Stagione NBA 2007/2008

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view post Posted on 6/11/2007, 11:33
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Terry strappa il derby texano

Houston battuta 107-98, non senza fatica da Nowitzki e soci che stentano per tre quarti di gara, poi nell’ultimo periodo Terry, partito dalla panchina, inserisce la quarta e agguanta il successo

NEW YORK, 6 novembre 2007 - Avery Johnson in questo inizio di stagione sembra voler puntare sul portoricano Jose Barea (anche per via dell’infortunio di Devin Harris il quale però potrebbe tornare presto a disposizione del tecnico texano), promosso un po’ a sorpresa playmaker titolare. Ma nel derby texano contro i Rockets a fare la differenza ci pensa il veterano Jason Terry, il quale anche partendo dalla panchina riesce ad essere decisivo. Dallas fa fatica contro Tracy McGrady e compagni per tre quarti di gara, poi nell’ultimo periodo Terry inserisce la quarta e i Mavericks scappano via. Alla fine la squadra di coach Johnson vince 107-98 e prende il largo grazie al parziale di 14-4 all’inizio dell’ultimo quarto. T-Mac non delude ma dopo tre quarti eccellenti (28 dei suoi 35 punti arrivano prima del quarto periodo) nell’ultima frazione si nasconde un po’ e Houston paga dazio. “Jason oramai non mi sorprende più – confessa il tecnico dei Mavericks Avery Johnson – siamo fortunati a poter contare su un giocatore come lui. Nel quintetto titolare o dalla panchina non fa differenza, alla fine lui produce sempre”. Dirk Nowitzki non tira benissimo dal campo (7/20 per l’Mvp) ma nell’ultimo quarto si fa apprezzare per alcuni ottimi movimenti in attacco e alla fine chiude con 19 punti. Deve ancora prendere le misure con il basket Nba, invece, l’argentino Luis Scola. L’ex stella del Tau, infatti, nonostante i suoi grandi mezzi tecnici sembra spesso spaesato e non riesce a trovare ritmo in attacco. Nulla di trascendentale, naturalmente, la transizione alla pallacanestro Nba, infatti, non e’ facile per nessuno.
Dallas: Terry 31 (9/12, 2/5), Howard 21, Nowitzki 19, Stackhouse 16. Rimbalzi: Diop 13. Assist: Nowitzki, Stackhouse, Terry 5.
Houston: McGrady 35 (11/26, 1/5), Yao Ming 21. Rimbalzi: Yao Ming 11. Assist: McGrady 8.
Simone Sandri

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view post Posted on 7/11/2007, 09:42
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Bargnani e Belinelli
Serata da dimenticare

Il romano dei Raptors segna 5 punti ai Bucks che però travolgono una Toronto spenta. Il bolognese non gioca invece nemmeno un minuto contro Cleveland che vince in casa di Golden State

NEW YORK (Usa), 7 novembre 2007 - Bruttissima prestazione dei Raptors a Milwaukee mentre i Warriors si fanno superare dai Cavaliers.
Milwaukee-Toronto 112-85
Serata da dimenticare per i Raptors di Andrea Bargnani. A Milwaukee, infatti, va tutto storto. I Bucks sembrano i Suns di Mike D’Antoni, non sbagliano praticamente nulla in attacco e alla fine vincono 112-85. La squadra di casa mette subito le cose in chiaro scappando via dopo pochi minuti con un parziale di 14-0. I Bucks chiudono un primo quarto da incorniciare tirando con un incredibile 76% dal campo. Una volta avanti Milwaukee controlla senza problemi la timidissima reazione dei Raptors. Andrea Bargnani, come il resto della squadra d’altronde, non è in grandissima serata (cinque punti, tre rimbalzi, un recupero e quattro falli a carico), viene limitato dai falli e rimane in campo solamente 13’. Per la verità coach Mitchell tiene i titolari sul parquet per pochi minuti.
Una volta sotto il tecnico di Toronto tenta, infatti, di ritornare in partita affidandosi alle riserve ma non serve a nulla. Milwaukee, infatti, concede pochissimo e in attacco, grazie soprattutto alle prodezze di un perfetto Desmond Mason (10/10 dal campo), continua a tirare con percentuali da cinema (alla fine i padroni di casa chiuderanno con il 60% dal campo). Soffre soprattutto un irriconoscibile Chris Bosh (0/4 dal campo e un solo punto a referto in 16’ di gioco). “Purtroppo questa squadra ha dimostrato di essere in grado di battere chiunque ma anche di poter perdere di 30 punti – commenta il tecnico dei Raptors Sam Mitchell – se giochiamo senza la giusta concentrazione i risultati non possono che essere questi. Speriamo si sia trattato solo di una serata storta”.
Milwaukee: Mason 21 (10/10), Redd 17. Rimbalzi: Bogut 11. Assist: Redd, Williams 6.
Toronto: Dixon 20 (4/11, 2/4), Humphries 16. Rimbalzi: Humphries 9. Assist: Calderon 8.
Golden State-Cleveland 104-108
Continuano i problemi per i Warriors. Don Nelson, infatti, deve rimandare l’appuntamento con il primo successo della stagione. Contro i Cavaliers di LeBrons James il tecnico di Golden State decide di non regalare nemmeno un minuto al suo rookie Marco Belinelli. Decisione discutibile perché se è vero che Baron Davis e Monta Ellis fanno la loro parte, Kelenna Azubuike incappa in una brutta serata al tiro (2/10 per soli sei punti) e forse Nelson qualcuno dei suoi 29 minuti poteva offrirli all’azzurro. Cleveland comunque dimostra grande carattere e piazza lo sprint decisivo nella seconda parte dell’ultimo quarto. A fare la differenza ci pensa come al solito LeBron James ma il canestro più importante della gara lo firma a 2’30’’ dalla sirena Damon Jones.
Golden State: Davis 29 (10/22, 1/6), Ellis 22, Harrington 19. Rimbalzi: Biedrins 11, Harrington 10. Assist: Davis 10.
Cleveland: James 24 (7/14, 1/2), Ilgauskas, Gibson 22. Rimbalzi: James 14, Ilgauskas 13. Assist: James 9.
Simone Sandri




Houston batte San Antonio
Vincono Lakers e Clippers

Con una grande prestazione di Yao Ming i Rockets limitano Duncan e piegano gli Spurs. Phoenix passa a Charlotte, bene le due squadre di Los Angeles, Denver k.o. a New York

NEW YORK, 7 Novembre 2007 - Houston supera San Antonio, Phoenix domina Charlotte, i Clippers passano a Chicago, mentre gli Hornets battono i Lakers allo Staples Center.
Charlotte-Phoenix 83-115
No Stoudemire no problem per Phoenix che a Charlotte gioca come sa, mette otto giocatori a referto in doppia cifra e distrugge i Bobcats. A rendere ancora più amara la serata dei tifosi di Charlotte arriva anche la notizia dell’infortunio al ginocchio sinistro subito nel terzo quarto da Raymond Felton.
Charlotte: Dudley 16 (5/7, 0/1). Rimbalzi: Dudley 11. Assist: McInnis 4.
Phoenix: Marion, Barbosa, Bell 16. Rimbalzi: Marion 11. Assist: Diaw 11.
New Jersey-Atlanta 87-82
I Nets costruiscono in difesa il loro successo sugli Hawks. Atlanta tira con il 38% dal campo e lascia scappare via New Jersey nelle battute finali del terzo quarto. Jason Kidd per l’ennesima volta flirta con una tripla doppia.
New Jersey: Jefferson 25 (8/13, 0/2), Wright 15. Rimbalzi: Kidd 9. Assist: Kidd 12.
Atlanta: Childress, Smith 18, Johnson 15. Rimbalzi: Smith, Childress, Horford 7. Assist: Smith 6.
New York-Denver 119-112
Un grande quarto periodo regala ai Knicks il successo sui Nuggets. La squadra newyorchese arriva all’ultimo quarto sotto di 10 punti e in balia dell’avversario. Ma Denver inizia a fare confusione in attacco mentre Zach Randolph ed Eddy Curry si esaltano, guidando i Knicks alla vittoria.
New York: Crawford 25 (5/14, 3/5), Curry 24, Randolph 22, Marbury 21. Rimbalzi: Randolph 17. Assist: Marbury 9.
Denver: Iverson 32 (12/20, 1/2), Anthony 24, Kleiza 18. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Anthony 9.
Minnesota-Orlando 103-111
L’orgoglio dei Timberwolves non basta e Minnesota così va k.o. contro i Magic. I padroni di casa sotto di 16 punti a 10’ dalla sirena tornano in partita piazzando un parziale di 14-0 ma le triple di Rashard Lewis condannano i Timberwolves.
Minnesota: Jefferson 25 (11/20), Buckner 18. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Jaric 10.
Orlando: Howard 28 (8/12), Lewis 27, Arroyo 18. Rimbalzi: Howard 16. Assist: Arroyo 6.
Houston-San Antonio 89-81
Prima sconfitta della stagione per i campioni in carica. Ottima la prestazione dei lunghi di Houston sotto i tabelloni. I Rockets, infatti, limitano Tim Duncan e stravincono la gara al rimbalzo (55-28 a favore di Houston). Molto positiva la gara del cinese Yao Ming.
Houston: Yao Ming 28 (12/24). Rimbalzi: Wells 15, Yao Ming 13. Assist: Alston 7.
San Antonio: Ginobili 23 (7/15, 0/2), Parker 21. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker 5.
Chicago-Los Angeles Clippers 91-97
I Clippers, privi naturalmente del loro leader Elton Brand, continuano a sorprendere, i Bulls, invece, continuano a deludere. Cuttino Mobley fa quello che vuole in attacco, ben supportato da un ottimo Corey Maggette. Stecca, invece, Ben Gordon (4/18 dal campo).
Chicago: Deng 22 (9/17), Hinrich 18, Smith 17, Gordon 15. Rimbalzi: Deng 8. Assist: Thomas 5.
Los Angeles Clippers: Mobley 33 (11/14, 2/3), Maggette 18, Kaman 16. Rimbalzi: Kaman 11, Maggette 10. Assist: Knight 6.
Sacramento-Seattle 104-98
Primo successo della stagione per i Kings che riescono ad avere la meglio sui Sonics. Francisco Garcia firma la tripla del definitivo vantaggio per i padroni di casa a 29" dalla sirena.
Sacramento: Martin 31 (10/15, 1/6), Salmons 23, Miller 16. Rimbalzi: Miller 11. Assist: Martin 5.
Seattle: Szczerbiak 32 (7/8, 5/8), Durant 27. Rimbalzi: Wilcox 10. Assist: Watson 8.
Los Angeles Lakers-New Orleans 104-118
Gli Hornets fanno sul serio in questo campionato. New Orleans ritrova un Peja Stojakovic formato Kings (10 triple per il serbo, un nuovo record per la franchigia), riceve una produzione stile Steve Nash da un eccellente Chris Paul e supera i Lakers allo Staples Center mantenendo così la propria imbattibilità stagionale.
Los Angeles Lakers: Bryant 28 (9/14, 2/6). Rimbalzi: Bynum 13. Assist: Bryant 7.
New Orleans: Stojakovic 36 (2/8, 10/13), West 22, Paul 19. Rimbalzi: Chanlder 9. Assist: Paul 21.
Simone Sandri


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Prova di forza per Boston
Phoenix, sconfitta inattesa

I "big three" dei Celtics (Garnett, Allen e Pierce) schiantano i Nuggets di Iverson e Anthony. I Suns vanno k.o. ad Atlanta nonostante un immenso Steve Nash. Prima sconfitta per New Orleans, Ginobili trascinatore degli Spurs contro Miami

