| AQUARIUS PESARO 80 G.S. ADRIATICO ANCONA 62 AQUARIUS PESARO: Olivieri 11, Badioli 22, Di Pumpo 3, Cavedine 4, Pentucci 12, Valla 2, Bracaloni 8, Valentini 13, Bianchini 5, Cancellieri n.e.. All. Tonucci. G.S. ADRIATICO ANCONA: Sordoni Gia., Orioli 6, Andrioli 5, Guerci 14, Poggiaspalla 9, Gherardi 11, Capitanelli 8, Coen 7, Pomarico 2, Ripanti n.e.. All. Luconi. ARBITRI: Mengucci e D'Angelo di Pesaro. PARZIALI: 20-16; 41-27; 60-43.
Ancona - Nulla da fare per i "nostri" che cedono il passo sul pessimo campo della palestra Luigi Pirandello di via Nanterre di fronte all'Aquarius apparsa formazione tecnica e determinata che, sia grazie ad un Badioli in gran spolvero che ai vari Olivieri, Pentucci e Valentini a supportarlo nel migliore dei modi, dimostra d'attraversare un momento di ottima forma che gli ha permesso di staccarsi dai bassi fondi della classifica e scavalcare la squadra allenata da David Luconi. Gara che subisce il primo strappo nel secondo quarto quando Guerci e compagni faticano a trovare la via del canestro contro la zona 2-3 ordinata per tutti e i 40' di gioco dal coach dei locali, andando all'intervallo sotto di 14 punti anche grazie alle due triple sparate dal classe '90 Bracaloni vero protagonista non atteso del match. Si riprende a giocare e i biancorossi hanno una gran voglia di provare a recuperare lo svantaggio; cosa che riesce a Gherardi (uno dei migliori nelle file degli anconetani) e compagni almeno in parte o meglio fino a che, un nuovo strappo dei locali non li fa precipitare sul 43-60 all'ultima pausa breve. Ma la voglia di giocarsela, nonostante tutte le difficoltà della serata, c'è ancora e in un amen si torna a meno 6 (60-66) grazie alle conclusioni dalla lunga distanza di Guerci e di un ritrovato Coen che entra, per la prima volta nel match, in ritmo partita; ma il sogno d'ottenere la terza vittoria consecutiva in trasferta si spegne negli ultimi minuti quando un paio di facili conclusioni sbagliate, qualche fischio arbitrale contrario e i canestri di Olivieri seguito dalla tripla di Di Pumpo chiudono definitivamente il match decretando la meritata vittoria dei pesaresi.
Detto dell'andamento della gara e della vittoria meritata dai locali, non possiamo tralasciare il fatto che giocare in un campo come la suddetta palestra Luigi Pirandello di via Nanterre sia cosa assolutamente deprecabile e decisamente vantaggiosa per chi ha la possibilità di allenarsi nell'impianto con continuità; non basti il problema legato alla fatiscenza della struttura (a cominciare dal campo di gioco per proseguire con gli spogliatoi e terminando con le docce) che risultano essere obsoleta e del tutto fatiscente, a rimarcare il tutto anche il cattivo funzionamento del tabellone elettronico (al quale, nella somma dei punti della squadra di casa, mancavano le luci che avrebbero dovuto indicare le unità) tanto da costringere lo staff tecnico delle squadre a dover ricorrere, continuamente, agli ufficiali di campo per richiedere il punteggio della squadra locale e avere ben chiaro il divario che separava le due squadre. Insomma, ribadito che questo problema legato alla struttura non ha assolutamente inficiato sull'esito dell'incontro, meritatamente andato appannaggio dell'Aquarius, ci chiediamo come si possa continuare a permettere che il campo di via Nanterre possa essere omologato per svolgere partite del campionato di serie D regionale. Questa non vuole essere una polemica ma un mera costatazione dei fatto. Ai posteri l'ardua sentenza!
|