONTO - Bargnani 20 punti (3/7 da due, 3/4 da tre e 5/5 t.l.), 5 rimbalzi, 3 falli, 1 palla persa e 2 stoppate in 22’24”. Punti: Bosh 16, Ford 14, Calderon e Parker 13, Kapono 9, Delfino 7. Rimbalzi: Delfino e Parker 6. Assist: Ford 12.
PHILADELPHIA – Punti: Iguodala 23, Korver 20, Miller 15, Green 12. Rimbalzi: Evans 15. Assist: Miller 6.
Adriana Galimberti



Ginobili esalta San Antonio
LeBron stecca la prima

I campioni vincono a Memphis con 30 punti (e 7 assist) dell'asso argentino. James delude e Cleveland è travolta in casa da Dallas. Jefferson trascina New Jersey al successo ai supplementari contro Chicago

NEW YORK (Usa), 1 novembre 2007 - Cleveland delude contro Dallas, New Jersey supera Chicago mentre San Antonio va a vincere a Memphis.
Indiana-Washington 119-110 d.t.s.
Non c’e’ l’infortunato Jermaine O’Neal ma i Pacers fanno comunque bella figura al debutto stagionale e hanno la meglio sui Wizards. La tripla del solito Gilbert Arenas allo scadere dei tempi regolamentari regala a Washington il supplementare, ma nell’overtime i padroni di casa riescono ad avere la meglio.
Indiana: Dunleavy 25 (4/12, 3/5), Granger, Tinsley 20. Rimbalzi: Granger 13, Dunleavy 12. Assist: Tinsley 8.
Washington: Arenas 34 (9/17, 1/8), Jamison 27. Butler 19. Rimbalzi: Jamison 16, Haywood 13, Butler 11. Assist: Jamison, Daniels, Arenas 3.
Orlando-Milwaukee 102-83
Inizia nel migliore dei modi la stagione per il costoso nuovo acquisto dei Magic, Rashard Lewis. L’ex Seattle, che nella offseason ha firmato un contratto del valore complessivo di 118 milioni di dollari con Orlando, domina l’interessante rookie cinese Yi Jianlian e trascina la squadra della Florida a un comodo successo.
Orlando: Lewis 26 (5/8, 4/5), Turkoglu 24, Howard 16. Rimbalzi: Howard 12. Assist: Nelson 7.
Milwaukee: Redd 25 (8/14, 0/5), Simmons 18. Rimbalzi: Bogut 11. Assist: Bogut, Bell 4.
New Jersey-Chicago 112-103 d.t.s.
I Bulls aspettano buone notizie da Los Angeles, Kobe Bryant e’ sempre il grande obiettivo di Chicago, ma intanto si devono inchinare davanti ai Nets. New Jersey riceve una sorprendente produzione da Antoine Wright e va a vincere al supplementare.
New Jersey: Jefferson 29 (4/11, 3/4), Carter 24, Wright 21. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Kidd 13.
Chicago: Gordon 27 (5/15, 3/10), Deng 22. Rimbalzi: Deng 11. Assist: Duhon 6.
New Orleans-Sacramento 104-90
Buone notizie per gli Hornets. Peja Stojakovic, che nello scorso campionato aveva disputato solamente 13 gare, sembra pienamente recuperato e fa la differenza contro i Kings. Brilla anche Chris Paul e New Orleans supera Sacramento.
New Orleans: Paul 22 (6/11, 1/2), Stojakovic 19, West 17, Chandler 15. Rimbalzi: Chandler 13. Assist: Paul 12.
Sacramento: Martin 26 (5/13, 2/4), Salmons 22, Garcia 17. Rimbalzi: Garcia 6. Assist: Salmons 9.
Cleveland-Dallas 74-92
Dopo una offseason avara di soddisfazioni, i tifosi di Cleveland si aspettavano qualche colpo di mercato ma la dirigenza non e’ riuscita a rinforzare la squadra, il campionato si apre con una brutta sconfitta casalinga per Cleveland. LeBron James incappa in una serata da dimenticare (2/11 dal campo per soli 10 punti) e i Mavericks giocano sul velluto.
Cleveland: Ilgauskas 17 (8/14). Rimbalzi: Ilgauskas 18, Gooden 10. Assist: James, Gibson 4.
Dallas: Terry 24 (1/4, 6/8), Stackhouse 17, Nowitzki 15. Rimbalzi: Diop 11. Assist: Nowitzki 6.
Memphis-San Antonio 101-104
I Grizzlies lottano ad armi pari con i campioni in carica ma nel finale esce l’esperienza degli Spurs che così portano a casa il successo. Manu Ginobili realizza il canestro decisivo a 32’’ dalla sirena e sul capovolgimento di fronte costringe Rudy Gay allo sfondamento, sigillando così la vittoria di San Antonio.
Memphis: Gasol 22 (7/15, 1/1), Stoudamire 18, Gay 16. Rimbalzi: Miller 10. Assist: Miller 5.
San Antonio: Ginobili 30 (1/5, 5/9), Duncan, Parker 17. Rimbalzi: Elson 11. Assist: Parker, Ginobili 7.
Denver-Seattle 120-103
Un ottimo quarto periodo basta e avanza ai Nuggets per avere ragione di Seattle. Il rookie delle meraviglie, Kevin Durant, mette a referto 18 punti al suo esordio nella Nba ma ha bisogno di 22 tiri dal campo, molto buona, invece, la prova di Allen Iverson: 25 punti, 14 assist e sette recuperi.
Denver: Anthony 32 (7/15, 3/6), Iverson 25, Kleiza 18. Rimbalzi: Camby 15. Assist: Iverson 14.
Seattle: Wilkins 21 (3/8, 4/6), West 19, Durant 18. Rimbalzi: Collison 11, Petro 10. Assist: Watson 7.
Simone Sandri


