Bargnani e Toronto super
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Il Mago ancora migliore marcatore dei Raptors con 21 punti nel successo 106-69 in casa dei Nets. Il romano è anche il miglior rimbalzista, con 6 palloni catturati. Beli gioca 14' nella sconfitta di Golden State con i Clippers 120-114: 5 punti e 3 assist
EAST RUTHERFORD (New Jersey, Usa) – Contro i New Jersey Nets, che li avevano eliminati l’anno scorso dai playoff, i Toronto Raptors sembrano uno squadrone con ambizioni di altissima classifica: vincono 106-69, con uno scarto di 37 punti (record della franchigia in trasferta), dopo essere stati anche sopra di 42, con sei giocatori in doppia cifra, e Andrea Bargnani miglior realizzatore (21 punti, il suo personale in Nba è di 23, 4/6 da tre e 3/5 da due) e miglior rimbalzista (6). Roba da sgranare gli occhi. Toronto gioca davvero bene, ma come ricorda l’allenatore Sam Mitchell a fine partita: “E’ solo la seconda di campionato, ce ne rimangono altre 80”.
SUBITO AVANTI - I Raptors prendono il largo all’inizio del secondo quarto (senza Bargnani) con un parziale di 17-2, poi I Nets riescono a rimontare, ma i canadesi chiudono la prima metà 56-41. E nel terzo periodo infliggono alla squadra di casa, che non riesce a riempire la propria arena neppure nella "opening night", la spallata decisiva, con un altro sonante parziale di 18-2. Bargnani nel primo quarto, in meno di un minuto, riempie quasi tutte le caselle fino allora bianche di statistiche: due liberi trasformati, due rimbalzi, un tiro da due e una tripla. Tutto in 56", appunto. Poi combina poco nel secondo quarto e nel terzo commette in maniera quasi incredibile il suo terzo e quarto fallo in appena sei secondi, che lo condannano alla panchina. Rientra comunque nell’ultimo periodo, a gochi ormai fatti, e comincia a bersagliare il canestro dei Nets con precisione chirurgica. A fine partita il romano è contento, ma alla sua maniera dice: "Certo che lo sono, ma soprattutto per come abbiamo giocato in difesa. La partita l’abbiamo vinta lì. Io miglior rimbalzista? Sì, ma ne ho catturati sei, mica sono tanti. E poi la maggior parte dei miei punti li ho fatti quando la partita ormai era già decisa". Insomma, rimane con i piedi ben saldi a terra. Ma rispetto al Bargnani, matricola anche delle ultime settimane del campionato scorso, sembra un giocatore trasformato. Dice il g.m. Maurizio Gherardini: "Ha acquisito grande fiducia nei suoi mezzi e i compagni avvertono questo cambiamento e gli passano molto più spesso la palla".
Toronto: Bargnani 21 punti (3/5; 4/6; 6 rim; 1 ass; 1 p.r.); Bosh 15 (4/6; 1/1; 5 r; 2 as; 1p.r.; 2 stop)
New Jersey: Jefferson 27 (6/11; 2/3; 5 rim; 2 ass); Krstic 9 (4/10; 4 rim; 1 ass.)
BELINELLI - I Warriors devono rimandare l’appuntamento con il primo successo della stagione. Golden State si concede troppe pause a Los Angeles contro i Clippers e alla fine viene sconfitta 120-114. Una partita strana, nella quale i Warriors alternano momenti di ottimo basket a lunghissime pause. La gara si decide nell’ultimo quarto, quando gli ospiti, avanti 95-94, subiscono un parziale di 13-0 che li fa traballare. Tutti si aspettano la resa di Baron Davis e compagni, invece Golden State reagisce con orgoglio e torna in partita piazzando un altro break importante di 17-6, arrivando al –1 (113-112) a 1'31" dalla sirena. Due canestri consecutivi dall’elevato quoziente di difficoltà firmati da Cuttino Mobley però regalano il successo ai Clippers. Marco Belinelli fa la sua parte, e dopo cinque minuti poco memorabili a cavallo tra il primo e il secondo quarto, che coincidono, non certo per colpa dell’azzurro, spesso dimenticato in attacco, con un brutto passaggio a vuoto dei Warriors, si riscatta nel secondo tempo. Belinelli, infatti, torna sul parquet a 5’28’’ dalla fine del terzo quarto con Golden State sotto di cinque punti e si guadagna gli applausi di Don Nelson con una serie di buone giocate sia in attacco che in difesa. L’ex bolognese trova un bel canestro in contropiede, poi offre due ottimi assist (bello soprattutto il primo ad Andris Biedrins) per poi trovare in apertura dell’ultimo quarto la tripla del –1. Quando il rookie di Golden State torna in panchina la squadra di Los Angeles prende decisamente il sopravvento, prima di subire però il ritorno di Golden State. Coach Nelson si può consolare con i progressi di Marco Belinelli e l’ottima prova in attacco di Kelenna Azubuike (33 punti, suo massimo in carriera). La frontline di Golden State però non riesce a limitare un eccellente Chris Kaman il quale domina la zona pitturata. Marco Belinelli chiude la sfida dello Staples Centre con i Clippers con cinque punti (1/2 da due e 1/3 da tre) e tre assist in 14’ di gioco.