NEW YORK, 8 novembre 2007 - Atlanta sorprende Phoenix, San Antonio regola Miami mentre Boston domina Denver.
Atlanta-Phoenix 105-96
Battuta d’arresto per i Suns che ad Atlanta non giocano una buona gara, si fanno dominare la rimbalzo (56-40 a favore dei padroni di casa) e vengono superati dagli Hawks. Fa fatica soprattutto un irriconoscibile Grant Hill (3/12 dal campo).
Atlanta: Smith 22 (9/18, 0/1), Williams 20, Childress 19, Johnson 15. Rimbalzi: Horford 15, Williams 12, Childress, Smith 10. Assist: Johnson 10.
Phoenix: Nash 34 (12/19, 7/10), Marion 20, Hill 13. Rimbalzi: Marion 14, Hill 9, Nash 5. Assist: Nash 11.
Indiana-Los Angeles Clippers 89-104
Continua la marcia spedita dei sorprendenti Clippers che superano i Pacers grazie a un parziale di 14-0 nel terzo quarto. Sam Cassell suona la carica in attacco mentre sotto canestro domina Chris Kaman.
Indiana: Granger 16 (6/14, 0/3), Dunleavy 15. Rimbalzi: Dunleavy 8. Assist: O’Neal, Diener 5.
Los Angeles Clippers: Cassell 35 (11/16, 2/4), Maggette 18, Kaman, Thomas 15. Rimbalzi: Kaman 22. Assist: Cassell 8.
Philadelphia-Charlotte 94-63
Privi dell’infortunato Raymond Felton i Bobcats, traditi da un disastroso Jason Richardson (2/15 dal campo per soli due punti) non riescono a trovare ritmo in attacco e chiudono con un pessimo 30.7% dal campo. Philadelphia così non deve sudare più di tanto per avere ragione di Charlotte.
Philadelphia: Iguodala 19 (5/12, 1/2). Rimbalzi: Dalembert 13. Assist: Williams 5.
Charlotte: Carroll 16 (7/11, 0/3). Rimbalzi: Okafor 11. Assist: Anderson 8.
Boston-Denver 119-93
Straordinaria prova di forza dei Celtics che contro i Nuggets mettono in mostra tutto il loro potenziale offensivo. I padroni di casa chiudono ogni discorso con un primo tempo da cinema, nel quale tirano con un eccellente 72% dal campo, chiuso con un vantaggio abissale (77-38). Pura accademia la ripresa per Kevin Garnett e compagni.
Boston: Pierce 26 (9/12, 1/3), Garnett 23, Allen 22. Rimbalzi: Garnett 13. Assist: Garnett 7.
Denver: Iverson 22 (4/6, 2/6), Camby 17. Rimbalzi: Camby 8. Assist: Anthony 6.
San Antonio-Miami 88-78
Anche contro Miami Tim Duncan fa fatica in attacco ma questa volta ci pensa la coppia Manu Ginobili-Tony Parker a risolvere i problemi di coach Popovich. Miami gioca una discreta pallacanestro solamente nel primo tempo, poi naufraga nella ripresa.
San Antonio: Ginobili 25 (4/5, 4/7), Parker 23. Rimbalzi: Elson 14. Assist: Parker 8.
Miami: O’Neal 17 (6/13). Rimbalzi: Haslem 9. Assist: Williams 7.
Seattle-Memphis 98-105
Sotto di 14 punti nel secondo tempo i Grizzlies cambiano marcia, si affidano a un ottimo Rudy Gay e conquistano il loro primo successo della stagione andando a vincere sul parquet dei Sonics. Problemi al tiro per Kevin Durant, il quale chiude con un bruttissimo 3/17 dal campo.
Seattle: Wilcox 21 (9/13), Wilkins 18, Durant 17. Rimbalzi: Wilcox, Collison 8. Assist: Watson 8.
Memphis: Gay 25 (7/16, 1/4), Miller 20, Milicic 15. Rimbalzi: Milicic, Gay, Gasol 10. Assist: Stoudamire 4.
Portland-New Orleans 93-90
Ottima prestazione di Portland che riesce a rallentare la marcia degli Hornets. Un eccellente David West non basta a New Orleans che così incassa la sua prima sconfitta della stagione.
Portland: Webster, Jack 20, Roy 17. Rimbalzi: Przybilla 11. Assist: Blake 9.
New Orleans: West 34 (14/26), Paul 18. Rimbalzi: West 18. Assist: Paul 12.
Utah-Cleveland 103-101
Jazz e Cavaliers danno vita a un match intenso e divertente che viene deciso solamente nel finale. LeBron James (il quale mette a referto una tripla doppia) con una tripla a sei secondi dalla sirena pareggia i conti ma Deron Williams sul capovolgimento di fronte regala il successo ai Jazz trovando il canestro dopo uno straordinario coast to coast.
Utah: Millsap 24 (7/8), Boozer 23, Brewer 16, Williams 15. Rimbalzi: Boozer 12, Okur 10. Assist: Williams 12.
Cleveland: James 32 (11/23, 1/4), Ilgauskas 18, Pavlovic 17. Rimbalzi: James 15, Ilgauskas 14. Assist: James 13.
Simone Sandri




Bargnani non basta

La buona prestazione dell'italiano (16 punti e 8 rimbalzi) non evita ai Raptors la terza sconfitta stagionale: Orlando passa in Canada 105-96 grazie a Lewis e a un ottimo Turkoglu. Coach Mitchell non fa drammi ed elogia Andrea: "Ha fatto i movimenti che gli chiediamo"

TORONTO (Canada), 8 novembre 2007 - Dopo la batosta rimediata a Milwaukee, i TorontoRaptors incassano la terza sconfitta consecutiva (96-105 il risultato) e si ritrovano con un record negativo (2-3) per la prima volta nella stagione appena avviata. "Siamo partiti molto male come abbiamo fatto ieri – ha spiegato così la sconfitta Bargnani -. Il problema è la partenza. Partiamo sempre sotto 10-0 e quindi poi è difficile inseguire. Comunque non dobbiamo scoraggiarci alla quinta partita. Dobbiamo lavorare e essere positivi".
MITCHELL TRANQUILLO - Primo quarto disastroso in attacco per i Raptors che tirano con il 33% (Bosh, Bargnani, Kapono e Parker in totale fanno 2/15). Toronto riesce poi ad azzerare uno svantaggio che aveva toccato 15 punti all’inizio del secondo quarto (23-38), operando l’unico sorpasso dell’incontro con una tripla di Bargnani (92-91) a 4’ dal termine, ma Orlando piazza subito un parziale di 8-0 che chiude la partita. Secondo Sam Mitchell non c’è da preoccuparsi, la squadra ha avuto buone occasioni in attacco e semplicemente non sta tirando bene. Anche se il coach di Toronto non è immune da colpe per la sospetta gestione della rotazione che quest’anno sembra male delineata, almeno finora.
BENE BOSH, MALE PARKER - Non aiuta il fatto che Antony Parker continui a soffrire in attacco e che la presenza in area di Toronto sia piuttosto scarsa (51-41 i rimbalzi per Orlando), anche se si sono visti progressi da parte di Chris Bosh che ha attaccato il canestro con decisione procurandosi 14 tiri liberi tutti messi a segno. Lo stesso Andrea Bargnani, dopo un primo tempo impreciso, nella ripresa ha reso felice il coach con un paio di movimenti aggressivi a canestro, uno concluso in schiacciata el’altro con canestro e fallo. "Bosh e Bargnani sono stati molto attivi nel terzo e quarto periodo. Andrea ha fatto vedere alcuni movimenti che chiediamo da lui al posto di accontentarsi dal suo tiro da fuori. Più alterna le soluzioni, più spazio si crea. Ora dobbiamo trovare il modo di far decollare le nostre guardie e ali. E dobbiamo far canestro", dice Sam Mitchell.
DISASTRO A RIMBALZO - Anche se il coach vede il bicchiere mezzo pieno, ci sono parecchie cose da mettere a punto in ogni aspetto del gioco. I Raptors hanno concesso a Hedo Turkoglu una doppia doppia da 24 punti e 15 rimbalzi, alla guardia Keith Bogans 11 rimbalzi e a Jameer Nelson troppi corridoi nell’ultimo quarto dove con 8 punti ha dato un grosso contributo alla vittoria dei Magic. Bravi anche Rashard Lewis e Dwight Howard che Toronto ha faticato a contenere. Per Toronto, la buona notizia sono i progressi di Chris Bosh, ma ci sono difficoltà per Mitchell a gestire una squadra con tanti buoni giocatori. Per Bargnani, che ha effettuato 18 tiri in 35 minuti, le cifre finali sono discrete, ma il Mago così come il resto della squadra può fare certamente meglio.
TORONTO: Bargnani 16 punti (5/11 da due, 2/7 da tre, 0/1 t.l.), 8 rimbalzi, 4 falli e 3 pp. Punti: Bosh 26, Ford e Dixon 12, Calderon 10. Rimbalzi: Bosh 10. Assist: Ford 8.
ORLANDO: Turkoglu e Lewis 24, Howard e Bogans 17, Nelson 10. Rimbalzi:Turkoglu 15. Assist: Nelson 7.
Adriana Galimberti


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Dallas si prende la rivincita
sui Warriors di Belinelli

I texani si "vendicano" dell'eliminazione subìta a sorpresa da Golden State nei playoff della scorsa stagione. Trascinati da Howard e Terry vincono 120-115. L'azzurro, in campo solo 8', segna 3 punti. New Jersey supera Washington, Chicago stende Detroit

NEW YORK (Usa), 9 novembre 2007 - Nella notte italiana Golden State lotta, ma deve arrendersi al talento di Dallas, New Jersey supera Washington mentre Chicago batte Detroit.
Golden State-Dallas 115-120
La rivincita della sfida di playoff della scorsa stagione non delude le attese. Golden State e Dallas divertono i tifosi, questa volta però i Mavericks riescono ad avere la meglio e a non cadere nei trabocchetti di Don Nelson. I Warriors così devono rimandare l’appuntamento con il loro primo successo della stagione. Coach Nelson non regala grandi opportunità a Marco Belinelli, nonostante le assenze dell’infortunato Troy Hudson e dell’influenzato Mickael Pietrus (oltre a quella dello squalificato Stephen Jackson). L’ex stella della Fortitudo si deve accontentare di rimanere sul parquet solamente per otto minuti nel secondo quarto, e prova a dare una mano alla sua squadra realizzando una tripla (con un 1/3 dal campo). Davvero troppo poco per un giocatore che sta scalpitando in panchina. I Warriors, comunque, guidati da un eccellente Baron Davis e spinti dal caldissimo pubblico della Oracle Arena, tengono il passo dei Mavericks per tutto il match. Dirk Nowitzki, proprio come nella postseason dello scorso campionato, fa fatica soprattutto contro la zona di Golden State. Ma Dallas può contare sui punti di Jason Terry, Josh Howard e Devin Harris. Nell’ultimo quarto, poi, anche il tedesco torna a produrre, e i Mavericks prendono in mano le redini del match. I padroni di casa non mollano, e le invenzioni di Kelenna Azubuike permettono alla squadra di coach Nelson di rimanere nella scia dei Mavs. Ci pensa però Jerry Stackhouse con una tripla a 37" dalla sirena a mandare i titoli di coda sul match e a regalare il successo alla squadra texana.
Golden State: Davis 37 (11/20, 3/6), Azubuike 27, Harrington 20. Rimbalzi: Azubuike 11, Biedrins 10. Assist: Ellis 7.
Dallas: Howard, Terry 24, Nowitzki 22, Harris 21, Stackhouse 15. Rimbalzi: Bass 12, Nowitzki 11. Assist: Harris 7.
New Jersey-Washington 87-85
Coraggiosa prestazione dei Nets che recuperano un passivo di 20 punti nel primo tempo, riprendono i Wizards e portano a casa il successo grazie ai liberi nel finale di un ottimo Richard Jefferson. La partita viene decisa da un giocata di Jefferson, che cattura un rimbalzo offensivo dopo la tripla fallita da Vince Carter, e viene mandato in lunetta a 24" dalla sirena. L'ala di New Jersey realizza i due liberi, poi allo scadere Gilbert Arenas dalla lunga distanza non trova la retina. Washington così deve incassare la quarta sconfitta consecutiva.
New Jersey: Jefferson 25 (5/11, 1/2), Carter 24. Rimbalzi: Magloire 12. Assist: Kidd 10.
Washington: Jamison 24 (6/10, 2/4), Arenas, Butler 21. Rimbalzi: Jamison 9. Assist: Arenas 6.
Chicago-Detroit 97-93
I Bulls, reduci da un disastroso inizio di campionato, riescono finalmente a giocare la loro pallacanestro, e conquistano la prima vittoria della stagione battendo i Pistons. Un grandissimo Rasheed Wallace (36 punti, sua migliore prestazione in fase realizzativa con la maglia dei Pistons) non basta a Detroit, che soffre l’atletismo di Tyrus Thomas e le giocate di un buon Luol Deng.
Chicago: Thomas 19 (8/12), Deng 17, Gordon 16. Rimbalzi: Thomas 14. Assist: Hinrich 14.
Detroit: Wallace 36 (9/17, 3/7), Hamilton 18. Rimbalzi: McDyess, Wallace 9. Assist: Billups, Hamilton 6.
Simone Sandri

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Boston schiacciasassi
Nash trascina Phoenix

Kevin Garnett incanta e i Celtics schiantano anche Philadelphia. Miami battuta in casa dal quintetto guidato dal canadese. San Antonio supera New Orleans, Houston strapazza Milwaukee. Bene i Lakers

