Stagione NBA 2007/2008

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view post Posted on 14/9/2007, 10:40
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Portland ha già perso Oden

Il giocatore, prima scelta dei Trail Blazers all'ultimo draft, è stato operato al ginocchio destro per una microfrattura e durante l'artroscopia è stata scoperta una lesione cartilaginea che lo terrà ferma tutta la stagione. Intervento agli occhi, invece, per LeBron

NEW YORK (Usa), 13 settembre 2007 - Doveva essere una semplice operazione di routine di “pulizia” del menisco per la prima scelta assoluta dei Blazers Greg Oden. Invece il chirurgo che ha operato il centro di Portland ha subito capito che al termine dell’intervento avrebbe dovuto dare una brutta notizia ai tifosi dei Blazers. Il dottor Don Roberts ha constatato dei danni alla cartilagine del ginocchio destro di Oden e quella che doveva essere un’operazione di routine è invece diventato un intervento ben più complesso, che comunque è riuscito. La diagnosi però è decisamente traumatica. La prima scelta assoluta allo scorso draft, uno dei giocatori più attesi nel prossimo campionato, dovrà saltare l’intera stagione 2007-08. Un colpo tremendo per le ambizioni del Blazers e una notizia davvero difficile da digerire soprattutto per il general manager della franchigia Kevin Pritchard. “Naturalmente siamo tutti delusi, soprattutto per Greg – commenta il dirigente che a giugno aveva puntato su Oden, “lasciando” così l’altro pezzo pregiato del draft, Kevin Durant, a Seattle - però siamo convinti che il nostro futuro sia comunque decisamente roseo. Abbiamo un nucleo di giocatori giovani molti interessanti e siamo convinti che riusciremo a fare bene anche senza Oden”. Davvero un epilogo inaspettato per un giocatore che comunque negli ultimi tempi aveva avuto una serie di problemi fisici. Nessuno però si sarebbe aspetto che Greg Oden sarebbe diventato il prima scelta assoluta a un draft a saltare l’intersa stagione dai tempi di David Robinson (selezionato per primo dagli Spurs nel 1987). “L’Ammiraglio”, infatti, fu costretto a rinviare di un anno il suo esordio nella Nba per via del suo accordo con l’accademia navale americana. I medici comunque sono convinti che il ginocchio di Oden tornerà al 100% dopo la rieducazione. “Greg e’ giovane e l’area danneggiata e’ decisamente piccola – commenta il dottor Don Roberts – il resto del ginocchio e’ assolutamente siano e siamo convinti nel pieno recupero del giocatore”. In ospedale ci e’ finito anche LeBron James, ma per una semplice intervento Lasik, questo si davvero di routine, agli occhi. LeBron quindi migliora la sua “visione di gioco”, una brutta notizia per tutti gli avversari dei Cavs.
Simone Sandri

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view post Posted on 16/9/2007, 21:56
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Nelson resta, allenerà Belinelli

Il tecnico di Golden State ha ottenuto l'aumento voluto (prenderà 5.1 milioni di dollari) e resterà sulla panchina dei Warriors anche la prossima stagione. Una buona notizia per il bolognese

NEW YORK, 15 settembre 2007 - Non c’erano mai stati dubbi ma adesso e’ arrivata anche l’ufficialità. Don Nelson rimarrà sulla panchina dei Warriors anche nel prossimo campionato. Il tecnico 67enne nella offseason aveva fatto le bizze pretendendo un contratto più sostanzioso e minacciando addirittura il proprio ritiro. Ma in pochi gli avevano creduto. Dopo il grande finale di regular season e soprattutto dopo aver fatto lo sgambetto ai favoritissimi Mavericks nel primo turno della postseason un divorzio tra la dirigenza di Golden State e Nelson sarebbe stato deleterio per la franchigia. Proprio per questo il coach, sapendo di avere il coltello dalla parte del manico, è andato a battere cassa, ottenendo alla fine quello che desiderava. Nella prossima stagione Don Nelson guadagnerà 5.1 milioni di dollari (un aumento sostanzioso rispetto ai previsti 3.1 milioni di dollari), poi se i Warriors dal campionato 2008-09 decidessero di sostituirlo in panchina l’ex coach dei Mavericks diventerà un consulente (per una cifra vicina al milioni di dollari) per la squadra per altri cinque anni.
Una vittoria su tutta la linea per Don Nelson che comunque a Golden State ha fatto uno straordinario lavoro, riuscendo a inculcare una mentalità vincente a una squadra che sembrava in caduta libera. Ora il futuro per la franchigia della Bay Arean sembra decisamente roseo. Il draft ha regalato ai Warriors l’interessante Brandan Wright, grazie allo scambio con i Bobcats di Jason Richardson, e soprattutto l’azzurro Marco Belinelli che negli schemi offensivi di coach Nelson si troverà a meraviglia. Non a caso nella Summer League di Las Vegas l’ex bolognese ha fatto grandi cose facendo venire l’acquolina in bocca ai tifosi di Golden State e allo stesso Don Nelson. “Sono molto contento di poter rimanere con i Warriors – confessa il tecnico di Golden State – mi trovo benissimo nella Bay Arena e poi ho sviluppato un rapporto stupendo con Chris Mullin. Ci sono le basi per fare decisamente bene. Sono convinto che ci toglieremo diverse soddisfazioni”.
Simone Sandri