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McGrady è meraviglioso
Bene Detroit e Phoenix

Serata di grazia per la stella di Houston che segna 47 punti e trascina i Rockets alla vittoria su Utah. I Pistons (Prince 34) passano a Miami, i Suns (Stoudemire 23) soffrono ma vincono a Seattle (Durant 27)

NEW YORK, 2 novembre 2007 - Detroit supera Miami, un grande Tracy McGrady trascina Houston al successo contro Utah mentre Phoenix batte Seattle.
Miami-Detroit 80-91
Non c'è Dwyane Wade così i Pistons decidono di raddoppiare costantemente Shaquille O'Neal, costringendo il centro di Miami a lavorare duramente per costruirsi qualsiasi tiro. Gli Heat comunque grazie alla buona prova del nuovo acquisto Ricky Davis riescono a tenere testa a Detroit fino all'ultimo quarto. Nella frazione finale, infatti, un ottimo Tayshaun Prince (34 punti, suo massimo in carriera) trascina i Pistons al parziale di 12-0 che mette k.o. la squadra della Florida. "Sono molto deluso dal nostro inizio di campionato – commenta il tecnico di Miami Pat Riley – a penalizzarci sono stati soprattutto i troppi turnover".
Miami: Davis 23 (8/14, 2/5). Rimbalzi: Haslem 10. Assist: Williams 9.
Detroit: Prince 34 (12/19, 1/4), Billups 19. Rimbalzi: Prince 12. Assist: Billups 11.
Utah-Houston 95-106
Dopo aver dominato i Warriors, i Jazz steccano contro i Rockets. Utah non riesce a limitare Tracy McGrady e commette troppi errori in attacco, incassando così una brutta sconfitta. Yao Ming, limitato da problemi di falli, lascia il palcoscenico a un T-Mac stellare che con la palla in mano fa quello che vuole e alla fine chiude con ben 47 punti a referto. Ai Jazz non basta un ottimo Carlos Boozer.
Utah: Boozer 30 (13/25), Williams 18, Okur 16. Rimbalzi: Boozer 16, Okur 10. Assist: Williams 13.
Houston: McGrady 47 (15/22, 2/5), James 15. Rimbalzi: Hayes 13. Assist: James 7.
Seattle-Phoenix 99-106
L'esperienza di Phoenix viene fuori nell'ultimo quarto e i Suns riescono così ad avere la meglio sui Sonics. Il rookie Kevin Durant fa male alla squadra di Mike D'Antoni che nelle battute finali del terzo quarto è sotto di nove punti. Ma Phoenix piazza un parziale di 13-0, riprende in mano le redini del match e nell'ultimo periodo controlla la gara. Le buone notizie per coach D'Antoni arrivano anche dalla produzione di Marcus Banks (12 punti in 14', con 4/5 dalla lunga distanza), reduce da una stagione decisamente deludente, e dall'ottimo secondo tempo di Amare Stoudemire.
Seattle: Durant 27 (9/17, 2/6), Wilcox 23. Rimbalzi: Wilcox 11. Assist: Watson 8.
Phoenix: Stoudemire 23 (10/19, 0/1), Nash 18. Rimbalzi: Marion, Stoudemire 11. Assist: Nash 12.
Simone Sandri