NEW YORK, 10 Novembre 2007 - I Suns trascinati da Steve Nash superano gli Heat, Boston passeggia contro Atlanta mentre San Antonio batte New Orleans.
Charlotte-Indiana 96-87
L’Emeka Okafor che non ti aspetti, capace di segnare, e con eccellenti movimenti sotto canestro, a ripetizione guida i Bobcats al successo contro i Pacers.
Charlotte: Wallace 28 (6/16, 2/5), Okafor 25, Felton 17. Rimbalzi: Okafor 23. Assist: McInnis 7.
Indiana: O’Neal 18 (8/16), Murphy 16, Granger 15. Rimbalzi: Foster 12. Assist: Tinsley 8.
Boston-Atlanta 106-83
Nessuno sembra riuscire a rallentare i Celtics in questo momento. Boston domina anche Atlanta e può così festeggiare il miglior inizio di campionato degli ultimi 20 anni. A far sognare i tifosi di Boston ci pensa come al solito Kevin Garnett.
Boston: Garnett 27 (12/16), Pierce 23, House 19. Rimbalzi: Garnett 19. Assist: Rondo 7.
Atlanta: Horford, Johnson 16. Rimbalzi: Horford, Childress 7. Assist: Law, Johnson 5.
Miami-Phoenix 101-106
I Suns si riscattano dopo un bruttissimo primo tempo giocando alla grande nell’ultimo quarto. Amare Stoudemire torna sul parquet ma si vede fischiare contro due tecnici e va sotto lo doccia all’inizio del terzo quarto. 11 punti consecutivi di Steve Nash nel finale permettono a Phoenix di evitare la sconfitta in Florida.
Miami: O’Neal 25 (11/19), Davis, Williams 21, Haslem 20. Rimbalzi: Haslem 13, O’Neal 10. Assist: Williams 10.
Phoenix: Nash 30 (5/9, 6/7), Marion, Barbosa 17, Bell 16. Rimbalzi: Marion 24. Assist: Nash 8.
New York-Orlando 102-112
Quarta vittoria in trasferta consecutiva per i Magic che sbancano il Madison Square Garden. Fa la differenza il turco Hedo Turkoglu realizzando 12 dei suoi 21 punti nell’ultimo quarto.
New York: Randolph 23 (9/21), Richardson, Curry 19. Rimbalzi: Randolph 13. Assist: Marbury 7.
Orlando: Nelson 24 (7/9, 0/2), Howard 22, Turkoglu, Lewis 21. Rimbalzi: Howard 20. Assist: Nelson 10.
New Orleans-San Antonio 85-97
I campioni in carica non si fanno intimidire da una delle squadre più sorprendenti di questo inizio di stagione, i New Orleans Hornets e grazie alla produzione di un ottimo Tony Parker conquistano un comodo successo.
New Orleans: Paul 18 (7/14, 1/1), West 15. Rimbalzi: Chandler 11. Assist: Paul 7.
San Antonio: Parker 27 (10/18, ½), Duncan 24. Rimbalzi: Duncan 12, Ginobili 10. Assist: Parker 8.
Detroit-Los Angeles Clippers 103-79
Prima sconfitta della stagione per i Clippers che vengono superati dai Pistons al Palace di Auburn Hills. Detroit mette il risultato in cassaforte piazzando un parziale di 9-0 nell’ultimo quarto.
Detroit: Billups 23 (2/6, 6/8), Mohammed 15. Rimbalzi: Maxiell 8. Assist: Hamilton 10.
Los Angeles Clippers: Kaman 25 (9/14), Maggette 19. Rimbalzi: Kaman 7. Assist: Cassell 4.
Washington-Denver 92-118
Continuano i problemi per Washington. I Wizards. si fanno dominare in lungo e in largo dai Nuggets e devono così registrare il loro peggior inizio di stagione dal lontano 1966.
Washington: Butler 21 (6/10, ½), Arenas 18, Jamison 17. Rimbalzi: Jamison 12. Assist: Stevenson 5.
Denver: Anthony 32 (12/21, 2/3), Smith 16, Iverson 15. Rimbalzi: Camby 12. Assist: Iverson 8.
Houston-Milwaukee 104-88
In Cina ci sono 200 milioni di persone incollate al televisore ad assistere alla sfida tra le due stelle della pallacanestro del Paese, Yao Ming e Yi Jianlian. Houston può contare su un organico più solido e vince grazie anche alla produzione di Yao Ming, ma il rookie di Milwaukee non fa affatto brutta figura.
Houston: Yao Ming 28 (7/16), McGrady 21, Wells 18, Battier 15. Rimbalzi: Yao Ming 10. Assist: McGrady 8.
Milwaukee: Redd 26 (8/15, 0/7), Yi Jianlian 19. Rimbalzi: Williams, Yi Jianlian 9. Assist: Williams 9.
Portland-Memphis 110-98
Sotto di 12 punti a fine primo tempo, i Blazers cambiano marcia nella ripresa, piazzano un parziale di 11-0 nel terzo quarto e riescono a conquistare il loro secondo successo consecutivo. Ottima la prova di LaMarcus Aldridge.
Portland: Aldridge 30 (12/20), Roy 22, Jack 21, Webster 17. Rimbalzi: Aldridge 10. Assist: Blake, Roy 8.
Memphis: Gay 31 (9/17, 4/7), Gasol 19. Rimbalzi: Milicic 10. Assist: Miller, Conley 4.
Los Angeles Lakers-Minnesota 107-93
Troppo forti i Lakers per questi Timberwolves. La squadra di Los Angeles ritrova Lamar Odom, molto buono il suo esordio stagionale, e riceve un’ottima produzione sotto canestro da Andrew Bynum oltre ai soliti canestri di Kobe Bryant.
Los Angeles Lakers: Bryant 30 (6/11, 3/8), Odom 18. Rimbalzi: Mihm, Odom, Bynum 10. Assist: Fisher 9.
Minnesota: Jefferson 24 (12/23, 0/1), Gomes 17, Telfair 15. Rimbalzi: Jefferson 15. Assist: Jaric 6.
Seattle-Utah 101-103
La grande difesa di Andrei Kirilenko su Kevin Durant permette ai Jazz di avere la meglio sui Sonics. Il russo limita il rookie delle meraviglie e stoppa la sua conclusione del possibile pareggio a tre secondi dalla sirena.
Seattle: Durant 20 (6/13, 1/8), Green 19, Wilcox 17. Rimbalzi: Collison 12. Assist: Watson 11.
Utah: Boozer 27 (10/19), Brewer 16. Rimbalzi: Boozer 15. Assist: Williams, Kirilenko 11.
Sacramento-Cleveland 91-93
Cleveland ha bisogno di un grande finale da parte di LeBron James per avere ragione dei Kings. James segna otto degli ultimi 10 punti messi a referto dai Cavaliers e trascina Cleveland al successo.
Sacramento: Martin 32 (6/12, 1/5), Salmons, Garcia 18. Rimbalzi: Miller 10. Assist: Miller 3.
Cleveland: James 26 (10/17, 0/2), Brown 20. Rimbalzi: Ilgauskas 15, Brown 11. Assist: James 4.
Simone Sandri


Toronto rivede la luce

Dopo tre sconfitte i Raptors tornano al successo battendo Philadelphia 105-103. Bargnani, che parte dalla panchina, entra a metà del primo quarto, gioca 23' e chiude la gara con 9 punti

NEW YORK, 10 Novembre 2007 - Dopo tre sconfitte consecutive i Raptors tornano al successo battendo 105-103 i 76ers a Philadelphia. Una prestazione discreta, anche se non trascendentale, per una squadra che è comunque ancora alla ricerca della sua vera identità. Toronto, infatti, si affida a Chris Bosh, ma il lungo non tira benissimo dal campo (4/11). La stella dei Raptors però riesce a trovare spesso il contatto e si presenta con frequenza in lunetta, realizzando ben 16 liberi. Coach Mitchell decide di mescolare le carte e a farne le spese è proprio Andrea Bargnani. L’azzurro, infatti, parte dalla panchina. Al suo posto il tecnico di Toronto promuove Rasho Nesterovic, il quale però alla fine gioca solo 12’.
DUE TRIPLE - Andrea entra in campo a metà del primo quarto e prova a dare il suo contributo realizzando un paio di triple. Philadelphia deve inseguire ma rimane nella scia degli ospiti grazie ai canestri di Andre Iguodala e di un sorprendente Louis Williams. Bosh non è precisissimo dal campo, anche se il suo dovere lo fa in pieno, così ci pensa il backcourt a produrre. Brilla soprattutto Anthony Parker, ma la gara rimane punto a punto fino alle battute finali. Williams si esalta e nell’ultimo quarto diventa incontenibile per la difesa canadese.
SUL FILO DI LANA - Ma i Raptors riescono a rimanere davanti e chiudono i conti grazie alla tripla del solito Parker a 33" dalla sirena. Toronto così trova il successo ma non risolve tutti i suoi problemi. "Non ci sono partite facili nella Nba – dice il tecnico dei Raptors Sam Mitchell – tutti gli avversari meritano rispetto. Il nuovo quintetto? Non significa molto, stiamo cercando di tirare fuori il meglio dai nostri giocatori". Andrea Bargnani chiude la gara di Philadelphia con nove punti (1/4 da due, 2/4 da tre e ½ ai liberi), due rimbalzi e due assist in 23’ di gioco.
Philadelphia: Iguodala 26 (9/16, 2/5), Williams 21. Rimbalzi: Evans 12. Assist: Miller, Iguodala 7.
Toronto: Bosh 24 (4/11), Parker 22, Ford 16. Rimbalzi: Bosh 10. Assist: Calderon 7.
Simone Sandri

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Vincono Heat e Wizards
Houston vola con Yao Ming

Primo successo stagionale per Washington (101-90 ad Atlanta) e Miami (75-72 a New York). San Antonio travolge Milwaukee, Detroit aggrava la crisi di Seattle. Tornano al successo gli Hornets

NEW YORK (Stati Uniti), 12 Novembre 2007 - San Antonio domina Milwaukee, Miami supera New York mentre Houston ha la meglio su Charlotte.
Atlanta-Washington 90-101
Ad Atlanta arriva finalmente il primo successo della stagione per i deludenti Wizards. Un poco brillante Gilbert Arenas non tira benissimo dal campo ma Washington mette tutti e cinque i titolari a referto in doppia cifra, conquistando così la vittoria.
Atlanta: Smith 23 (5/9, 1/3), Johnson 22, Williams 20. Rimbalzi: Williams 12, Horford 10. Assist: Williams 6.
Washington: Butler 24 (9/18, 0/2), Jamison 23, Arenas 18. Rimbalzi: Jamison 15, Haywood 12. Assist: Butler 8.
Philadelphia-New Orleans 72-93
Nessun problema per gli Hornets che dopo due sconfitte consecutive tornano in carreggiata dominando i 76ers a Philadelphia. New Orleans mette il risultato in cassaforte piazzando un parziale di 12-0 nel terzo quarto.
Philadelphia: Iguodala 17 (7/13, 0/1), Dalembert 15. Rimbalzi: Evans, Dalembert 10. Assist: Miller 6.
New Orleans: Pual, West 16. Rimbalzi: Chandler 12. Assist: Paul 9.
New York-Miami 72-75
I Knicks trovano il modo di farsi sconfiggere dagli Heat, che riescono così a conquistare la loro prima vittoria della stagione. New York, avanti di cinque punti a 2'30'' dalla sirena, si mette a far confusione e Miami ne approfitta. Jason Williams realizza a 19'' dalla fine del match il canestro che mette k.o. la squadra di casa.
New York: Curry 19 (7/12). Rimbalzi: Lee 14. Assist: Marbury 6.
Miami: Williams 17 (4/9, 2/5), Haslem 16. Rimbalzi: Haslem 16. Assist: Hardaway 6.
Charlotte-Houston 82-85
Come al solito a fare la differenza per Houston ci pensa la coppia delle meraviglie Yao Ming-Tracy McGrady. Il centro cinese mette a referto 34 punti, suo massimo stagionale, mentre T-Mac realizza 12 dei suoi 26 punti nell'ultimo quarto.
Charlotte: Carroll 17 (3/6, 3/4), Richardson, Felton 16. Rimbalzi: Okafor 11. Assist: McInnis 7.
Houston: Yao Ming 34 (13/15), McGRady 26. Rimbalzi: Battier 10. Assist: Yao Ming, McGrady 4.
San Antonio-Milwaukee 113-88
I campioni in carica dominano i Bucks che giocano un brutto primo tempo e nel secondo arrivano addirittura al –40. San Antonio mette sette giocatori a referto in doppia cifra e alla fine chiude con un buon 55.7% dal campo.
San Antonio: Ginobili 21 (3/4, 3/5), Finley 17, Duncan 16. Rimbalzi: Duncan 10. Assist: Parker 5.
Milwaukee: Williams 17 (8/13, 0/1). Rimbalzi: Voskuhl, Yi Jianlian 7. Assist: Williams 6.
Seattle-Detroit 103-107
Niente da fare per i Sonics che devono rimandare l'appuntamento con il loro primo successo della stagione. Seattle va sotto di 23 punti nel primo tempo, poi nella ripresa piazza la rimonta e a 2'32'' dalla fine riprende i Pistons. Nel finale però viene fuori l'esperienza di Rip Hamilton e compagni e Detroit così riesce ad avere la meglio.
Seattle: Durant 19 (6/16, 1/4), Green 17, Wilcox 15. Rimbalzi: Wilcox 9. Assist: Ridnour 7.
Detroit: Hamilton 32 (8/15, 3/6), Wallace, McDyess 15. Rimbalzi: McDyess 15. Assist: Prince, Billups 6.
Los Angeles Clippers-Cleveland 95-103
Un ottimo quarto periodo basta ai Cavaliers per avere ragione dei Clippers. LeBron James fa il suo dovere ma allo Staples Center brilla anche il lituano Zydrunas Ilgauskas il quale chiude con 25 punti a referto.
Los Angeles Clippers: Cassell 28 (9/17, 1/2), Maggette 25, Kaman 21. Rimbalzi: Maggette 11. Assist: Cassell 5.
Cleveland: Ilgauskas 25 (11/18), James 22, Gooden 18. Rimbalzi: Gooden 17. Assist: James 8.
Simone Sandri

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Iverson meglio di LeBron
Paul sulla sirena: Nets k.o.