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view post Posted on 2/10/2007, 14:44
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Botte da orbi: Shaq in forma
grazie all'ultimate fighting
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Dopo l'ultima stagione dimezzata dagli infortuni, O'Neal si è preparato al quarto anno con Miami dandosi a uno degli sport più violenti al mondo. E coach Riley rivela: "E' in ottime condizioni"
Shaquille O'Neal, 35 anni, fa la faccia cattiva. Reuters
Shaquille O'Neal, 35 anni, fa la faccia cattiva. Reuters
MIAMI (Usa), 2 ottobre 2007 – Dopo una stagione passata più in infermeria che sul parquet per via di una serie di problemi al ginocchio, Shaquille O’Neal ha deciso di cambiare metodo di allenamento. Il centro dei Miami Heat si è dato così all’ultimate fighting, uno degli sport più violenti del mondo. Nulla, tuttavia, che potesse impaurire Shaq. Anzi, pare proprio che il trattamento stia dando i suoi frutti visto che Pat Riley, l’allenatore degli Heat, ha detto: “O’Neal è davvero in ottime condizioni, è già pronto per le partite di pre-season”.
BOTTE DA ORBI – Ma cos’è l’ultimate fighting (che una volta negli Stati Uniti era vietato)? Ce lo spiega lo stesso Shaq, che ieri ha fatto il punto sul suo stato fisico: “In pratica è un misto tra boxe, wrestling e arti marziali – ha detto ieri ai giornalisti durante il pre-camp di Miami -, e di solito i combattimenti si svolgono su un ring che sta dentro una gabbia. Sono un grande appassionato di questo sport. Ho iniziato da solo quest’estate, poi sono venuti alcuni ragazzi a sfidarmi”. Non vorremmo essere nei panni dei malcapitati che hanno dovuto affrontare un colosso di 216 centimetri per circa un quintale e mezzo.
PROGRAMMAZIONE – Paradossalmente sono stati proprio i guai fisici della scorsa stagione che hanno permesso a O’Neal di programmare la preparazione: “Per la prima volta – ha spiegato – ho avuto più tempo per allenarmi. Di solito dovevo fare tutto in 15-20 giorni, e invece stavolta ho potuto pianificare con più calma, in tre mesi: leggendo, nuotando, andando a caccia e, ovviamente, combattendo”. Che sia stata questa la causa della sua separazione dalla moglie Shaunie?
Alessandro Ruta



Basket: Olimpiacos tenta Webber
Indice Ultim'ora

ATENE - L'Olympiacos Atene tenta Chris Webber, una delle stelle Nba nell'ultima stagione a Detroit. Il club greco ha offerto 12 milioni di dollari a stagione al giocatore, che sta meditando se rimanere negli States o decidere di affrontare l'esperienza europea. (Agr)



Basket: Nba, ancora un anno con Houston per Mutombo
Indice Ultim'ora

NEW YORK - Dikembe Mutombo non lascera' il basket giocato, almeno per il momento. Il pivot 41enne ha, infatti, firmato un contratto di un anno con Houston, team nel quale ha disputato la passata stagione. (Agr)

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Amo la Vuelle
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12 milioni dollari...il doppio del nostro budget...STEEK HUTZIE!!!!!!