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view post Posted on 3/11/2007, 11:36
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Bargnani e Toronto super

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Il Mago ancora migliore marcatore dei Raptors con 21 punti nel successo 106-69 in casa dei Nets. Il romano è anche il miglior rimbalzista, con 6 palloni catturati. Beli gioca 14' nella sconfitta di Golden State con i Clippers 120-114: 5 punti e 3 assist

EAST RUTHERFORD (New Jersey, Usa) – Contro i New Jersey Nets, che li avevano eliminati l’anno scorso dai playoff, i Toronto Raptors sembrano uno squadrone con ambizioni di altissima classifica: vincono 106-69, con uno scarto di 37 punti (record della franchigia in trasferta), dopo essere stati anche sopra di 42, con sei giocatori in doppia cifra, e Andrea Bargnani miglior realizzatore (21 punti, il suo personale in Nba è di 23, 4/6 da tre e 3/5 da due) e miglior rimbalzista (6). Roba da sgranare gli occhi. Toronto gioca davvero bene, ma come ricorda l’allenatore Sam Mitchell a fine partita: “E’ solo la seconda di campionato, ce ne rimangono altre 80”.
SUBITO AVANTI - I Raptors prendono il largo all’inizio del secondo quarto (senza Bargnani) con un parziale di 17-2, poi I Nets riescono a rimontare, ma i canadesi chiudono la prima metà 56-41. E nel terzo periodo infliggono alla squadra di casa, che non riesce a riempire la propria arena neppure nella "opening night", la spallata decisiva, con un altro sonante parziale di 18-2. Bargnani nel primo quarto, in meno di un minuto, riempie quasi tutte le caselle fino allora bianche di statistiche: due liberi trasformati, due rimbalzi, un tiro da due e una tripla. Tutto in 56", appunto. Poi combina poco nel secondo quarto e nel terzo commette in maniera quasi incredibile il suo terzo e quarto fallo in appena sei secondi, che lo condannano alla panchina. Rientra comunque nell’ultimo periodo, a gochi ormai fatti, e comincia a bersagliare il canestro dei Nets con precisione chirurgica. A fine partita il romano è contento, ma alla sua maniera dice: "Certo che lo sono, ma soprattutto per come abbiamo giocato in difesa. La partita l’abbiamo vinta lì. Io miglior rimbalzista? Sì, ma ne ho catturati sei, mica sono tanti. E poi la maggior parte dei miei punti li ho fatti quando la partita ormai era già decisa". Insomma, rimane con i piedi ben saldi a terra. Ma rispetto al Bargnani, matricola anche delle ultime settimane del campionato scorso, sembra un giocatore trasformato. Dice il g.m. Maurizio Gherardini: "Ha acquisito grande fiducia nei suoi mezzi e i compagni avvertono questo cambiamento e gli passano molto più spesso la palla".
Toronto: Bargnani 21 punti (3/5; 4/6; 6 rim; 1 ass; 1 p.r.); Bosh 15 (4/6; 1/1; 5 r; 2 as; 1p.r.; 2 stop)
New Jersey: Jefferson 27 (6/11; 2/3; 5 rim; 2 ass); Krstic 9 (4/10; 4 rim; 1 ass.)
BELINELLI - I Warriors devono rimandare l’appuntamento con il primo successo della stagione. Golden State si concede troppe pause a Los Angeles contro i Clippers e alla fine viene sconfitta 120-114. Una partita strana, nella quale i Warriors alternano momenti di ottimo basket a lunghissime pause. La gara si decide nell’ultimo quarto, quando gli ospiti, avanti 95-94, subiscono un parziale di 13-0 che li fa traballare. Tutti si aspettano la resa di Baron Davis e compagni, invece Golden State reagisce con orgoglio e torna in partita piazzando un altro break importante di 17-6, arrivando al –1 (113-112) a 1'31" dalla sirena. Due canestri consecutivi dall’elevato quoziente di difficoltà firmati da Cuttino Mobley però regalano il successo ai Clippers. Marco Belinelli fa la sua parte, e dopo cinque minuti poco memorabili a cavallo tra il primo e il secondo quarto, che coincidono, non certo per colpa dell’azzurro, spesso dimenticato in attacco, con un brutto passaggio a vuoto dei Warriors, si riscatta nel secondo tempo. Belinelli, infatti, torna sul parquet a 5’28’’ dalla fine del terzo quarto con Golden State sotto di cinque punti e si guadagna gli applausi di Don Nelson con una serie di buone giocate sia in attacco che in difesa. L’ex bolognese trova un bel canestro in contropiede, poi offre due ottimi assist (bello soprattutto il primo ad Andris Biedrins) per poi trovare in apertura dell’ultimo quarto la tripla del –1. Quando il rookie di Golden State torna in panchina la squadra di Los Angeles prende decisamente il sopravvento, prima di subire però il ritorno di Golden State. Coach Nelson si può consolare con i progressi di Marco Belinelli e l’ottima prova in attacco di Kelenna Azubuike (33 punti, suo massimo in carriera). La frontline di Golden State però non riesce a limitare un eccellente Chris Kaman il quale domina la zona pitturata. Marco Belinelli chiude la sfida dello Staples Centre con i Clippers con cinque punti (1/2 da due e 1/3 da tre) e tre assist in 14’ di gioco.
Los Angeles Clippers: Kaman 26 (9/19), Mobley 21, Thomas 20, Maggette 16. Rimbalzi: Kaman 18. Assist: Knight 9.
Golden State: Azubuike 33 (10/14, 2/3), Davis 22. Rimbalzi: Davis, Azubuike 8. Assist: Davis 11.
Massimo Lopez Pegna-Simone Sandri