Il playmaker di Denver, aiutato da un buon Carmelo Anthony, trascina i Nuggets alla vittoria su Cleveland, a cui non basta il solito contributo di "King" James. Utah non ha problemi contro Sacramento, New Orleans passa all'ultimo secondo a New Jersey

NEW YORK, 13 Novembre 2007 - Carmelo Anthony batte LeBron James, New Orleans supera New Jersey mentre Utah domina Sacramento.
New Jersey-New Orleans 82-84
Vittoria di carattere degli Hornets contro i Nets. New Jersey, che deve rinunciare all’infortunato Vince Carter (out per un problema alla caviglia destra), gioca una buona pallacanestro per più di tre quarti di match ma crolla nel finale. I Nets, infatti, avanti di 11 punti a cinque minuti dalla sirena, si fanno riprendere dagli ospiti i quali piazzano un parziale di 10-1. Nelle battute finali poi sale in cattedra Chris Paul. Il playmaker di New Orleans prima mette a referto un recupero fondamentale, poi realizza a due secondi dalla fine della gara il canestro che regala il successo alla squadra della Louisiana.
New Jersey: Jefferson 32 (11/20, 1/3). Rimbalzi: Krstic 10. Assist: Kidd 10.
New Orleans: Paul 27 (8/16, 3/5). Rimbalzi: Chandler 12. Assist: Paul 7.
Denver-Cleveland 122-100
Carmelo Anthony vince la sfida contro il suo amico, e compagno di squadra in Nazionale, LeBron James e lo fa grazie alla produzione del solito Allen Iverson e di un sorprendente JR Smith. I Nuggets dominano tirando con un ottimo 55% dal campo mentre LeBron e’ costretto ancora una volta a mascherare i problemi dei Cavs. Non a caso "King" James alla fine e’ l’unico titolare di Cleveland a referto in doppia cifra.
Denver: Iverson 37 (12/16, 2/4), Smith 29, Anthony 22. Rimbalzi: Camby 12. Assist: Iverson 8.
Cleveland: James 27 (8/13, 1/3). Rimbalzi: Dwayne Jones 10. Assist: James 4.
Utah-Sacramento 117-93
Nessun problema per i Jazz che dominano i Kings privi non solo di Mike Bibby e Ron Artest, ma anche di Brad Miller. I padroni di casa mettono subito le cose in chiaro con un ottimo primo quarto chiuso avanti 35-18. Una volta in vantaggio Utah, guidata da Carlos Boozer, controlla senza troppi problemi la reazione di Sacramento.
Utah: Boozer 32 (13/18), Kirilenko 15. Rimbalzi: Boozer 10. Assist: Kirilenko 8.
Sacramento: Salmons 22 (5/13, 3/3), Martin 21, Garcia 19. Rimbalzi: Moore 9. Assist: Thomas, Salmons 4.
Simone Sandri


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Miami inguardabile
Riley è furibondo

Sesta sconfitta nelle ultime sette gare per gli Heat. Dopo il k.o. con gli Hornets il coach accusa: "Dovrei tornare a giocare, a 62 anni farei meglio di questa squadra". New York: Marbury litiga con Thomas e non gioca

NEW YORK (Stati Uniti), 14 Novembre 2007 - Boston batte Indiana, Phoenix supera New York mentre gli Spurs hanno la meglio sui Lakers.
Indiana-Boston 86-101
Nemmeno i Pacers riescono a fermare la marcia di Boston, l'unica squadra ancora imbattuta nella Nba. I Celtics difendono benissimo e in attacco si affidano alle iniziative di un ottimo Paul Pierce. Solida come sempre la prova di Kevin Garnett.
Indiana: Granger 24 (3/5, 5/5). Rimbalzi: O’Neal 9. Assist: Tinsley 8.
Boston: Pierce 31 (7/13, 1/3), Garnett 18, Allen 17. Rimbalzi: Pierce, Garnett 11. Assist: Pierce 6.
Orlando-Seattle 103-76
Seattle rimane al palo anche a Orlando, punita dal suo rimpianto ex Rashard Lewis. I Sonics così devono registrare il loro peggior inizio di campionato nella storia della franchigia.
Orlando: Lewis 22 (5/7, 4/8), Turkoglu 17, Bogans 16. Rimbalzi: Howard 12, Ariza 11. Assist: Nelson 6.
Seattle: Collison 15 (7/12). Rimbalzi: Green 7. Assist: West, Watson 4.
Charlotte-Miami 91-76
Le parole di un frustrato Pat Riley al termine dell'ennesima prova disastrosa della sua squadra la dicono tutta. "Dovrei mettermi canottiera e calzoncini e andare in campo – dice Riley – vi garantisco che anche a 62 anni giocherei meglio di come hanno fatto alcuni miei giocatori questa sera". Miami incassa senza lottare la sua sesta sconfitta su sette gare di questo bruttissimo inizio di campionato.
Charlotte: Wallace 19 (7/9, 1/2), Richardson 18. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: Felton 9.
Miami: O’Neal 17 (7/14). Rimbalzi: Haslem 7. Assist: Williams 5.
Memphis-Houston 105-99
Non bastano i 41 punti di Tracy McGrady ai Rockets per avere ragione dei sorprendenti Grizzlies. Darko Milicic disputa una delle sue migliori performance nella Nba, limita Yao Ming e si fa sentire anche in attacco. Brilla anche lo spagnolo Pau Gasol.
Memphis: Gasol 26 (6/11), Milicic 20, Miller 17, Gay 15. Rimbalzi: Lowry 8. Assist: Miller, Stoudamire 6.
Houston: McGrady 41 (13/21, 3/7), Yao Ming 22. Rimbalzi: Yao Ming 7. Assist: Alston 6.
Dallas-Philadelphia 99-84
Dopo un brutto primo tempo Dallas si riscatta nel terzo quarto. Guidati da un ottimo Jason Terry, i Mavericks nella ripresa giocano con uno spirito diverso, scappano via all’inizio del terzo quarto piazzando un parziale di 23-11 e gestiscono senza grossi problemi la reazione dei 76ers.
Dallas: Terry 25 (7/13, 3/8), Nowitzki 21, Howard 18. Rimbalzi: Nowitzki 12, Diop 10. Assist: Nowitzki 8.
Philadelphia: Dalembert 18 (7/12), Green 16, Iguodala 15. Rimbalzi: Evans, Iguodala 12. Assist: Iguodala 8.
San Antonio-Los Angeles Lakers 107-92
I Lakers stanno attraversando un buon momento ma questi Spurs sono di un altro livello rispetto alla compagine di Phil Jackson. Kobe Bryant si deve accontentare di 18 punti e la squadra di L.A. non riesce mai a trovare una risposta alle invenzioni di Tony Parker.
San Antonio: Parker 26 (11/16), Bowen 23, Ginobili 17, Bonner 15. Rimbalzi: Oberto, Elson 6. Assist: Parker 9.
Los Angeles Lakers: Bryant 18 (9/14, 0/5), Farmar 16. Rimbalzi: Bynum 12. Assist: Bryant 5.
Phoenix-New York 113-102
Stephon Marbury in mattinata litiga con Isiah Thomas (anche se il tecnico minimizza) e se ne torna a New York. I Knicks senza "Starbury" non riescono a tenere il ritmo dei Suns. Phoenix non gioca una partita straordinaria ma in attacco fa abbastanza per conquistare un comodo successo.
Phoenix: Stoudemire 26 (8/13, 0/1), Marion, Barbosa 23, Hill 21. Rimbalzi: Stoudemire 12. Assist: Nash 12.
New York: Crawford 21 (6/12, 2/4), Jones 19, Robinson 18, Curry 17. Rimbalzi: Jones 9. Assist: Robinson 5.
Portland-Detroit 102-94
Quarto successo consecutivo per i sorprendenti Blazers che disputano una prova superlativa, tirano con il 55% dal campo e battono i Pistons. Sotto canestro domina un eccellente LaMarcus Aldridge.
Portland: Aldridge 22 (9/16), Roy, Jack 20. Rimbalzi: Przybilla, Aldridge 10. Assist: Blake 8.
Detroit: Prince 20 (6/10, 2/5), Billups 19, Wallace 15. Rimbalzi: Hamilton 7. Assist: Billups 9.
Simone Sandri


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Boston sa solo vincere
I Lakers espugnano Houston

Settima vittoria stagionale dei Celtics che stritolano New Jersey. La squadra di Los Angeles si affida a Bryant che mette a segno 30 punti, contro i 26 di Yao Ming. Orlando ha la meglio su Cleveland