 
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ANOMALIA CARDIACA, SI FERMA ETAN THOMAS
Centro dei Wizards salta inizio training camp, ora accertamenti

Richmond, Virginia (Usa), 2 ott. (Ap-Apcom) - Etan Thomas non ha preso parte al primo giorno di training camp dei Washington Wizards a causa di un'irregolarità cardiaca emersa nel corso di un controllo di routine. Il 29enne centro di Harlem dovrà ora sottoporsi ad una serie di accertamenti per determinare la natura delle anomalie riscontrate. Il coach dei Wizards, Eddie Jordan, la scorsa settimana aveva fatto sapere che Thomas nel corso della preparazione pre-stagionale avrebbe dovuto superare la concorrenza di Brendan Haywood per un posto nel quintetto base. Nella passata stagione, la sesta nella Nba, Thomas aveva collezionato una media di 6,1 punti e 5,8 rimbalzi a partita. Washington debutterà nella regular season mercoledì 31 ottobre ad Indianapolis contro i Pacers.




Isiah Thomas colpevole di molestie

NEW YORK - L'allenatore dei New York Knicks Isiah Thomas e' stato giudicato colpevole di molestie sessuali nei confronti di Auncha Browne Sanders, ex dirigente della squadra. La donna, 44 anni, madre di tre figli dovra' ora essere risarcita dei danni morali e materiali subiti, anche se ancora non si conosce l'entita' finanziaria della cifra. In solido con Thomas e' stata condannata la societa' che gestisce la squadra, il Madison Square Garden. (Agr)




Pierce “Saremo un gruppo vincente”

(AGM-DS) - Milano, 2 ottobre - E’ stato ancora una volta il sole il protagonista della terza giornata romana dei Boston Celtics. La squadra ha continuato ad allenarsi nella quiete del Palafonte in vista del match di sabato prossimo contro i Toronto Raptors in programma al Palalottomatica alle 20.30. Il coach della mitica franchigia NBA, Doc Rivers, continua a provare i tre assi insieme in quintetto base, una risorsa che rende Boston una delle squadre favorite alla vittoria dell’anello nella stagione ormai alle porte.

Al termine della seduta odierna, la squadra ha come sempre incontrato i giornalisti, dimostrando grande disponibilita` nei confronti della stampa. L’esempio viene proprio da coach Rivers, sempre pronto a rispondere con il sorriso alle domande dei presenti. Rivers si e` detto molto soddisfatto di questi primi giorni romani. ‘Anche oggi e` stata una proficua giornata di allenamento – ha esordito il tecnico dei Celtics – lavorare in solitudine ci permette di pensare a noi senza guardare a cio` che fanno le altre squadre. Giorno dopo giorno la nostra chimica complessiva migliora, stiamo lavorando duro soprattutto sulla difesa e a rimbalzo. Poi in attacco i punti, con quei tre sul parquet, arriveranno’.

Uno dei volti nuovi di Boston, Ray Allen, noto anche per la sua partecipazione al film di Spike Lee He Got Game, si e` detto entusiasta del suo inserimento in squadra. ‘Sono stato tanti anni a Seattle – ha detto Allen – ma mi sento cittadino del mondo. Un giocatore rende al meglio se sente attorno a se un ambiente confortevole, se la sua famiglia sta bene in quel luogo, se quando apre la porta di casa trova una situazione che sente affine alle proprie aspettative, tutte cose che a Boston ho trovato da subito’.

Uno dei piu` felici dell’arrivo a Boston di Allen e Garnett e` Paul Pierce, uomo franchigia fino alla passata stagione dei Celtics. Pierce, uomo spigoloso ma abituato a dire le cose come stanno, non ha negato di aver pensato, in questi anni, di cambiare casacca. ‘E’ vero, nei momenti piu` difficili di Boston ho pensato di andarmene, ma poi sono sempre tornato sui miei passi. E’ chiaro che l’arrivo di Ray e Kevin cambia gli obiettivi della franchigia, sono convinto che nell’arco di poche stagioni diventeremo un gruppo vincente’.

Sulla stessa lunghezza d’onda il numero 9 dei Celtics Rajon Rondo, colui che sulla carta dovrebbe ricevere da Rivers le chiavi del gioco della squadra. Ma cosa significa giocare da playmaker avendo in squadra tre stelle assolute? ‘Per la mia carriera e` un’occasione unica – ha precisato Rondo – giocare al loro fianco significa crescere giorno dopo giorno. Anche la nostra intesa sta migliorando, ma non vedo l’ora di cominciare a fare sul serio’.
Mercoledi` mattina nuovo appuntamento al Palafonte per una nuova seduta di allenamento dei Celtics. In attesa che sbarchino a Roma anche i Raptors di Andrea Bargnani.
 