Celtics e Lakers travolgenti
Dallas cade, LeBron incanta

La prima di Boston è un trionfo: il trio Garnett-Pierce-Allen travolge Washington. Bryant per una volta non deve fare gli straordinari: Los Angeles gioca di squadra e sorprende i Suns. James trascina Cleveland al successo sui Knicks, Nowitzki e i suoi k.o. con Atlanta

NEW YORK, 3 novembre 2007 - Nella notte italiana i Lakers sorprendono i Suns, LeBron James trascina Cleveland al successo sui Knicks mentre Detroit domina Orlando.
Indiana-Miami 87-85
Sotto di sette punti a quattro minuti dalla fine Indiana si rimbocca le maniche, in attacco si affida a Danny Granger e riesce a piazzare la rimonta superando così gli Heat. Shaq delude anche a Indianapolis: otto punti con 4/13 dal campo.
Indiana: Granger 25 (6/7, 4/6), Diogu 16, Dunlaevy 15. Rimbalzi: O’Neal, Granger 9. Assist: Tinsley 10.
Miami: Cook 17 (4/8, 3/4). Rimbalzi: Davis 14. Assist: Williams 7.
Orlando-Detroit 92-116
Troppo forti questi Pistons per i pur rinnovati Magic. Detroit, guidata da un ottimo Chauncey Billups, domina nonostante l’assenza del suo miglior marcatore nella scorsa stagione, Rip Hamilton.
Orlando: Lewis 21 (4/7, 1/4), Turkoglu 17, Howard 16. Rimbalzi: Howard 13. Assist: Nelson 6.
Detroit: Murray 19 (7/11, 1/3), Billups 18, Prince 17. Rimbalzi: McDyess, Wallace 7. Assist: Billups 7.
Charlotte-Milwaukee 102-99
Sam Vincent coglie il successo nella sua prima gara Nba da allenatore. I Bobcats riescono a superare i Bucks nonostante una serie di errori dalla lunetta (22/43 ai liberi) e tante palle perse.
Charlotte: Felton 26 (3/8, 3/5), Wallace 22, Richardson 21, Okafor 17. Rimbalzi: Okafor 14, Wallace 10. Assist: Felton 12.
Milwaukee: Redd 21 (8/15, 0/1), Williams 20. Rimbalzi: Bogut 17. Assist: Bell 5.
Atlanta-Dallas 101-94
Era dal 1998 che Atlanta non centrava un successo nella sua gara d’esordio della stagione. Gli Hawks fanno addirittura lo sgambetto ai Mavericks, che recuperano un passivo di 16 punti nel secondo tempo ma non riescono a limitare un eccellente Joe Johnson nel finale.
Atlanta: Johnson 28 (11/15, 1/7), Smith 18, M. Williams 16. Rimbalzi: Smith 11, Horford 10. Assist: Lue, Johnson, Smith.
Dallas: Nowitzki 28 (8/15, 2/7), Terry 20. Rimbalzi: Nowitzki 8. Assist: Terry 6.
Cleveland-New York 110-106
LeBron James dimentica in fretta la brutta prova offerta contro i Mavericks e trascina i Cavaliers al successo contro i Knicks. "King" James firma 45 punti e regala diverse giocate da cinema, ma decisive risultano anche le triple di Daniel Gibson (24 punti con 6/9 dalla lunga distanza).
Cleveland: James 45 (10/23, 3/5), Gibson 24. Rimbalzi: Ilgauskas 12. Assist: James 7.
New York: Crawford 25 (7/13, 1/4), Randolph 21, Robinson 19, Curry 18. Rimbalzi: Randolph 14. Assist: Crawford 6.
Boston-Washington 103-83