NEW YORK, 15 Novembre 2007 - I Lakers battono i Rockets a Houston mentre Orlando ha la meglio su Cleveland. Boston stritola New Jersey.
Atlanta-Charlotte 117-109
Successo agrodolce per gli Hawks che battono i Bobcats ma perdono due titolari. Durante il match, infatti, si infortunano Josh Smith (problema muscolare) e il rookie Acie Law (distorsione alla caviglia sinista).
Atlanta: Johnson 34 (9/15, 2/3), Childress 23, Williams 19, Smith 15. Rimbalzi: Horford 13. Assist: Johnson 10.
Charlotte: Wallace, Richardson 27, Felton 16. Rimbalzi: Okafor 8. Assist: McInnis 6.
Cleveland-Orlando 116-117 d.t.s.
LeBron James non si risparmia ma i Magic riescono ad avere la meglio sui Cavaliers. "King" James (tripla doppia per lui) si carica sulle spalle l’attacco di Cleveland ma non basta. Dwight Howard, infatti, domina sotto canestro e realizza i due liberi decisivi a sei secondi dalla fine del supplementare.
Cleveland: James 39 (13/23, 2/4), Gooden 23, Ilgauskas 18, Gibson 16. Rimbalzi: James 13, Gooden 12, Ilgauskas 11. Assist: James 14.
Orlando: Howard 35 (11/17), Nelson 21, Lewis 20. Rimbalzi: Howard 16. Assist: Nelson 11.
Washington-Indiana 103-90
Quinta sconfitta consecutiva per i deludenti Pacers i quali dopo aver vinto le prime tre gare della stagione hanno collezionato solamente brutte figure. Sembra vicino alla forma migliore, invece, Gilbert Arenas, che chiude con 30 punti e 11 assist.
Washington: Arenas 30 (6/10, 3/8), Butler25, Haywood 16. Rimbalzi: Haywood 11. Assist: Arenas 11.
Indiana: Daniels 19 (6/10, 2/3), O’Neal 17, Tinsley 15. Rimbalzi: Foster 14. Assist: Granger 4.
Boston-NewJersey 91-69
I Celtics non perdono colpi. Nemmeno i problemi di falli condizionano Kevin Garnett che lascia le luci della ribalta ai compagni. Boston mette sei giocatori a referto in doppia cifra e dopo un primo tempo non trascendentale scappa via nelle ripresa, superando New Jersey e mantenendo così la propria imbattibilità stagionale.
Boston: Garnett 16 (8/15), Pierce 15. Rimbalzi: Perkins, Garnett 8. Assist: Allen 6.
New Jersey: Jefferson 21 (7/17, 0/2), Kidd 19. Rimbalzi: Kidd 9. Assist: Kidd 7.
Miami-Seattle 95-104
Non sembra esserci limite al peggio per gli Heat. Miami, infatti, tocca il fondo facendosi superare tra le mura amiche da Seattle che così conquista il suo primo successo della stagione. Non serve a nulla nemmeno il rientro di Dwyane Wade (15 punti in 24’).
Miami: Davis19 (5/14, 0/4), Wade 15. Rimbalzi: Haslem 11. Assist: Wade 5.
Seattle: Wilcox 20 (8/11), Wilkins 19, Durant 18, West 16. Rimbalzi: Collison 11, Wilcox 10. Assist: Watson, West 6.
New Orleans-Philadelphia 95-76
Nessun problema per gli Hornets che ricevono un ottimo contributo in attacco da Morris Peterson e superano i 76ers. Delude il leader di Philadelphia Andre Iguodala: 2/15 dal campo per soli cinque punti.
New Orleans: Peterson 27 (1/3, 6/9), West 16. Rimbalzi: Chandler10. Assist: Paul 10.
Philadelphia: Green 20 (4/12, 3/3), Miller 17. Rimbalzi: Dalembert 13. Assist: Iguodala 7.
Milwaukee-Memphis 102-99
Il coraggio non basta ai Grizzlies che recuperano un passivo di 11 punti nell’ultimo quarto, riprendono i Bucks ma alla fine si devono arrendere al canestro di Desmond Mason a 13’’ dalla sirena.
Milwaukee: Redd 31 (6/16, 5/7), Bogut 23, Mason 15. Rimbalzi: Yi Jianlian 13, Bogut 12. Assist: Williams 12.
Memphis: Gay 26 (6/10, 3/5), Miller 17, Gasol 16. Rimbalzi: Milicic 13. Assist: Conley 6.
Minnesota-Sacramento 108-103
Rientra dopo la squalifica Ron Artest ma non riesce a scuotere i Kings. Sacramento soffre la creatività di Rashad McCants e si fa superare da Minnesota che così conquista la sua prima vittoria della stagione.
Minnesota: McCants 33 (9/15, 4/7), Jefferson 23, Walker 19. Rimbalzi: Jaric 8. Assist: Telfair 8.
Sacramento: Martin 22 (4/9, 3/8), Udrih, Miller, Artest 17. Rimbalzi: Miller 8. Assist: Martin, Artest 6.
Denver-Portland 110-93
Tornano sulla terra i Blazers, reduci da quattro successi consecutivi. Portland, infatti, non riesce a rallentare la coppia Allen Iverson-Carmelo Anthony e va k.o. a Denver.
Denver: Anthony 25 (8/13, 0/2), Iverson 20. Rimbalzi: Camby 13. Assist: Iverson 7.
Portland: Aldridge 15 (5/11). Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: Roy 5.
Houston-Los Angeles Lakers 90-93
I Rockets non sono fortunati contro i Lakers. Houston nel primo tempo perde Tracy McGrady il quale si procura un infortunio al gomito destro (la cui entità è ancora da valutare) in uno scontro con Luke Walton. Senza T-Mac i padroni di casa fanno fatica in attacco e vengono superati da Kobe Bryant e compagni.
Houston: Yao Ming 26 (6/18), Wells 21. Rimbalzi: YaoMing 13, Wells 10. Assist: Alston 7.
Los Angeles Lakers: Bryant 30 (9/18, 2/5). Rimbalzi: Farmar, Bynum 9. Assist: Bryant 5.
Los Angeles Clippers-New York 84-81
I Knicks multano Stephon Marbury 195.000 dollari per l’ammutinamento di Phoenix. Il giocatore così decide di rimettersi a disposizione di Isiah Thomas e vola da New York a Los Angeles. Marbury rimane sul parquet per 34’realizzando 13 punti ma la squadra newyorchese incassa un’altra sconfitta giocando una pallacanestro davvero deludente allo Staples Center.
Los Angeles Clippers: Kaman 14 (6/17). Rimbalzi: Kaman 18. Assist: Mobley 7.
New York: Curry, Randolph 16. Rimbalzi: Randolph 19, Curry 12. Assist: Marbury, Crawford 4.


Bargnani stecca con Utah
Belinelli a bocca asciutta

Toronto perde in casa nella peggiore partita dell'ex Treviso, che va solo una volta a canestro. L'ex Fortitudo viene impiegato solo 5' e incassa l'ennesima sconfitta di Golden State

NEW YORK, 15 novembre 2007 - Una serata no per Toronto e Golden State, entrambe sconfitte in casa. Pessima la prestazione di Bargnani, ingiudicabile quella di Belinelli.
TORONTO-UTAH 88-92
(di Adriana Galimberti)
Un passo indietro per Toronto, sconfitta in casa da Utah per 88-92, e una serata da dimenticare in fretta per Andrea Bargnani che disputa la peggior partita da quando indossa la maglia dei Raptors. Bargnani, impiegato solo 15'39", segna il suo unico canestro nell’ultimo quarto (una conclusione da sotto dopo un rimbalzo offensivo) dopo aver fallito i primi otto tiri, alcuni buoni e altri forzati. Per il Mago non è decisamente serata nè da dietro l’arco (0/5), dove subisce anche una stoppata da Carlos Boozer, nè da distanze più ravvicinate dove commette infrazione di passi l’unica volta in cui prova ad attaccare il canestro. I problemi al tiro condizionano pesantemente la prestazione globale di Bargnani che non riesce a dare il suo contributo nemmeno in altre maniere. Meglio di lui fa Kris Humphries (14 rimbalzi) che Mitchell manda in campo nel primo quarto prima dell’azzurro e che viene preferito a Bargnani per far coppia con Bosh negli ultimi minuti, data anche l’indisponibilità di Nesterovic che abbandona la gara a metà del terzo quarto per una distorsione alla caviglia.
I CONSIGLI DI MITCHELL - "Alcuni tiri erano forzati, altri giusti – è il giudizio di Mitchell sulla selezione al tiro di Bargnani -. Andrea è giovane e deve solo continuare a lavorare. L’importante è andare in campo senza preoccuparsi del tabellino, ma concentrandosi a fare le piccole cose, tipo un rimbalzo o un recupero e poi i canestri arrivano". Con le sole eccezioni di Parker e Moon (ancora positivo nel ruolo di ala titolare) anche gli altri Raptors hanno litigato col canestro specialmente nel primo tempo concluso con il 29.5% e 36 punti contro i 39 dei Jazz. Toronto è riuscita con una buona difesa a concedere a Utah, che ha l’attacco più prolifico del campionato, a 20 punti in meno della sua media di 120, ma in attacco ha sofferto la troppa frenesia e molte scelte discutibili, una su tutte la forzatura di Ford (5/17 al tiro) da tre nell’ultimo attacco di Toronto che ha tolto ogni speranza di vittoria ai Raptors. Non sono bastati il risveglio tardivo di Chris Bosh, autore di 10 punti nel quarto periodo, l’ottimo Parker e l’energia di Jamario Moon, mentre a fare la differenza nel finale per i Jazz sono stati Deron Williams e Carlos Boozer.
ASPETTANDO "BELI" - I Raptors hanno tenuto bene a rimbalzo (50-46), ma hanno sprecato malamente alcune occasioni tra cui un contropiede nel quale Calderon ha perso un pallone con un passaggio sconsiderato, generando i fischi del pubblico. Gli Utah Jazz si sono confermati una squadra solida con Boozer e Williams una spanna sopra gli altri, ma anche con un Kirilenko impreciso in attacco (1/6) ma autore di 5 recuperi, 2 stoppate, 11 assist e 9 rimbalzi. Fortunatamente per Bargnani ci sono solo un paio di giorni per ripensare a cosa non ha funzionato, e venerdì contro Indiana si può subito rifare prima della sfida di domenica contro Marco Belinelli.
TORONTO- Andrea Bargnani 2 punti (1/6 da due e 0/5 da tre), 3 rimbalzi, 1 palla persa e 1 stoppata. Punti: Parker 19, Mon 15, Bosh 14, Ford 13. Rimbalzi: Humphries 14. Assist: Ford 8.
UTAH – Punti:Boozer 23, Williams 22, Okur 13, Brewer 12. Rimbalzi: Boozer 14. Assist: Kirilenko 11.
GOLDEN STATE-DETROIT 104-111
(di Simone Sandri)
Don Nelson regala solamente cinque minuti a Marco Belinelli e i Warriors si fanno superare dai Pistons. Ennesima occasione mancata per Golden State che gioca alla grande nel primo tempo, va addirittura avanti di 22 punti poi però crolla nella ripresa e subisce un’altra sconfitta che lascia l’amaro in bocca, rimanendo così ancora a secco di vittorie in questo campionato. Le brutte notizie arrivano anche dall’utilizzo sempre più centellinato di Marco Belinelli. Don Nelson in questo momento non sembra avere grandissima fiducia nel giocatore azzurro e lo schiera per soli cinque minuti nel terzo quarto. Marco commette subito un turnover, poi fallisce una tripla prima di tornare in panchina dopo un’apparizione troppo breve.
DAVIS NON BASTA - I Warriors, trascinati da un eccellente Baron Davis giocano una straordinaria pallacanestro nel primo quarto, chiuso con 40 punti a referto, poi riescono a mantenere i Pistons a distanza nel secondo ma perdono smalto in attacco nella ripresa. Detroit si avvicina nel terzo quarto e mette a segno la rimonta, grazie a un parziale di 14-2, nell’ultimo periodo. Decisiva la produzione di un ottimo Rasheed Wallace il quale realizza 13 dei suoi 22 punti nell’ultima frazione.
Golden State: Davis 29 (8/15, 4/9), Harrington 20, Biedrins 18, Azubuike 16. Rimbalzi: Biedrins 11. Assist:Davis 10.
Detroit: Hamilton, Wallace, Prince 22, Murray 15. Rimbalzi: Maxiell 14. Assist: Murray12.
gasport


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A Dallas il derby texano
Phoenix travolge Chicago

I Mavericks mostrano grande solidità e superano gli Spurs 105-92. Parker: "Abbiamo giocato malissimo nel primo quarto". Barbosa trascina i Suns alla vittoria sui Bulls con un ritrovato Grant Hill

NEW YORK, 16 Novembre 2007 - Dallas supera San Antonio mentre Phoenix ha la meglio su Chicago.

Dallas-San Antonio 105-92
I Mavericks mostrano grande solidità e vincono con personalità il derby texano con gli Spurs. Dallas parte subito con il piede sull’acceleratore, approfitta dei troppi turnover dei campioni in carica nel primo quarto e prende il largo. Josh Howard è devastante e i Mavs piazzano un parziale di 17-1 che fa traballare gli Spurs. San Antonio nel primo tempo concede troppo all’attacco dei Mavs (ben 59 punti) e in attacco non trova la produzione della coppia Michael Finley-Tony Parker. Nella ripresa gli ospiti provano quantomeno a rendere la vita difficile ai Mavericks ma dopo un incoraggiante terzo quarto, tornano a sonnecchiare nell’ultimo periodo. Dirk Nowitzki così può permettersi una ripresa in sordina (solamente tre punti a referto negli ultimi due quarti) anche perché Parker chiude con un disastroso 1/11 dal campo. Dallas così porta a casa senza sussulti il successo. "Abbiamo giocato malissimo nel primo quarto – ammette il playmaker francese – non si possono concedere ai Mavericks così tanti tiri comodi. Dallas poi ha gestito bene il vantaggio".
Dallas: Howard 23 (6/12, 1/2), Harris, Terry 18, Nowitzki 17. Rimbalzi: Dampier 9. Assist: Nowitzki, Harris 5.
San Antonio: Ginobili 25 (6/11, 1/4), Duncan 24. Rimbalzi: Ginobili 9. Assist: Parker 8.