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Basket: Nba, Amare Stoudemire operato al ginocchio

NEW YORK - Amare Stoudemire uno dei punti di forza dei Phoenix Suns, squadra Nba allenata da Mike D'Antoni e' stato operato ieri al ginocchio destro. Il giocatore ha subito un'artroscopia e ne avra' per tre settimane. La franchigia dell'Arizona spera comunque di recuperarlo per l'inizio della stagione che partira' il prossimo 30 ottobre. (Agr)


Basket: Nba, Isiah Thomas colpevole di molestie

NEW YORK - L'allenatore dei New York Knicks Isiah Thomas e' stato giudicato colpevole di molestie sessuali nei confronti di Auncha Browne Sanders, ex dirigente della squadra. La donna, 44 anni, madre di tre figli dovra' ora essere risarcita dei danni morali e materiali subiti, anche se ancora non si conosce l'entita' finanziaria della cifra. In solido con Thomas e' stata condannata la societa' che gestisce la squadra, il Madison Square Garden. (Agr)
 
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A Roma festa per Bargnani
Ma ridono ultimi i Celtics

Nel primo match di Nba Europe Live, al PalaLottomatica vittoria 89-85 di Boston sui Toronto Raptors. Incantano Pierce e Garnett, ma il Mago si difende: 13 punti e 3 rimbalzi con 2/3 dalla distanza.

ROMA, 6 ottobre 2007 - Entusiasmo alle stelle per la prima romana dell’NbaEurope Live 2007. Tutti a spellarsi le mani per le schiacciate di Kevin Garnett e le giocate del romano Andrea Bargnani. Davvero una bella serata di pallacanestro, cornice un PalaLottomatica vestito a vesta e colorato da 11mila caldissimi spettatori. Poi il parquet alla fine premia la squadra più attesa, i rinnovatissimi Celtics che battono i Raptors 89-85 ma il risultato lascia naturalmente il tempo che trova.
QUINTETTI - Mancano a sorpresa gli inni, alcuni stupitissimi giocatori di Boston erano già sull’attenti quando gli arbitri li hanno chiamati per la palla a due, ma non gli applausi scroscianti alla presentazione dei quintetti soprattutto per il nuovo idolo dei Celtics Kevin Garnett e naturalmente per l’ospite d’onore Andrea Bargnani. I tifosi di Boston si stropicciano gli occhi guardando il nuovo quintetto della gloriosa franchigia: Rondo, Allen, Pierce, Garnett e Perkins. Una squadra ben diversa da quella che ha regalato loro soddisfazioni con il contagocce nelle ultime stagioni. Toronto risponde con Ford, Parker, Kapono, Bosh e Bargnani.
BARGANI VS GARNETT - Andrea ci tiene a far bella figura e lotta su ogni pallone, causando un paio di turnover e difendendo con foga su un giocatore devastante come KG. Il PalaLottomatica esplode quando Bargnani firma i suoi primi punti con una tripla ma Garnett fa aumentare il rumore rispondendo all’azzurro con uno straordinario movimento sotto canestro. Schiacciata e fallo del romano. Toronto tira con buone percentuali e nel primo quarto riesce a limitare Kevin Garnett andando avanti di sette punti. Cambiano i quintetti e Boston si avvicina. Nel secondo periodo però un ottimo Carlos Delfino spinge i Raptors al +9 (40-31). Tornano i titolari e la musica cambia. Garnett non ci sta e Paul Pierce inizia a trovare ritmo dal perimetro. Boston così piazza un parziale di 12-0 e va al riposo avanti 43-40. Andrea Bargnani intanto commette il suo terzo fallo. L’osservato speciale Kevin Garnett mette a referto una doppia-doppia (10-10) già all’intervallo.
PROBLEMI DI FALLI - La ripresa si apre con un Bargnani caldissimo. Andrea segna due triple e un canestro da sotto nei primi tre minuti del secondo tempo, poi però Garnett lo costringe al suo quarto fallo e coach Mitchell, come fosse una gara di regular season, lo rimanda subito in panchina. Il lungo di Boston sotto canestro e’ devastante e i Celtics provano a scappare. Bosh e TJ Ford però non si nascondono e Toronto riprende la squadra che secondo molti ora e’ la grande favorita nella Eastern Conference sul 68 pari nelle battute finali del terzo quarto. Allen riporta Boston al più 6 all’inizio dell’ultimo periodo poi i tecnici decidono e’ meglio svuotare le panchine e con le riserve in campo la partita perde un po’ di fascino ma non scende di intensità. Boston comunque riesce a difendere il vantaggio e porta a casa il successo. Andrea Bargnani chiude la sua prima romana con 13 punti (2/3 da due, 2/3 dalla lunga distanza e ¾ ai liberi), tre rimbalzi e un assist in 14’ di gioco, l’altro grande protagonista della gara, Kevin Garnett, invece, mette a referto 19 punti e 16 rimbalzi. Le statistiche però in questo momento non contano. Conta lo spettacolo e quello non è mancato.
Boston: Pierce 21, Garnett 19 e 16 rimbalzi, House 14
Toronto: Ford 16, Bargnani 13 (14 min, 2/3 da 2, 2/3 da 3, 3 rimbalzi e 2 assist), Bosh 1