Los Angeles Clippers: Kaman 26 (9/19), Mobley 21, Thomas 20, Maggette 16. Rimbalzi: Kaman 18. Assist: Knight 9.
Golden State: Azubuike 33 (10/14, 2/3), Davis 22. Rimbalzi: Davis, Azubuike 8. Assist: Davis 11.
Massimo Lopez Pegna-Simone Sandri
Celtics e Lakers travolgenti
Dallas cade, LeBron incanta
La prima di Boston è un trionfo: il trio Garnett-Pierce-Allen travolge Washington. Bryant per una volta non deve fare gli straordinari: Los Angeles gioca di squadra e sorprende i Suns. James trascina Cleveland al successo sui Knicks, Nowitzki e i suoi k.o. con Atlanta
NEW YORK, 3 novembre 2007 - Nella notte italiana i Lakers sorprendono i Suns, LeBron James trascina Cleveland al successo sui Knicks mentre Detroit domina Orlando.
Indiana-Miami 87-85
Sotto di sette punti a quattro minuti dalla fine Indiana si rimbocca le maniche, in attacco si affida a Danny Granger e riesce a piazzare la rimonta superando così gli Heat. Shaq delude anche a Indianapolis: otto punti con 4/13 dal campo.
Indiana: Granger 25 (6/7, 4/6), Diogu 16, Dunlaevy 15. Rimbalzi: O’Neal, Granger 9. Assist: Tinsley 10.
Miami: Cook 17 (4/8, 3/4). Rimbalzi: Davis 14. Assist: Williams 7.
Orlando-Detroit 92-116
Troppo forti questi Pistons per i pur rinnovati Magic. Detroit, guidata da un ottimo Chauncey Billups, domina nonostante l’assenza del suo miglior marcatore nella scorsa stagione, Rip Hamilton.
Orlando: Lewis 21 (4/7, 1/4), Turkoglu 17, Howard 16. Rimbalzi: Howard 13. Assist: Nelson 6.
Detroit: Murray 19 (7/11, 1/3), Billups 18, Prince 17. Rimbalzi: McDyess, Wallace 7. Assist: Billups 7.
Charlotte-Milwaukee 102-99
Sam Vincent coglie il successo nella sua prima gara Nba da allenatore. I Bobcats riescono a superare i Bucks nonostante una serie di errori dalla lunetta (22/43 ai liberi) e tante palle perse.
Charlotte: Felton 26 (3/8, 3/5), Wallace 22, Richardson 21, Okafor 17. Rimbalzi: Okafor 14, Wallace 10. Assist: Felton 12.
Milwaukee: Redd 21 (8/15, 0/1), Williams 20. Rimbalzi: Bogut 17. Assist: Bell 5.
Atlanta-Dallas 101-94
Era dal 1998 che Atlanta non centrava un successo nella sua gara d’esordio della stagione. Gli Hawks fanno addirittura lo sgambetto ai Mavericks, che recuperano un passivo di 16 punti nel secondo tempo ma non riescono a limitare un eccellente Joe Johnson nel finale.
Atlanta: Johnson 28 (11/15, 1/7), Smith 18, M. Williams 16. Rimbalzi: Smith 11, Horford 10. Assist: Lue, Johnson, Smith.
Dallas: Nowitzki 28 (8/15, 2/7), Terry 20. Rimbalzi: Nowitzki 8. Assist: Terry 6.
Cleveland-New York 110-106
LeBron James dimentica in fretta la brutta prova offerta contro i Mavericks e trascina i Cavaliers al successo contro i Knicks. "King" James firma 45 punti e regala diverse giocate da cinema, ma decisive risultano anche le triple di Daniel Gibson (24 punti con 6/9 dalla lunga distanza).