Phoenix-Chicago 112-102
Anche contro Chicago Phoenix gioca a corrente alternata ma quando trova ritmo in attacco è talmente devastante da potersi permettere anche qualche pausa e riuscire comunque ad andare a vincere con un margine di 10 punti. Chicago fa fatica nel primo tempo, arriva anche al -14 nel terzo quarto ma poi, guidata da Ben Gordon e Luol Deng, si sveglia e con Steve Nash in panchina riesce a rientrare in partita. I Bulls così a metà dell’ultimo quarto riprendono i padroni di casa e passano addirittura a condurre, ma quando Nash rientra sul parquet la musica cambia. Phoenix, infatti, piazza un parziale di 9-0 e riprende in mano le redini del match, mettendo così k.o. i Bulls. Ottima la prova del solito Leandro Barbosa mentre Grant Hill gioca la sua miglior partita con la maglia del Suns.
Phoenix: Barbosa 25 (3/8, 5/7), Hill 24, Marion 21. Rimbalzi: Marion 9. Assist: Nash 15.
Chicago: Gordon 24 (7/14, 2/6), Deng 23, Nocioni 18, Hinrich 17. Rimbalzi: Wallace 10. Assist: Hinrich 7.
Simone Sandri

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Riscatto Indiana, disastro Knicks

I Pacers chiudono una striscia di sei sconfitte travolgendo Utah con una gara impeccabile, New York invece arriva a sei k.o. consecutivi. Phoenix passa a Houston (che non ha McGrady)

NEW YORK, 18 novembre 2007 - Phoenix passa a Houston, Indiana domina Seattle mentre New York delude anche a Denver.
Indiana-Utah 117-97
I Pacers si mettono alle spalle la striscia di sei sconfitte consecutive superando i Jazz al termine di una gara praticamente perfetta, chiusa con 117 punti e referto e con uno straordinario 58% dal campo.
Indiana: Dunleavy 25 (6/11, 3/6), Granger 19, Daniels 17, Williams 16. Rimbalzi: Foster 9. Assist: Tinsley 13.
Utah: Boozer 19 (9/18). Rimbalzi: Millsap 6. Assist: Williams 6.
Washington-Portland 109-90
Gilbert Arenas rimane precauzionalmente a riposo a causa di un problema al ginocchio sinistro ma i Wizards si affidano a un eccellente Antawn Jamison e contro i Blazers conquistano senza troppi problemi il loro quarto successo consecutivo.
Washington: Jamison 30 (7/15, 4/8), Young, Haywood 17. Rimbalzi: Jamison 11, Haywood 10. Assist: Daniels 10.
Portland: Aldridge, Jack 18. Rimbalzi: Aldridge 10. Assist: Blake, Jack 5.
Charlotte-Seattle 100-84
Jason Richardson nel terzo quarto e’ assolutamente immarcabile, i Bobcats ringraziano e superano i Sonics. L’ex Golden State realizza 14 dei suoi 23 punti nell’arco di tre straordinari minuti a metà del terzo quarto, mettendo Charlotte saldamente davanti.
Charlotte: Wallce 27 (9/16, 1/2), Richardson 23. Rimbalzi: Okafor 15. Assist: Felton 12.
Seattle: Wilcox 24 (8/15), Wilkins 24, Durant 16. Rimbalzi: Wilcox 9. Assist: Watson 5.
New Jersey-Miami 87-91
Miami continua a dare segni di risveglio dopo un disastroso inizio di campionato e batte New Jersey. Pat Riley si gode i progressi di un volenteroso, ma a volte un po’ frenetico e impreciso, Dwyane Wade. I Nets incassano così la loro quinta sconfitta consecutiva.
New Jersey: Williams 22 (7/11), Jefferson 18, Kidd 16. Rimbalzi: Williams, Kidd 8. Assist: Kidd 15.
Miami: Wade 23 (4/17), O’Neal 18, Hardaway 16. Rimbalzi: Wade 6. Assist: Wade 9.
Minnesota-New Orleans 82-100
Nemmeno l’assenza del playmaker Chris Paul frena gli Hornets. Paul rimane ai box per una distorsione alla caviglia destra ma Peja Stojakovic e Morris Peterson bastano e avanzano a New Orleans per avere ragione dei Timberwovles.
Minnesota: Jefferson 20 (10/17), Telfair 15. Rimbalzi: Jefferson 10. Assist: Brewer, Telfair, Gomes 3.
New Orleans: Stojakovic 22 (5/10, 4/6), Peterson 18, Pargo 15. Rimbalzi: Chandler, Peterson 7. Assist: Pargo 7.
Dallas-Memphis 108-105
I Grizzlies danno filo da torcere ai favoritissimi Mavericks ma alla fine si devono arrendere. Memphis lotta e nel finale riprende Dallas grazie a un parziale di 10-0 ma i canestri di Dirk Nowitzki permettono ai padroni di casa di evitare lo scivolone.
Dallas: Howard 27 (13/22, 0/1), Nowitzki 21, Harris 19. Rimbalzi: Diop 11. Assist: Harris 8.
Memphis: Miller 23 (7/11, 2/2), Warrick 17, Gasol 15. Rimbalzi: Miller 7. Assist: Lowry 7.
Houston-Phoenix 105-115
Non si può concedere a una squadra come i Suns un giocatore del calibro di Tracy McGrady. Senza T-Mac, infatti, i Rockets non riescono a tenere il ritmo della truppa di Mike D’Antoni. Phoenix tira con percentuali da cinema (62% dal campo) e quando in attacco gioca così diventa praticamente imbattibile.
Houston: Scola 20 (10/19), James 17. Rimbalzi: Scola 11. Assist: Alston, Scola 4.
Phoenix: Stoudemire, Barbosa 21, Nash 19, Hill, Marion 18. Rimbalzi: Stoudemire 13, Marion 11. Assist: Nash 15.
Milwaukee-Atlanta 105-96
Ennesima trasferta amara per gli Hawks, arrivati, compreso lo scorso campionato, alla loro 17° sconfitta consecutiva lontano da Atlanta. Agli Hawks non basta un incontenibile Josh Smith.
Milwaukee: Bogut, Redd 21, Villanueva 17. Rimbalzi: Bogut 10. Assist: Williams 10.
Atlanta: Smith 38 (13/19, 0/3). Rimbalzi: Horford, Williams 8. Assist: Johnson 9.
Denver-New York 115-83
La rotta non cambia, i Knicks naufragano anche a Denver. La squadra newyorchese gioca malissimo in Colorado e incassa praticamente senza lottare la sua sesta sconfitta consecutiva.
Denver: Anthony 24 (9/16, 2/2), Iverson 23, Kleiza 18. Rimbalzi: Camby 20. Assist: Camby, Anthony 6.
New York: Randolph 16 (8/23). Rimbalzi: Lee, Randolph 11. Assist: Marbury 5.
Los Angeles Clippers-Chicago 73-92
I Clippers continuano a perdere per infortunio giocatori importanti. Contro i Bulls devono dare forfait Corey Maggette e Al Thornton. Chicago ne approfitta e, guidata da Ben Gordon, centra il successo allo Staples Center.
Los Angeles Clippers: Kaman 21 (10/17). Rimbalzi: Kaman, Thomas 8. Assist: Mobley 5.
Chicago: Gordon 25 (9/16, 1/6), Nocioni 21. Rimbalzi: Wallace 13. Assist: Duhon, Gordon, Hinrich 4.
Simone Sandri



Bargnani ok, ma non basta
A Toronto festeggia Belinelli

Ben superiore alla precedente la prova del Mago (12 punti), caricato anche dal "derby" col bolognese, che resta in campo meno di 4'. Ma Toronto, dopo aver tenuto sotto Golden State per lunghi tratti, sbaglia troppo e cede negli ultimi minuti (100-106)

TORONTO, 18 novembre 2007 - Lo storico derby, la prima sfida tra due giocatori italiani nella Nba si materializza nel secondo quarto di Raptors-Warriors, quando anche Marco Belinelli raggiunge Andrea Bargnani in campo. Nulla di indimenticabile accade all’Air Canada Centre, ma resta comunque una giornata che verrà ricordata nella nostra pallacanestro. Vince Golden State 106-100, stendendo gli avversari proprio quando Andrea viene richiamato in panchina a 10’ dalla fine. In Italia, una sconfitta così metterebbe in croce le scelte spesso incomprensibili del coach dei Raptors, Sam Mitchell.
POCO "BELI" - Belinelli fa solo una comparsata nel momento peggiore per i Warriors (zero punti in 3’54", lo 0/2 al tiro sullo scout è sbagliato: Beli tira solo una volta) ma è sufficiente per gli annali. All’Air Canada Centre è la giornata italiana. Sventolano i tricolori dedicati al Mago Bargnani che, dal maxischermo, traduce la terminologia cestistica nella nostra lingua (ma nessuno si accorge che Andrea fa diventare traveling, che nel basket vuol dire infrazione di passi, nel corretto ma fuori luogo viaggiare). Diecimila bobbleheads, le bamboline con il testone che si muove, di Andrea sono distribuite al pubblico, lo speaker si sforza di parlare la nostra lingua (ma quando segna Andrea da due punti, dice "per due"), qualche tifoso urla "forza azzurri" mentre i Raptors scendono in campo con una maglia col tricolore sui fianchi. Ma non è il momento più splendente per Andrea, reduce dai 4’35" in campo contro Indiana, punito da coach Mitchell per la sua scarsa aggressività difensiva e le carenze a rimbalzo. Però, anche senza l’azzurro, le difese in campo sfavillano, quella di Golden State per definizione, quella dei Raptors per una zona senza capo né coda di cui Mitchell abusa e che permette ai Warriors di segnare spesso da sotto.
TOCCA AD ANDREA - I Raptors vanno subito sotto (8-19) è c’è un’ovazione quando dopo 8’, Bargnani entra in campo. Cerca di essere aggressivo, ma commette subito un fallo a rimbalzo offensivo. Si riprende l’azione successiva con un tre punti: negli 11’ in campo nel primo tempo, segna 7 punti ma commette anche tre falli. Nella confusione difensiva di Toronto, lascia qualche canestro facile anche a Croshere, ma quando esce la gara è tornata in equilibrio (47-48). Ma, soprattutto si materializza il primo derby italiano nella Nba della storia: per un minuto, Bargnani e Belinelli restano in campo uno contro l’altro. Beli resiste 4’, sbaglia un tiro da tre, subisce una brutta penetrazione da Dixon ma, più che altro, vede pochi palloni. Viene relegato nell’angolo destro in attesa di scarichi che non arrivano. Pur senza colpe specifiche, il suo passaggio in campo coincide col recupero degli avversari. La partita di Beli finisce qui e quando il Barone, Baron Davis, si segnala per un paio di azioni dove non torna neppure in difesa, Toronto riesce ad andare avanti anche per i 21 punti nel primo tempo di TJ Ford (61-58).
L'ULTIMO QUARTO - Andrea torna in campo a metà del terzo quarto (73-69), segna subito con un movimento fantastico di giro e tiro dall’angolo, arriva in doppia cifra con un regalo sotto canestro di Jamario Moon, ma la difesa dei Raptors non è migliore di quella dei Warriors e la gara resta in equilibrio. Solo la cattiva percentuale da tre di Golden State non permette il sorpasso. A 10’ dalla fine, Bargnani torna in panchina definitivamente (89-84), Davis decide di dare un saggio del suo fantastico talento nella metà campo d’attacco. Segna 9 punti nell’ultimo quarto e Golden State produce il 17-4 decisivo (95-103 a 1’30" dalla fine) mentre i Raptors sbagliano ripetutamente da tre affondando (3/21 alla fine).
TORONTO-GOLDEN STATE 100-106
BARGNANI -Minuti: 19.29. Punti: 12. Rimbalzi: 3. Assist: 0.
TORONTO - Punti: Ford 29, Bosh e Kapono 11. Rimbalzi: Bosh 11, Moon e Delfino 7. Assist: Ford 9, Calderon 5, Moon 3.
GOLDEN STATE -Punti: Jackson 17, Davis e Azubuike 16. Rimbalzi: Biedrins 14, Davis 9, Azubuike 5. Assist: Davis 7, Jackson 5.
dal nostro inviatoLuca Chiabotti

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Lakers, Kobe da pazzi

Los Angeles domina Chicago nonostante le molte riserve impiegate, che in realtà, trascinate da Bryant, fanno la differenza. Orlando piega Boston mentre Udrih trascina Sacramento alla vittoria su Detroit

NEW YORK, 19 Novembre 2007 - Boston cade a Orlando, Sacramento supera Detroit mentre i Lakers dominano i Bulls.
Orlando-Boston 104-102
I Celtics tornano sulla terra a Orlando. Dopo uno straordinario inizio di campionato (otto successi consecutivi) Boston incassa la sua prima sconfitta al termine di una gara divertente ed emozionante. I Celtics giocano senza grande intensità per tre quarti, vanno sotto anche di 20 punti ma nell’ultimo periodo si rimboccano le maniche e tentano la clamorosa rimonta. Orlando però si difende con i denti e resiste all’assalto di Boston che si arrende solamente allo scadere quando la tripla di Paul Pierce muore sul ferro. Ottima la prova sotto canestro di Dwight Howard. Orlando - Punti: Howard 24 (7/9), Lewis 22, Nelson 18, Turkoglu 16. Rimbalzi: Turkoglu, Howard 6. Assist: Nelson 6.
Boston - Punti: Pierce 28 (10/15, 0/2), Allen 19, Rondo 18. Rimbalzi: Garnett 11. Assist: Pierce 6.
Sacramento-Detroit 105-95
L’ex milanese Beno Udrih sembrava destinato a un mesto ritorno in Europa a ottobre, quando, dopo essere stato ceduto dagli Spurs ai Timberwolves, venne subito scaricato da Minnesota. Invece i Kings, anche a causa dell’infortunio subito da Mike Bibby, hanno puntato su di lui e lo sloveno sta ricambiando la fiducia con una serie di performance davvero buone. Contro i Pistons però Udrih si supera disputando una delle sue migliori prestazioni nella Nba e guidando i Kings al sorprendete successo. Sacramento - Punti: Udrih 23 (9/12, 0/1), Martin 19, Artest 16, Miller 15. Rimbalzi: Moore, Miller 9. Assist: Udrih 6.
Detroit - Punti:Prince 19 (7/11, 1/1), Wallace 17, Hamilton 16. Rimbalzi: Wallace 12. Assist: Billups 9.
Los Angeles Lakers-Chicago 106-78
Phil Jackson scopre di poter contare sulla propria panchina. Per una volta Kobe Bryant non predica nel deserto in attacco, anzi sono proprio le riserve a fare la differenza contro i deludenti Bulls. Ben cinque panchinari, infatti, vanno a referto in doppia cifra e la panchina di Los Angeles stravince la sfida con quella di Chicago (73-31). La truppa di coach Jackson si fa anche rispettare al rimbalzo, così Bryant e compagni possono festeggiare un comodo successo. I Lakers mettono il risultato in cassaforte piazzando un incredibile parziale di 18-0 a cavallo tra la fine del terzo quarto e l’inizio del quarto.
Los Angeles Lakers - Punti: Bryant 18 (6/12, 0/2). Rimbalzi: Bynum 10. Assist: Farmar 8.
Chicago - Punti:Gordon 20 (8/15, 0/2). Rimbalzi: Wallace 8. Assist: Hinrich 8.
Simone Sandri