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Belinelli, debutto ok

I suoi Warriors battono i Lakers (111-110) grazie a un tiro di Hudson sulla sirena. L'ex Fortitudo chiude con 8 punti restando in campo nei momenti più caldi della partita

HONOLULU (Stati Uniti), 10 ottobre 2007 - Marco Belinelli ha debuttato questa notte nel precampionato Nba. L'italiano ha chiuso con 8 punti, 4/9 da due, 0/2 da 3, 2 palle recuperate, 2 perse e 3 falli in 18 minuti nella gara vinta da Golden State sui Lakers 111-110.
SUPER AZUBUIKE - L'ex Fortitudo ha guardato dalla panchina l'inizio della partita (Nelson gli ha preferito Azubuike, grande protagonista della serata), ma è rimasto in campo nei momenti decisivi, quando i gialloviola hanno ricucito lo strappo iniziale. Golden State è partita fortissimo: +17 firmato Biedrins-Davis dopo neanche un terzo di partita. Beli non ha grande feeling con il tiro dall'arco, ma non si scoraggia, infilando i primi due tiri della sua avventura Nba dopo 13' proprio mentre i Lakers sprondano a -26 (51-25 al 15'). Kelenna Azubuike ruba la scena a Bryant sfiorando la perfezione (5/6 dal campo nei primi 10', 14 punti all'intervallo). Kobe si sveglia a metà gara: cancella lo zero dopo quasi 24 minuti, ma poi è devastante, con 17 punti nel solo terzo periodo sui 29 complessivi segnati dai Lakers.
MARCO NEL FINALE - Belinelli lascia la scena a Azubuike a 5'23" dalla fine, ma rientra quasi subito al posto di Barnes nel momento più caldo della partita, quando Radmanovic, Crittenton e Bynum annullano il gap a meno di 4' dalla fine. Marco entra nelle azioni-chiave e infila due canestri decisivi, quello del 101-99 e il layup del 103-104; poi chiude con altri due falli e una stoppata di Patterson. Il finale è combattuto: Turiaf fa 2/2 ai liberi a 10" dalla fine, poi sulla sirena Troy Hudson vince la partita.
Golden State: Azubuike 27, Hudson 15 (Belinelli 8, 4/11 dal campo).
L.A. Lakers: Radmanovic 20, Crittenton 18, Bryant 17.
gasport

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Lakers k.o., Belinelli ne fa 18

Nella rivincita della preseason contro i Lakers, Golden State passa ancora, 119-106. Le assenze di Davis e Biedrins pesano ma non troppo con l'azzurro protagonista: 6/10 da due, 1/6 da tre e 3/3 ai liberi con due rimbalzi, due assist e due recuperi