Cleveland: James 45 (10/23, 3/5), Gibson 24. Rimbalzi: Ilgauskas 12. Assist: James 7.
New York: Crawford 25 (7/13, 1/4), Randolph 21, Robinson 19, Curry 18. Rimbalzi: Randolph 14. Assist: Crawford 6.
Boston-Washington 103-83
Buona la prima per i nuovi Celtics. Boston domina Washington e il trio delle meraviglie, Garnett-Allen-Pierce, fa già sognare i tifosi della squadra del New England. Dal canto loro i Wizards, traditi da un impreciso Gilbert Arenas, riescono a chiudere il match con un disastroso 0/16 dalla lunga distanza.
Boston: Pierce 28 (7/13, 3/6), Garnett 22, Allen 17, Rondo 15. Rimbalzi: Garnett 20. Assist: Garnett 5.
Washington: Arenas 21 (5/15, 0/5), Butler 18. Rimbalzi: Haywood 12, Jamison 10. Assist: Arenas 3.
New Orleans-Portland 113-93
Partita praticamente perfetta in attacco per gli Hornets che superano senza nessun problema i Blazers. Ci sono tanti vuoti sugli spalti della New Orleans Arena, ma i padroni di casa sbagliano davvero poco, tirando con un eccellente 56% dal campo.
New Orleans: Paul 19 (8/11, 1/1), Stojakovic 18. Rimbalzi: Chandler 11. Assist: Paul 6.
Portland: Roy 23 (9/14, 1/1). Rimbalzi: Aldridge 9. Asssit: Jack 5.
Minnesota-Denver 91-99
Incoraggiante performance, almeno per i primi tre quarti, per i giovani Timberwolves. I padroni di casa, infatti, mettono in grossa difficoltà i Nuggets, ma nell’ultimo quarto perdono brillantezza in attacco. Denver così riprende in mano le redini del match e porta a casa un sudatissimo successo.
Minnesota: McCants 23 (6/11, 3/7), Jefferson 16. Rimbalzi: Jefferson 13. Assist: Telfair 5.
Denver: Anthony 33 (11/17, 2/5), Iverson 24. Rimbalzi: Camby 21. Assist: Iverson 8.
Chicago-Philadelphia 85-96
Tutti i discorsi sul possibile arrivo di Kobe Bryant sembrano davvero distrarre i Bulls, che si fanno superare da Philadelphia. Chicago delude nella sua prima partita della stagione tra le mura amiche, i 76ers così nell’ultimo quarto si affidano ad Andre Iguodala e centrano la vittoria. Chicago: Gordon 25 (6/11, 3/7), Thomas 21, Nocioni 15. Rimbalzi: Thomas 12. Assist: Hinrich 8.
Philadelphia: Miller 25 (10/18), Iguodala 22. Rimbalzi: Dalembert 11, Iguodala 10. Assist: Iguodala 6.
San Antonio-Sacramento 96-80
Senza Ron Artest e Mike Bibby i Kings non riescono a tenere il passo dei campioni in carica. Sacramento segna solamente 23 punti nel primo tempo (tirando con il 19% dal campo) e va al tappeto senza lottare più di tanto. San Antonio: Parker, Duncan 15. Rimbalzi: Oberto, Duncan 10. Assist: Parker 4.
Sacramento: Martin 22 (6/14, 1/3). Rimbalzi: Salmons 9. Assist: Salmons 6.
Phoenix-Los Angeles Lakers 98-119
Giocassero sempre così i Lakers l’umore di Kobe Bryant sarebbe decisamente migliore. Difficile però pensare che la truppa di Phil Jackson possa ripetere una partita nella quale il canestro dei Suns sembra gigantesco. Partecipano un po’ tutti alla festa dei Lakers, che in attacco trovano una serie di soluzioni incredibili, con gli interpreti più vari, da Radmanovic a Bynum, da Vujacic a Fisher, e arrivano addirittura, nell’ultimo quarto, al +33. Per Phoenix una battuta d’arresto che però deve far riflettere.
Phoenix: Barbosa 23 (7/9, 3/5), Nash 19. Rimbalzi: Marion 10. Assist: Diaw 6.
Los Angeles Lakers: Radmanovic 19 (2/4, 4/4), Bryant 16. Rimbalzi: Bynum 13, Bryant 11. Assist: Bryant 4.
Simone Sandri
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