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Colpo Magic a New Orleans

Dopo avere fermato Boston, Orlando fa lo sgambetto agli Hornets. Memphis torna alla vittoria dopo tre k.o. consecutivi. Utah strapazza New Jersey

NEW YORK, 19 novembre 2007 - Orlando passa anche a New Orleans, Charlotte supera Portland mentre Memphis ha la meglio su Seattle.
Charlotte-Portland 101-92
I Bobcats superano i Blazers e ora con un record di 6-4 possono festeggiare il miglior inizio di stagione nella pur breve storia della franchigia. Charlotte limita un LaMarcus Aldridge reduce da un ottimo periodo di forma e in attacco riceve un’eccellente produzione da Gerald Wallace e dal playmaker Raymond Felton.
Charlotte: Wallace 27 (10/17, 0/2), Richardson, Felton 24. Rimbalzi: Okafor 12. Assist: Felton 10.
Portland: Jack 18 (5/7, 1/2), Roy 17, Webster 15. Rimbalzi: Frye 8. Assist: Roy 5.
New Orleans-Orlando 88-95
I Magic non si vogliono fermare. Dopo aver inflitto ai Celtics la loro prima sconfitta della stagione Orlando fa lo sgambetto anche ai sorprendenti Hornets. Gli alibi per New Orleans arrivano però dall’assenza del leader Chris Paul e dall’infortunio (un problema al ginocchio destro) che nel secondo quarto ha tolto di mezzo il lungo Tyson Chandler. I Magic, avanti anche di 21 punti, subiscono il ritorno dei padroni di casa che nell’ultimo quarto tornano in vantaggio. Nel finale però i canestri di Rashard Lewis permettono ai Magic di avere la meglio.
New Orleans: Stojakovic 21 (6/11, 2/4), Pargo 18. Rimbalzi: Chandler 8. Assist: Pargo 7.
Orlando: Howard 24 (10/14), Lewis 19, Nelson 16, Turkoglu, Dooling 15. Rimbalzi: Howard 15. Assist: Nelson 5.
Memphis-Seattle 125-108
Reduci da tre sconfitte consecutive, i Grizzlies ritrovano il sorriso battendo agevolmente i Sonics. Memphis chiude con un eccellente 56% dal campo e riceve una sorprendete produzione in attacco da un ritrovato Stromile Swift.
Memphis: Swift 24 (10/14), Miller 19, Stoudamire, Warrick 16. Rimbalzi: Gay, Gasol 7. Assist: Stoudamire, Miller 7.
Seattle: West 17 (3/7, 3/3), Wilcox 16. Rimbalzi: Green 14. Assist: Wilkins 6.
Utah-New Jersey 102-75
Nessun problema per i Jazz contro i Nets. New Jersey, sempre priva dell’infortunato Vince Carter, sembra aver perso lo smalto delle prime partite della stagione e a Salt Lake City incassa senza nemmeno lottare la sua sesta sconfitta consecutiva.
Utah: Williams 20 (6/8, 2/3), Boozer 17. Rimbalzi: Millsap 10. Assist: Williams, Brewer 6.
New Jersey: Jefferson 22 (5/9, 2/4), Nachbar 16. Rimbalzi: Wright, Boone 5. Assist: Kidd 8.
Simone Sandri

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Bargnani, che peccato
Belinelli comparsa al Madison

Il Mago è protagonista con 20 punti (5/9 da tre) ma Toronto si arrende a Dallas a uno stratosferico Nowitzki (32, 4 triple in 101"). Il bolognese raccoglie pochi minuti nel successo di Golden State sui Knicks, duramente contestati dal pubblico

NEW YORK, 21 novembre 2007 - Un buon Andrea Bargnani non basta ai Raptors che incassano un’amara sconfitta a Dallas, Marco Belinelli, invece, fa solo da comparsa ma i suoi Warriors sbancano il Madison Square Garden.
Dallas-Toronto 105-99
La partita dei rimpianti per i Raptors. Toronto a Dallas gioca un tempo, il primo, da favola, mette alle corde i Mavs andando avanti anche di 24 punti poi però subisce il ritorno dei padroni di casa che si avvicinano con un parziale di 12-0 prima del riposo, poi nel terzo quarto cambiano marcia e riprendono i Raptors. Dirk Nowitzki con la sua squadra in difficoltà decide di togliere le castagne dal fuoco e diventa immarcabile nelle battute finali del terzo quarto realizzando quattro triple consecutive in 101’’. Una volta tornati davanti i Mavs difendono il vantaggio dal ritorno dei Raptors e portano a casa un successo che, dopo la loro partenza ad handicap, sembrava quanto mai improbabile. Andrea Bargnani torna in carreggiata disputando finalmente una signora partita. Sam Mitchell lo mette in quintetto e l’azzurro ripaga la scelta del suo allenatore disputando un grandissimo primo quarto chiuso con tre triple delle sue e 11 punti a referto.
All’inizio del secondo quarto l’azzurro spinge i Raptors al +17 con un’altra tripla, poi torna in panchina ma Toronto riesce comunque a tenere a distanza i Mavericks. Almeno fino a quando sale in cattedra Devin Harris il quale spinge Dallas al parziale di 12-0. Andrea rientra e realizza un altro canestro dal perimetro così Toronto va al riposo avanti 55-41. Nella ripresa però la musica cambia completamente. Nowitzki in attacco fa quello che vuole e Toronto inizia a sporcare le proprie percentuali al tiro. Toronto va in difficoltà anche perché Bargnani viene un po’ dimenticato in attacco. Chris Bosh prova a tenere a galla gli ospiti ma la frittata e’ fatta. Una volta avanti Dallas non concede più nulla e Toronto deve così incassare una sconfitta che lascia l’amaro in bocca. Andrea Bargnani chiude con 20 punti (2/5 da due, 5/9 da tre e 1/1 ai liberi), cinque rimbalzi e un assist in 33’ di gioco.
Dallas: Nowitzki 32 (8/13, 4/6), Terry, Harris 19, Howard 15. Rimbalzi: Howard 9. Assist: Terry 5.
Toronto: Bosh 31 (12/22), Bargnani 20. Rimbalzi: Bosh, Moon 12. Assist: Calderon 6.
New York-Golden State 82-108
L’esordio al Madison Square Garden per Marco Belinelli non sarà memorabile da un punto di vista statistico ma sicuramente l’azzurro non se lo dimenticherà tanto facilmente. Se non altro per la vibrante contestazione del pubblico a Stephon Marbury prima, fischiato a ogni occasione, una volta addirittura mentre parte in contropiede, e a Isiah Thomas poi. Il coach dei Knicks per tutto il secondo tempo deve subire il coro “Fire Isiah” dei tifosi di New York disgustati dall’ennesima prova imbarazzante offerta dalla propria squadra, che per l'occasione aveva tra gli spettatori anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. Golden State, trascinata da un ottimo Baron Davis, fa la sua onesta partita ma nulla di più. Però basta e avanza per dominare una squadra, i Knicks, piena di contraddizioni che sembra aver abbandonato il proprio allenatore visto che decide di giocare senza la minima intensità.
I Warriors cambiano marcia a metà del primo quarto, e non si guardano più indietro, tenendo i Knicks a distanza di sicurezza. Don Nelson si ricorda di Marco Belinelli e lo manda sul parquet a nove minuti dalla fine del secondo quarto. Il bolognese appena tocca il suo primo pallone in attacco (passano tre minuti, visto che Davis e Monta Ellis tentano con troppa frequenza la conclusione personale) firma una tripla dall’alto quoziente di difficoltà. Il tempo di fallire un’altra conclusione dalla lunga distanza e di non trovare la retina da sotto, dopo un eccellente movimento spalle a canestro, e Beli torna in panchina. Poi a 53’’ dal riposo Don Nelson lo rimette in campo ma non succede più nulla. Nella ripresa Golden State domina e il Garden si spazientisce. Belinelli si deve accontentare degli ultimi due minuti di garbage time ma perlomeno può festeggiare la terza vittoria consecutiva dei suoi Warriors. L’ex stella della Fortitudo chiude con tre punti (0/2 da due e 1/2 da tre) in nove minuti di gioco.
New York: Marbury 18 (5/10, 1/4), Crawford, Randolph 15. Rimbalzi: Randolph 16, Richardson 10. Assist: Marbury 5.
Golden State: Davis 31 (7/14, 4/6), Jackson 23, Pietrus 16. Rimbalzi: Pietrus, Davis, Azubuike, Jackson 6. Assist: Jackson, Davis 7.
Simone Sandri



San Antonio viaggia sul velluto

I campioni passano ad Atlanta grazie alla coppia Parker-Ginobili e conquistano la sesta vittoria nelle ultime sette. Lakers devastanti su Indiana con la rivelazione Farmar, i 34 di James non bastano a Cleveland, Stoudemire trascina Phoenix

NEW YORK, 21 novembre 2007 - . I Lakers dominano i Pacers, San Antonio passa ad Atlanta mentre Phoenix supera Sacramento.
Atlanta-San Antonio 83-95
I campioni in carica conquistano ad Atlanta il loro sesto successo nelle ultime sette gare. Tim Duncan non e’ in grandissima serata in attacco (5/12 dal campo) ma a produrre ci pensa la coppia Tony Parker-Manu Ginobili.
Atlanta: Johnson 20 (9/17, 0/3), Williams 16. Rimbalzi: Horford 8. Assist: Johnson 7.
San Antonio: Parker 31 (12/19, 1/1), Ginobili 19. Rimbalzi: Oberto 10. Assist: Parker 9.
Cleveland-Milwaukee 107-111
Primo successo dei Bucks sui Cavaliers dal lontano 10 dicembre del 2005. Milwaukee si affida al talento di Michael Redd e riesce a fare lo sgambetto a Cleveland. 1 34 punti di LeBron James non bastano ai padroni di casa.
Cleveland: James 34 (10/15, 1/7), Gibson 26, Ilgauskas 16. Rimbalzi: Gooden 13, Ilgauskas 12. Assist: James 7.
Milwaukee: Redd 34 (5/10, 3/5), Williams 20, Villanueva 17, Ivey 15. Rimbalzi: Villanueva 9. Assist: Williams 9.
Indiana-Los Angeles Lakers 114-134
Anche a Indianapolis i Lakers dimostrano di poter produrre in attacco anche senza dover chiedere a Kobe Bryant di fare gli straordinari. La squadra di Los Angeles, infatti, mette il risultato in cassaforte piazzando un parziale di 12-0 all’inizio dell’ultimo quarto proprio con Bryant in panchina. Ottima la prova di Jordan Farmar.
Indiana: Williams 24 (5/6, 3/5), Granger 17. Rimbalzi: Murphy 12. Assist: Tinsley 10.
Los Angeles Lakers: Bryant 32 (3/7, 5/9), Farmar 18, Bynum 17. Rimbalzi: Bynum 10. Assist: Turiaf 5.
Washington-Philadelphia 116-101
Gilbert Arenas deve dare forfait ma i Wizards riescono comunque a battere senza grossi problemi i 76ers. Andray Blatche approfitta dell’assenza di “Agent Zero” per ritagliarsi spazio in attacco e alla fine disputa la sua miglior partita in carriera nella Nba.
Washington: Blatche 26 (11/13, 1/1), Jamison, Stevenson 19. Rimbalzi: Blatche 8. Assist: Daniels 8.
Philadelphia: Williams 25 (6/9, 4/4). Rimbalzi: Dalembert, Young 5. Assist: Iguodala, Carney 5.
Denver-Chicago 112-91
I sempre più deludenti Bulls fanno una brutta figura anche a Denver. Chicago, tradita da un irriconoscibile Ben Gordon (2/14 dal campo per soli sei punti) fa troppa confusione in attacco e facilita il compito di Carmelo Anthony e compagni.
Denver: Anthony 26 (8/17, 0/3), Iverson 22. Rimbalzi: Camby 20. Assist: Iverson 6.
Chicago: Noah 16 (7/10). Rimbalzi: Wallace 12. Assist: Duhon 5.
Sacramento-Phoenix 98-100
I Suns a Sacramento vanno avanti anche di 19 punti ma giocano con troppa sufficienza nell’ultimo quarto e fanno rientrare in partita i Kings. Phoenix, guidata da un Amare Stoudemire a tratti devastante, poi nel finale non e’ precisa dalla lunetta, ma Sacramento non ne approfitta.
Sacramento: Artest 33 (9/18, 3/5), Martin 15. Rimbalzi: Artest 12. Assist: Miller, Udrih 4.
Phoenix: Stoudemire 26 (9/14), Barbosa 22, Hill 19. Rimbalzi: Marion, Stoudemire 13. Assist: Nash 12.
Simone Sandri