Buona la prima per i nuovi Celtics. Boston domina Washington e il trio delle meraviglie, Garnett-Allen-Pierce, fa già sognare i tifosi della squadra del New England. Dal canto loro i Wizards, traditi da un impreciso Gilbert Arenas, riescono a chiudere il match con un disastroso 0/16 dalla lunga distanza.
Boston: Pierce 28 (7/13, 3/6), Garnett 22, Allen 17, Rondo 15. Rimbalzi: Garnett 20. Assist: Garnett 5.
Washington: Arenas 21 (5/15, 0/5), Butler 18. Rimbalzi: Haywood 12, Jamison 10. Assist: Arenas 3.
New Orleans-Portland 113-93
Partita praticamente perfetta in attacco per gli Hornets che superano senza nessun problema i Blazers. Ci sono tanti vuoti sugli spalti della New Orleans Arena, ma i padroni di casa sbagliano davvero poco, tirando con un eccellente 56% dal campo.
New Orleans: Paul 19 (8/11, 1/1), Stojakovic 18. Rimbalzi: Chandler 11. Assist: Paul 6.
Portland: Roy 23 (9/14, 1/1). Rimbalzi: Aldridge 9. Asssit: Jack 5.
Minnesota-Denver 91-99
Incoraggiante performance, almeno per i primi tre quarti, per i giovani Timberwolves. I padroni di casa, infatti, mettono in grossa difficoltà i Nuggets, ma nell’ultimo quarto perdono brillantezza in attacco. Denver così riprende in mano le redini del match e porta a casa un sudatissimo successo.
Minnesota: McCants 23 (6/11, 3/7), Jefferson 16. Rimbalzi: Jefferson 13. Assist: Telfair 5.
Denver: Anthony 33 (11/17, 2/5), Iverson 24. Rimbalzi: Camby 21. Assist: Iverson 8.
Chicago-Philadelphia 85-96
Tutti i discorsi sul possibile arrivo di Kobe Bryant sembrano davvero distrarre i Bulls, che si fanno superare da Philadelphia. Chicago delude nella sua prima partita della stagione tra le mura amiche, i 76ers così nell’ultimo quarto si affidano ad Andre Iguodala e centrano la vittoria. Chicago: Gordon 25 (6/11, 3/7), Thomas 21, Nocioni 15. Rimbalzi: Thomas 12. Assist: Hinrich 8.
Philadelphia: Miller 25 (10/18), Iguodala 22. Rimbalzi: Dalembert 11, Iguodala 10. Assist: Iguodala 6.
San Antonio-Sacramento 96-80
Senza Ron Artest e Mike Bibby i Kings non riescono a tenere il passo dei campioni in carica. Sacramento segna solamente 23 punti nel primo tempo (tirando con il 19% dal campo) e va al tappeto senza lottare più di tanto. San Antonio: Parker, Duncan 15. Rimbalzi: Oberto, Duncan 10. Assist: Parker 4.
Sacramento: Martin 22 (6/14, 1/3). Rimbalzi: Salmons 9. Assist: Salmons 6.
Phoenix-Los Angeles Lakers 98-119
Giocassero sempre così i Lakers l’umore di Kobe Bryant sarebbe decisamente migliore. Difficile però pensare che la truppa di Phil Jackson possa ripetere una partita nella quale il canestro dei Suns sembra gigantesco. Partecipano un po’ tutti alla festa dei Lakers, che in attacco trovano una serie di soluzioni incredibili, con gli interpreti più vari, da Radmanovic a Bynum, da Vujacic a Fisher, e arrivano addirittura, nell’ultimo quarto, al +33. Per Phoenix una battuta d’arresto che però deve far riflettere.
Phoenix: Barbosa 23 (7/9, 3/5), Nash 19. Rimbalzi: Marion 10. Assist: Diaw 6.
Los Angeles Lakers: Radmanovic 19 (2/4, 4/4), Bryant 16. Rimbalzi: Bynum 13, Bryant 11. Assist: Bryant 4.
Simone Sandri