NEW YORK (Usa), 12 ottobre 2007 - Buona la seconda per Marco Belinelli. Dopo l'esordio nella preseason nel primo match amichevole dei Warriors con i Lakers a Honolulu chiuso con otto punti a referto, Marco brilla nella rivincita hawaiana tra le due squadre californiane. Golden State gioca il suo basket veloce, aggressivo e decisamente spettacolare, vince senza grossi problemi 119-106 e mostra un super Marco Belinelli che chiude la sua sfida contro Kobe Bryant e compagni con 18 punti.
ASSENZE PESANTI - Ovviamente il risultato lascia il tempo che trova per la condizione fisica delle due squadre e anche per le tante assenze, a cominciare da giocatori fondamentali del roster di Don Nelson come Baron Davis e Andris Biedrins o dal lungo più affidabile di Phil Jackson, Lamar Odom. Però i Warriors mostrano di poter mettere punti a referto a grappoli e questa è già una buona notizia per i tifosi di Golden State. Inoltre indicazioni importanti per coach Nelson arrivano anche dalla crescita costante di Kelenna Azubuike (22 punti), colui che dovrebbe colmare il vuoto lasciato da Jason Richardson, e dal buon affiatamento con i compagni mostrati dal nuovo arrivo, l'ex Minnesota Troy Hudson. Nelson sembra già avere le idee chiare sulle gerarchie. Azubuike probabilmente sarà il "2" titolare, con Marco Belinelli destinato però ad essere molto di più della sua riserva.
BELINELLI AI RAGGI X - L'ex bolognese può diventare il sesto uomo di una squadra che sembra fatta apposta per lui. Contro i Lakers l'azzurro mostra grande personalità cercando spesso la penetrazione e non lasciandosi demoralizzare da un paio di turnover evitabili nel secondo quarto. La buona notizia per Don Nelson arriva anche dal fatto che Belinelli nella sua seconda gara di preseason fa capire di poter mettere punti a referto e farsi valere in attacco anche tirando con percentuali non brillantissime (1/6) dalla lunga distanza. C'è ancora tantissimo da lavorare, naturalmente, per il giocatore italiano ma dalle Hawaii le indicazioni che arrivano sono decisamente positive. Contro i Lakers Marco Belinelli rimane in campo 30' e mette a referto 18 punti (6/10 da due, 1/6 da tre e 3/3 ai liberi) con due rimbalzi, due assist e due recuperi. Non ci si può certo lamentare.
Simone Sandri

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KOBE BRYANT SI ALLONTANA DAI L.A. LAKERS

Il cestista americano pronto a lasciare i Lakers a fine stagione Kobe Bryant e Los Angeles Lakers, un matrimonio che sembra arrivato al capolinea. Il campione NBA ha candidamente ammesso in una conferenza stampa "pre-season" che la sua dodicesima stagione con la maglia del team californiano potrebbe seriamente essere l'ultima. Kobe Bryant lamenta la mancanza di ambizioni tecniche e di organizzazione che, un tempo, portarono i Lakers ai massimi livelli in NBA.
Il proprietario dei Lakers, Jerry Buss, ha anche ipotizzato un possibile addio di Bryant a stagione in corso se le cose dovessero andare male e i risultati non arrivare nella stagione che sta per partire.
Queste le parole del proprietario del team californaiano Jerry Buss: "Se Kobe la vede così dovremo pensarci. Se il suo stato d'animo continuerà ad essere questo, potremmo pensare ad un 'sign and trade'...", ovvero far firmare al giocatore il rinnovo del contratto per poi venderlo immediatamente o scambiarlo con altri giocatori. L'attuale contratto di Kobe Bryant scade nel 2009.



Graziella Vitrano


Mercato... futuro
Se questo scorcio di mercato NBA sembra piuttosto fiacco il futuro si annuncia invece pieno di novità, almeno a sentire i vari siti specializzati che già danno per fatte alcune interessanti operazioni tra febbraio e l'estate che riguarderebbero giocatori delle franchigie di Los Angeles.

Sam Cassell starebbe aspettando la fine dell'attuale contratto coi Clippers per accassarsi, dal prossimo anno, ai Denver Nuggets. A riportare la notizia il Los Angeles Tribune secondo il quale Sam non avrebbe comunque intenzione di forzare una trade, anche se la situazione dei Clips e l'infortunio di Brand potrebbero accellerare il divorzio, anche per ottenere una contropartita tecnica.

Mentre sarebbe fissato per dopo l'All Star Game l'addio tra Kobe Bryant ed i Lakers. Il giocatore, scontento per la situazione dei giallo-viola, avrebbe le valige pronte ed un accordo di massima con la dirigenza per cambiare aria. L'accordo prevederebbe di valutare assieme, a stagione in corso, la meta da raggiungere, anche perchè il giocatore ha mercato, ma i Lakers non vogliono svenderlo.