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Bargnani si riprende Toronto
Belinelli paga dazio a Boston

Il Mago riparte in quintetto e contribuisce con triple (3/4) e rimbalzi (11, massimo stagionale) al successo dei Raptors a Memphis. La matricola invece si smarrisce nella pessima serata di Golden State in casa dei Celtics

NEW YORK, 22 novembre 2007 - Golden State cade a Boston, un discreto Andrea Bargnani, invece, guida Toronto al successo contro Memphis.
Boston-Golden State 105-82
Marco Belinelli si deve abituare ai ritmi della Nba, impresa peraltro non facile. Giocare al Madison Square Garden, poi volare la sera stessa a Boston e giocare il giorno dopo non e’ una cosa semplicissima per un cestista che arriva dal campionato italiano. Così Belinelli paga dazio al “back to back”, e con lui i suoi compagni che dopo la brillante prova di New York non fanno una gran bella figura a Boston. I Celtics dimostrano di essere una squadra vera, intenzionata a fare grandi cose in questa stagione e difendono con grande intensità, dominando sotto canestro. Il primo tempo e’ un vero supplizio per coach Nelson. I Warriors, infatti, tirano malissimo, non sono reattivi al rimbalzo (31-17 a favore dei padroni di casa) e vanno al riposo sotto 50-37. Baron Davis, dopo la splendida performance offerta al Garden, si prende una serata di vacanza (3/13 al tiro), Kelenna Azubuike fa anche peggio (1/7) e dalla panchina arriva solamente la produzione di Monta Ellis.
Marco Belinelli avrebbe anche l’occasione di far ricredere Don Nelson ma non riesce a trovare ritmo in attacco. L’ex Fortitudo rimane sul parquet praticamente per tutto il secondo quarto e si presenta subito con un bel gioco da tre punti, poi però, troppo poco coinvolto dai compagni, diventa impreciso dal perimetro. Intanto i Celtics, guidati dal solito Kevin Garnett, aumentano il loro vantaggio. Nel terzo quarto la trama non cambia, anche se Golden State tira un po’ meglio dal campo. Ma Boston non permette ai Warriors di rientrare in partita e anzi chiude praticamente i conti all’inizio dell’ultimo quarto. Primo nel periodo finale Belinelli torna sul parquet ma la gara e’ oramai segnata. L’azzurro chiude una gara davvero poco memorabile con quattro punti (1/6 da due, 0/3 da tre e 2/3 dalla lunetta) con tre rimbalzi e un recupero in 22’ di gioco.
Boston: Allen 21 (4/10, 3/8), Garnett 20, Pierce 19, House 15. Rimbalzi: Garnett, Pierce 10. Assist: Rondo 6.
Golden State: Ellis 21 (10/14, 0/1), Jackson 15. Rimbalzi: Wright 9. Assist: Davis 4.
Memphis-Toronto 89-95
Con Andrea Bargnani in quintetto le cose sembrano migliorare per i Raptors che a Memphis non giocano benissimo ma grazie alle triple riescono a centrare il successo. Andrea non riesce a trovare continuità in post o dalla media distanza ma e’ letale da dietro la linea dei tre punti (alla fine 3/4) e le sue triple permettono a Chris Bosh di avere un po’ più di libertà sotto canestro. Mancano giocatori importanti da entrambe le parti, Marc Iavaroni deve rinunciare a Darko Milicic mentre Sam Mitchell non può contare su TJ Ford, e la gara stenta a decollare. Toronto si salva con le triple ma in attacco fa fatica. I Grizzlies però non ne approfittano. Sotto canestro Bosh prova a dare la scossa ai compagni e anche Bargnani si fa rispettare catturando 11 rimbalzi, suo record stagionale.
La gara si trascina senza grandi sussulti fino all’ultimo quarto con le due squadre appaiate. Memphis, grazie ai liberi di Kyle Lowry va avanti 82-80 a 2’33’’ dalla sirena ma Toronto risponde piazzando un parziale di 9-0 e mettendo così al tappeto la squadra di casa che non riesce più a rialzarsi e va ko. Andrea Bargnani chiude con 13 punti (2/12 da due, ¾ da tre) con 11 rimbalzi e quattro assist in 31’ di gioco.
Memphis: Gasol, Miller 16. Rimbalzi: Miller, Gasol 10. Assist: Lowry 5.
Toronto: Bosh 22 (8/16). Rimbalzi: Bosh 19, Bargnani 11. Assist: Calderon 8.
Simone Sandri




James e Kidd trascinano
Cleveland e New Jersey

LeBron segna 45 punti contro Minnesota, a Portland la 90esima tripla doppia dello straordinario Jason. Cadono Houston e Los Angeles Lakers e i Wizard perdono per tre mesi Gilbert Arenas

NEW YORK (Stati Uniti), 22 Novembre 2007 - San Antonio supera Orlando, LeBron James segna 45 punti contro Minnesota mentre Phoenix domina Sacramento.
Charlotte-Washington 111-114 (o.t.)
I Wizards ricevono la peggior notizia possibile. Gilbert Arenas, infatti, è dovuto andare sotto i ferri a causa dei suoi problemi al ginocchio sinistro e rimarrà fuori almeno tre mesi. Washington non si abbatte e trascinata da un grande Caron Butler supera i Bobcats al supplementare.
Charlotte: Felton 27 (4/12, 2/4), Wallace 25, Okafor 20. Rimbalzi: Okafor 14. Assist: Felton 12
Washington: Butler 39 (12/20, 1/3), Jamison 27. Rimbalzi: Blatche 13, Jamison 12. Assist: Daniels 6
Houston-Dallas 94-100
Il rientro di Tracy McGrady non produce l’effetto sperato. I Rockets, infatti, si devono inchinare davanti ai Mavs. Houston avanti 90-84 a 3'13'' dalla sirena va in confusione e subisce il ritorno degli ospiti che portano a casa il successo piazzando nel finale un parziale di 16-4.
Houston: Yao Ming 30 (11/18), Alston 18, McGrady 15. Rimbalzi: Yao Ming 15, Hayes 13. Assist: McGrady 12
Dallas: Harris 22 (6/11, ½), Howard 20, Nowitzki 18, Bass 17, Stackhouse 15. Rimbalzi: Nowitzki 14. Assist: Harris 5
Miami-Atlanta 79-82
Ennesima deludente prestazione per gli Heat che incassano una brutta sconfitta casalinga contro gli Hawks. Miami arriva all’ultimo quarto avanti di 10 punti ma non riesce a rallentare Joe Johnson, Atlanta così rimonta e centra il successo.
Miami: O'Neal 18 (8/11), Haslem , Davis 17. Rimbalzi: O’Neal 10. Assist: Wade 5
Atlanta: Johnson 22 (3/10, 3/7), Smith 16. Rimbalzi: Smith 11, Williams 10. Assist: Smith, Johnson 4
New Orleans-Indiana 93-105
Jermaine O'Neal deve dare forfait per un problema al ginocchio sinistro ma i Pacers giocano con grande intensità e rallentano la corsa di una delle squadre più sorprendenti di questo inizio di campionato. Ottima la prova di Troy Murphy.
New Orleans: West 23 (10/16, 0/1), Stojakovic 17. Rimbalzi: Ely 11. Assist: Paul 10
Indiana: Murphy 23 (4/11, 3/5), Granger 22, Dunleavy, Tinsley 18. Rimbalzi: Foster 13. Assist: Tinsley 13
Detroit-New York 98-86
Isiah Thomas passa dai fischi del Madison Square Garden agli applausi del Palace di Auburn Hills, dove ha lasciato grandi ricordi da giocatore, ma il risultato non cambia. I Knicks, infatti, appaiono svogliati e incassano a Detroit la loro ottava sconfitta consecutiva. La panchina di Thomas adesso e’ veramente in pericolo.
Detroit: Billups 25 (4/7, 3/6), McDyess 20. Rimbalzi: Mohammed, McDyess 6. Assist: Billups 15
New York: Curry 26 (12/19), Crawford 16. Rimbalzi: Jeffries, Lee 9. Assist: Marbury 5
Milwaukee-Los Angeles Lakers 110-103
La buona difesa di Michael Redd su Kobe Bryant nell'ultimo quarto permette ai Bucks di avere la meglio sui Lakers. Kobe mette a referto 27 punti ma nell'ultimo periodo non va oltre un deludente 1/5 dal campo per sei punti.
Milwaukee: Redd 26 (7/16, 1/2), Williams 18. Rimbalzi: Villanueva 9. Assist: Williams 9
Los Angeles Lakers: Bryant 27 (5/10, 2/8), Bynum 16. Rimbalzi: Bynum 13. Assist: Odom, Farmar, Bryant 4
Minnesota-Cleveland 86-97
Tutta la fragilità di Minnesota si vede dalla facilità con cui LeBron James segna canestri a ripetizione. Senza nemmeno faticare più di tanto, infatti, "King" James mette a referto 45 punti e i Cavs passeggiano contro i Timberwolves.
Minnesota: Jefferson 30 (12/20). Rimbalzi: Jefferson 8. Assist: Buckner, Gomes 4
Cleveland: James 45 (11/20, 6/10), Gooden 17. Rimbalzi: Ilgauskas, Jones 10. Assist: Gibson, James 5
San Antonio-Orlando 128-110
I Magic giocano molto bene in attacco, tirano con il 56% dal campo ma alla fine vengono sconfitti dai campioni in carica con un margine di 18 punti. Orlando rimane in partita per tre quarti di match, poi subisce il parziale di 12-2 che permette a Tim Duncan e compagni di mettere il risultato in cassaforte.
San Antonio: Parker 32 (14/21, 0/1), Ginobili 27, Duncan 20, Barry 19. Rimbalzi: Duncan 16. Assist: Parker 9
Orlando: Howard 34 (14/19), Turkoglu 26, Nelson 15. Rimbalzi: Howard 16. Assist: Nelson 9
Phoenix-Sacramento 127-111
I Suns a valanga sui Kings. Privi di Ron Artest, gli ospiti non riescono a limitare Phoenix che parte fortissimo e realizza qualcosa come 47 punti nel primo quarto. I padroni di casa continuano a correre e alla fine del terzo periodo sono avanti 110-82. Mike D'Antoni può così far riposare i suoi titolari e regalare minuti ai panchinari.
Phoenix: Marion 25 (7/11, 2/5), Nash, Barbosa 18, Hill 15. Rimbalzi: Stoudemire, Diaw 6. Assist: Nash 15
Sacramento: Garcia 31 (12/21, ¼), Salmons 21, Martin 19. Rimbalzi: Salmons, Williams 10. Assist: Garcia 5
Portland-New Jersey 101-106
Torna sul parquet Vince Carter e Jason Kidd mette a referto la 90esima tripla doppia delle sua straordinaria carriera. I Nets così riescono ad avere la meglio sui Blazers
Portland: Roy 25 (5/10, 4/4), Webster, Frye 15. Rimbalzi: Aldridge 8. Assist: Blake, Roy 6
New Jersey: Jefferson 30 (5/9, 3/3), Nachbar 23. Rimbalzi: Kidd 11. Assist: Kidd 13
Los Angeles Clippers-Denver 101-90
Continua il grande momento di forma di Chris Kaman. Il lungo di Los Angeles gioca alla grande anche contro i Nuggets e trascina i Clippers al successo
Los Angeles Clippers: Kaman, Ross 17. Rimbalzi: Kaman 21. Assist: Knight 7
Denver: Iverson 29 (11/18, 0/1), Anthony 24,Camby 18. Rimbalzi: Camby 18. Assist: Iverson 9
Simone Sandri

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