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view post Posted on 4/11/2007, 12:56
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I Jazz suonano Golden State
Per Belinelli solo due punti

Anonima la prestazione dell'ex guardia della Fortitudo nel match perso dai Warriors contro Utah 133-110. L'italiano è rimasto in campo per soli quindici minuti

NEW YORK, 4 Novembre 2007 - Pochi progressi per la truppa di Don Nelson anche a Salt Lake City. I Warriors, infatti, concedono troppo in difesa e si fanno superare dai Jazz 133-110, restando così ancora a secco di vittorie in questo campionato. Utah è una signora squadra ma Golden State permette a Boozer e compagni di prendersi troppi tiri comodi e così la squadra di casa finisce il match con statistiche offensive da All Star Game. I Jazz, infatti, chiudono con un eccellente 63% dal campo, merito della buona vena di Okur, Williams e soci ma soprattutto della scarsa intensità difensiva dei Warriors.
MARCIA IN PIU' - Anonima, almeno da un punto di vista statistico, la partita di un Marco Belinelli che comunque lotta in difesa e si muove con frenesia in attacco, cercando di aiutare i compagni con i movimenti senza palla. L’azzurro rimane sul parquet 15’ e chiude con due soli punti a referto. Golden State, guidata da un ottimo Al Harrington, inizia con il piglio giusto, poi però va in apnea all’inizio del secondo quarto e Utah ne approfitta per scappare via. I Jazz sembrano i Warriors della fine della scorsa stagione. Corrono, cercano tiri rapidi e trovano il canestro con continuità. Utah va avanti di 23 punti nel terzo quarto ma Golden State non molla e riesce a tornare in partita nell’ultima frazione. Harrington suona la carica e gli ospiti in pochi minuti arrivano al –6. Ma appena i Jazz sentono il fiato dei Warriors sul collo tornano a giocare con diligenza in attacco e chiudono ogni discorso.
SPIRITO - "Davvero incredibile – commenta il coach di Golden State Don Nelson – sembrava potessimo farcela a tornare in partita. Siamo arrivati al –6 nell’ultimo quarto e poi in un attimo loro sono tornati a +18. Non so che dire". Marco Belinelli chiude con due punti (1/4 da due, 0/2 da tre), tre rimbalzi e un assist in 15’ di gioco. L’assenza dello squalificato Stephen Jackson pesa ma i Warriors devono riuscire a ritrovare lo spirito e l’atteggiamento mentale della seconda parte della stagione scorsa per poter competere con le migliori compagini della Western Conference.
Utah: Williams 30 (9/11, 4/6), Okur 28, Brewer 19, Kirilenko 15. Rimbalzi: Boozer 10. Assist: Williams 11.
Golden State: Harrington 38 (9/12, 6/8), Azubuike 17. Rimbalzi: Biedrins 9. Assist: Davis 8.
Simone Sandri


Kidd trascina New Jersey
Chicago ancora al palo

I Nets espugnano Philadelphia grazie a una super prestazione del loro playmaker che realizza l'88esima tripla della sua carriera. Dallas da sballo, mentre i Bulls perdono anche a Milwaukee