Intanto i Knicks hanno rifirmato, con un biennale, Allan Houston. Ora il problema è che hanno già 15 giocatori nel roster e, per ratificare l'accordo, dovrebbero liberare un posto. Il candidato n.1 sembra essere Jamaal Crawford.

by Federico Ioannoni


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Il camp alla Hawaii
toglie grinta ai Warriors

Pessimo primo tempo di Golden State contro i Clippers, e sconfitta finale per 99-89. Tutta la squadra, al rientro in California, stenta al tiro, Belinelli firma 5 punti, ma dà l'impressione di essere ormai perfettamente inserito

NEW YORK, 15 ottobre 2007 - Non è memorabile il ritorno in California, dopo il camp alle Hawaii, per i Warriors di Marco Belinelli. Golden State contro i Clippers gioca un bruttissimo primo tempo e alla fine viene sconfitta 99-89. Una partita un po’ strana giocata con la consapevolezza di dover disputare un back to back (stasera i Warriors affronteranno lo Zalgiris) per cui in molti hanno deciso di tenere il freno a mano tirato. Il bolognese dopo l’ottima prova contro i Lakers si fa contagiare dall’imprecisione della squadra e chiude una gara non brillante con cinque punti a referto (con 1/5 da due, 1/4 da tre e 0/2 ai liberi).
CONFUSIONE - Poco male, naturalmente si tratta sempre di preseason e il risultato non conta nulla. Anche se partite come quelle di domenica sera è meglio non giocarne tante per i Warriors. Golden State, infatti, tira malissimo soprattutto nel primo tempo (31% dal campo contro il 54% della squadra di Los Angeles) e, nonostante recuperi Baron Davis, assente contro i Lakers, fa un po’ troppa confusione in attacco. Ne viene fuori così una gara dominata dai Clippers i quali ricevono un contributo di tutto rispetto dal rookie Al Thornton. La matricola di Los Angeles, infatti, chiude con 24 punti (18 dei quali segnati nel solo secondo quarto) e trova la retina con i suoi primi otto tiri dal campo.
A PROPRIO AGIO - Belinelli comunque sembra sempre più a proprio agio in una squadra che si aspetta molto da lui. Ci saranno naturalmente anche durante la regular season serate come questa e forse è un bene che incomincino ad arrivare anche nella preseason. Don Nelson storicamente non ha un rapporto idilliaco con i suoi rookie, ma di Belinelli sembra fidarsi. L’ex coach di Dallas considera l’azzurro molto di più di una semplice matricola, per via della sua grande esperienza con la Fortitudo. Alla Hawaii Nelson ha sempre usato parole di grande stima nei confronti di colui che potrebbe diventare il sesto uomo, durante la regular season, della rotazione dei Warriors. "Marco non è solo un tiratore – aveva detto Don Nelson a Honolulu – ha un grandissimo tiro, naturalmente, ma sa giocare per la squadra, creare per gli altri e in attacco si muove benissimo. Il suo gioco si adatta molto bene al nostro". Una prova così così nella preseason non può certo fargli cambiare idea.
Simone Sandri

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Belinelli lo stakanovista:
gioca 48', segna 19 punti

Preseason Nba: nel successo 107-88 del Golden State Warriors contro lo Zalgiris Kaunas, l'azzurro parte per la prima volta in quintetto e chiude con 7/17 dal campo, 1/5 da tre e 4/5 ai liberi. Intanto Bryant gli dà il numero di telefono