NEW YORK, 4 Novembre 2007 - Jason Kidd trascina i Nets al successo a Philadelphia, Orlando supera Washington mentre Dallas domina Sacramento.
Philadelphia-New Jersey 88-93
Ci pensa il solito Jason Kidd. Il playmaker di New Jersey, infatti, rimette in carreggiata i Nets dopo la battuta d’arresto contro Toronto producendo a Philadelphia l’88esima tripla doppia della sua carriera. Kidd realizza anche la tripla nel finali che riporta i 76ers a distanza di sicurezza.
Philadelphia: Iguodala 16 (5/8, ½). Rimbalzi: Korver, Evans 11. Assist: Miller, Williams 3.
New Jersey: Jefferson 22 (9/17, 0/1), Carter 18, Kidd 16. Rimbalzi: Kidd 14. Assist: Kidd 10.
Washington-Orlando 82-94
Un disastroso quarto periodo condanna i Wizards contro i Magic. Washington, infatti, lascia scappare gli ospiti nell’ultima frazione tirando con un bruttissimo 5/25 dal campo. Ottima la prova del turco Hedo Turkoglu.
Washington: Butler 23 (8/15, ¼), Jamison 20. Rimbalzi: Haywood 16. Assist: Arenas 6.
Orlando: Turkoglu 25 (6/11, 2/5), Lewis 18, Howard, Nelson 17. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Turkoglu 8.
Memphis-Indiana 111-121
I Pacers, nonostante le non perfette condizioni fisiche di Jermaine O’Neal, continuano a vincere. Indiana passa anche a Memphis grazie all’ottima vena in attacco di Mike Dunleavy. I Grizzlies danno una mano agli avversari commettendo ben 27 turnover.
Memphis: Lowry 19 (4/5), Gasol 18. Rimbalzi: Gasol, Miller 10. Assist: Miller 7.
Indiana: Dunleavy 27 (11/13, 0/4), Granger 27. Rimbalzi: Dunleavy 8. Assist: Tinsley 7.
Dallas-Sacramento 123-102
Sacramento decide di non difendere così Dallas sfodera una prestazione offensiva da ricordare. I Mavericks, infatti, chiudono la sfida con i Kings con un incredibile 65% dal campo. Brilla soprattutto il portoricano Jose Barea che mette a referto 25 punti, suo massimo in carriera.
Dallas: Howard 27 (9/13, ¼), Barea 25, Nowitzki 24, Terry 16. Rimbalzi: Diop 8. Assist: Nowitzki 7.
Sacramento: Martin 28 (5/12, ½), Salmons 27, Garcia 23. Rimbalzi: Martin 6. Assist: Garcia 6.
Houston-Portland 89-80
Brutta partita tra Rockets e Blazers che viene risolta dai fuoriclasse della squadra di casa. Entrambe le squadre tirano male ma Houston può sempre contare su due fenomeni come Yao Ming e Tracy McGrady che alla fine fanno la differenza anche contro Portland.
Houston: Yao Ming 21 (8/17), McGrady 20, James 17. Rimbalzi: Yao Ming 12. Assist: Alston, McGrady 6.
Portland: Roy 23 (9/15, 0/3), Aldridge 20, Webster 15. Rimbalzi: Przybilla, Aldridge, Webster 8. Assist: Roy 5.
Milwaukee-Chicago 78-72
Continuano i problemi per i Bulls che escono sconfitti anche da Milwaukee. Chicago deve così rimandare l’appuntamento con il primo successo della stagione. Incoraggiante la prestazione dell’interessante rookie dei Bucks Yi Jianlian.
Milwaukee: Redd 27 (5/17, 3/7), Yi 16. Rimbalzi: Redd 9. Assist: Redd 5.
Chicago: Gordon 15 (3/8, 2/6). Rimbalzi: Smith 10. Assist: Duhon 5.
Simone Sandri

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view post Posted on 5/11/2007, 09:29
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Nash, musica contro i Cavs
I Jazz steccano coi Lakers

Phoenix, priva di Stoudemire, stenta inizialmente con Cleveland ma poi dilaga grazie all'altro suo uomo di punta. Bryant trascina i suoi con 33 punti e interventi difensivi spettacolari

NEW YORK, 5 novembre 2007 - Phoenix supera Cleveland, Charlotte sorprende Miami mentre i Lakers hanno la meglio sui Jazz.
Los Angeles Clippers-Seattle 115-101
Un parziale di 16-6 nell’ultimo quarto permette ai Clippers di mettere il sigillo sul successo sui Sonics. Ottima la prestazione della coppia di LA Corey Maggette-Tim Thomas, mentre si fa rispettare anche il rookie di Seattle Kevin Durant.
Los Angeles Clippers: Maggette 27 (7/12, 0/1), Thomas 20, Mobley 17. Rimbalzi: Kaman 15. Assist: Cassell 5.
Seattle: Durant 24 (7/13, 3/6), Wilkins 22, Wilcox 17. Rimbalzi: Collison 10. Assist: Wilkins 6.
Miami-Charlotte 88-90
Non è davvero l’inizio di campionato che si aspettavano i tifosi di Miami. L’infortunio di Dwyane Wade complica naturalmente le cose a Pat Riley ma gli Heat mostrano grossi limiti e si fanno superare in casa dai Bobcats, trascinati da un ottimo Jason Richardson.
Miami: Haslem 18 (9/17), O’Neal 17. Rimbalzi: Haslem 10. Assist: Williams 5.
Charlotte: Richardson 29 (4/5, 6/11), Felton 19, Okafor 16. Rimbalzi: Okafor 13. Assist: Felton 7.
New York-Minnesota 97-93
Per la prima volta nelle ultime sei stagioni i Knicks centrano un successo alla loro prima di campionato al Madison Square Garden. Di fronte c’erano i Timberwolves, una delle squadre meno attrezzate della Nba, e la compagine newyorchese deve comunque sudare. A risolvere i problemi pensa un ottimo Jamal Crawford.
New York: Crawford 24 (7/12, 1/3), Marbury 17, Randolph 15. Rimbalzi: Randolph 10. Assist: Crawford, Marbury 7.
Minnesota: Gomes 19 (4/13, 3/4). Rimbalzi: Jefferson 12. Assist: Telfair 7.
Detroit-Atlanta 92-91
L’orgoglio di Atlanta non è premiato, alla fine, infatti, vince Detroit. Gli ospiti, grazie alle triple di Joe Johnson recuperano un passivo di sette punti nell’ultimo minuto di gioco e arrivano al 91 pari, ma il libero di Chauncey Billups a un secondo dalla sirena regala il successo ai padroni di casa. Detroit: Billups 22 (4/11, 3/6), Hamilton 21, Maxiell 15. Rimbalzi: McDyess 9. Assist: Billups, Wallace, Hamilton 5.
Atlanta: Johnson 23 (7/12, 2/5), Williams 22. Rimbalzi: Horford 11, Smith 10. Assist: Johnson 4.
Denver-New Orleans 88-93
Gli Hornets sembrano voler fare sul serio in questo campionato. New Orleans mantiene la propria imbattibilità stagionale andando a vincere con personalità sul campo dei Nuggets. Agli ospiti basta un ottimo secondo tempo per superare Denver.
Denver: Iverson 23 (6/19, 2/6), Anthony 20. Rimbalzi: Camby 21. Assist: Iverson 8.
New Orleans: West 17 (7/22, 0/1), Paul 15. Rimbalzi: Chandler 17, West 13. Assist: Paul 11.
Phoenix-Cleveland 103-92
Con Amare Stoudemire precauzionalmente a riposo (un problema al ginocchio destro) i Suns contro LeBron James e compagni fanno fatica nel primo tempo. Nella ripresa però sale in cattedra il due volte Mvp Steve Nash, la truppa di Mike D’Antoni si mette a giocare la sua pallacanestro e centra il successo.
Phoenix: Nash 30 (11/16, 1/3), Marion 23, Diaw 16. Rimbalzi: Marion 12. Assist: Nash 10.
Cleveland: James 27 (8/21, 3/5), Ilgauskas, Gooden 22. Rimbalzi: Gooden 14, Ilgauskas 13. Assist: James 8.
Los Angeles Lakers-Utah 119-109
I Lakers replicano la brillante performance offerta contro i Suns e superano i Jazz. Kobe Bryant come al solito fa la differenza e oltre a realizzare 33 punti piazza nell’ultimo quarto una stoppata da cinema in faccia ad Andrei Kirilenko che fa esplodere lo Staples Centre.
Los Angeles Lakers: Bryant 33 (12/17, 1/2), Fisher 19, Bynum 15. Rimbalzi: Bynum 9. Assist: Walton 6.
Utah: Williams 26 (7/13, 3/5), Boozer 23, Brewer 15. Rimbalzi: Boozer 12. Assist: Boozer 6.
Simone Sandri

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