LOS ANGELES (Stati Uniti), 16 ottobre 2007 - Esordio in quintetto festeggiato nel migliore dei modi per Marco Belinelli. L'ex guardia della Fortitudo, che coach Nelson ha fatto partire titolare nella sfida contro lo Zalgiris Kaunas, lasciandolo sul parquet addirittura 48', è stato uno dei principali protagonisti della sfida di preseason Nba che ha visto i Golden State Warriors superare i lituani per 107-88. Belinelli è andato a referto con 19 punti (7/17 dal campo, 1/5 da tre e 4/5 ai liberi), 3 rimbalzi, un assist, tre palle rubate e quattro perse. Nei Warriors il top scorer è stato Jackson con 20 punti mentre Harrington si è messo in luce sotto canestro con 10 rimbalzi. Tra i lituani 15 punti per Popovic e doppia doppia per Zukauskas con 11 punti e 14 rimbalzi.
INCONTRO CON KOBE - Alla fine si sono anche scambiati il numero di telefono. "Già - ammette Belinelli - l'ho anche marcato. E' fortissimo, ma non dico niente di nuovo. Mi ha colpito, invece, come persona. Verso Bryant avevo sentito anche alcune critiche per il suo modo di esser fuori dal campo. Invece è un grande: mi ha salutato, abbiamo parlato in italiano, ci siamo scambiati i numeri. Mi ha detto di chiamarlo per qualsiasi cosa di cui abbia bisogno".
CONSIGLI DEL MAGO - Quanto ai consigli di Bargnani, "Non molti - ammette ancora Belinelli -. Forse perché è un ragazzo chiuso. Ma anch'io non ho chiesto, perché volevo scoprire le cose da solo. Mi ha raccomandato solo di allenarmi bene, lavorare tanto e far sempre vedere che hai voglia e che ci credi".
gasport

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sarà ora di iniziare a parlare per il giorno dell'asta?? :blink:
 
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manca il decimo...e eventualmente l'undicesimo e il dodicesimo..chi si offre???
 
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Belinelli ne fa 17 (ma 1/6 da 3)

Nel 116-111 il rookie azzurro mostra nuovi progressi. Il parziale di 18-2 nel terzo quarto illude Golden State. Dall'altra parte, senza Duncan, Parker e Bowen, è Ginobili a fare la differenza

NEW YORK (Stati Uniti), 19 ottobre 2007 - Giocare a San Antonio contro gli Spurs non è mai semplice. Nonostante sia un'amichevole e nonostante i campioni in carica non schierino tre pedine fondamentali del calibro di Tim Duncan, Tony Parker e Bruce Bowen, Golden State deve sudare e alla fine viene sconfitta 116-111. Marco Belinelli si ritrova di fronte quel Manu Ginobili dal quale ha sempre cercato di strappare qualche segreto fin dai suoi primi allenamenti con la prima squadra nel 2001 alla Virtus Bologna. Allora l'azzurro era un ragazzino con tanti sogni in testa, l'argentino una splendida realtà del basket europeo, adesso i due si ritrovano nella Nba.
TRE PUNTI - Belinelli ancora una volta non tira benissimo dal campo (5/13 con 1/6 dalla lunga distanza) ma riesce a mettere punti sul tabellone mostrando costanti progressi e alla fine chiude con 17 punti in 29' sul parquet. L'ex bolognese deve ancora prendere confidenza con la linea da tre punti Nba, una transizione più che normale, ma in attacco si sa rendere utile con un movimento costante e soprattutto non si fa pregare a penetrare. Don Nelson nel backcourt si affida anche a San Antonio alla coppia che probabilmente schiererà dall'inizio durante la regular season, il duo Baron Davis-Kelenna Azubuike e nel primo quarto la partita è vivace e spettacolare.
EQUILIBRIO - In attacco Golden State fa grandi cose e realizza 37 punti nella frazione. Gli Spurs rimangono però aggrappati agli ospiti, grazie ai canestri di Ginobili ed Elson e nel secondo periodo il ritmo cala. Belinelli sostituisce Baron Davis e mostra subito aggressività sia in attacco che in difesa. Le squadre però perdono la loro verve offensiva dei primi minuti e sporcano le percentuali al tiro. Il rookie azzurro comunque prima del riposo confeziona un paio di canestri di pregevole fattura. Ginobili nel finale del primo tempo segna sei punti consecutivi e gli Spurs vanno negli spogliatoi avanti 55-54.
RISERVE - All'inizio del terzo quarto i padroni di casa provano a scappare e quando torna sul parquet Belinelli, a 4'48'' dalla fine del terzo periodo, gli Spurs arrivano al +10. Ma l'azzurro e Al Harrington guidano la riscossa, Golden State piazza così il parziale di 18-2 che li rimette avanti 86-80 alla fine del terzo quarto. Nell'ultimo periodo spazio alle riserve e alla fine il match lo porta a casa San Antonio ma le buone indicazioni per coach Don Nelson non mancano di certo, a partire dalla personalità di Marco Belinelli il quale chiude la sua quinta amichevole stagionale con 17 punti (con 4/7 da due, 1/6 da tre e 6/8 ai liberi), tre rimbalzi, tre assist e due recuperi.
Simone Sandri

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