Hackett, dopo le botte
alla riconquista di Usc
Il pesarese di Southern California ha subito la frattura della mandibola in uno scontro (sospetto) con Mayo, la stella del team. Ma si sta riprendendo con grandi prestazioni. Ma ieri, nel big match con Memphis, ha sbagliato il libero decisivo
NEW YORK, 5 dicembre 2007 - Derrick Rose di Memphis e OJ Mayo di Usc secondo molti addetti ai lavori non solo potrebbero diventare la prima e la seconda scelta al prossimo draft Nba, ma addirittura gettare le basi, tra i professionisti, per una rivalità stile LeBron James-Carmelo Anthony. Così vederli all’opera uno contro l’altro nell’arena che fino a qualche anno fa veniva considerata come la Mecca del basket Nba (da quando la coppia Isiah Thomas-James Dolan ha affossato l’immagine dei Knicks il Madison Square Garden è invece una sorta di tendone da circo, ma questo è un altro discorso) è qualcosa di estremamente intrigante.
IL GIALLO DELL'INFORTUNIO - Memphis è ancora imbattuta e considerata anche la qualità non eccelsa della Conference nella quale gioca, la Conference Usa, può addirittura puntare a una regular season stile New England Patriots, cioè senza sconfitte. Ma l’esame Usc non è di quelli semplici. La formazione californiana non è solo OJ Mayo, bensì un solido gruppo di giovani giocatori talentuosi guidati dalla regia del pesarese Daniel Hackett. L’azzurro è stato il primo a testare la grinta di Mayo a settembre quando durante una partita di allenamento finì ko dopo uno scontro con il talentuosissimo frashman. La versione ufficiale racconta di un gomito galeotto, ma non intenzionale, finito sulla mandibola, andata in frantumi, di Hackett. Ma secondo molti (tesi confermata anche da un paio di giocatori presenti) a mettere ko il pesarese sarebbe stato un pugno di Mayo. Dopo un recupero più veloce del previsto Hackett è tornato in cabina di regia inanellando prestazioni super (21 punti il 15 novembre contro Citadel, 22 punti e 10 assist il 17 novembre con South Carolina), ma con un fisiologico ritardo di preparazione e con circa 10 chili in meno su un corpo adesso un po’ troppo fragile.
LA PARTITA - Contro Memphis il pesarese avrebbe voluto rubare le luci della ribalta ai due grandi protagonisti Rose e Mayo ma alla fine non c’è riuscito. Memphis ha vinto al supplementare 62-58 al termine di un match non troppo spettacolare che non solo ha visto sia Derrick Rose che OJ Mayo giocare in modo anonimo, ma ha anche messo proprio Hackett sul banco degli imputati. Con le difese a dominare gli attacchi Usc riesce a rimanere nella scia di Memphis nonostante la serata non particolarmente brillante di un Mayo che oltre a tirare male (6/20 dal campo per 16 punti) spesso pecca di egoismo. Nulla di trascendentale per Rose (3/9 per 9 punti, con 10 rimbalzi a referto), marcato in difesa proprio da Mayo, ma perlomeno il playmaker dei Tigers cerca di forzare il meno possibile, affidandosi ai compagni. Daniel Hackett (3/11 al tiro per 10 punti, e cinque assist) si fa rispettare, ma nel finale grazia Memphis. L’azzurro, infatti, con i Tigers avanti di un punto, a 6" dalla fine dei tempi regolamentari va in lunetta, realizza il primo libero, ma fallisce il secondo, permettendo così a Rose e compagni di arrivare al supplementare. Scampato il pericolo Memphis nell’overtime fa quanto basta per portare a casa il successo. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca ai tifosi di Usc e soprattutto a Daniel Hackett.
Simone Sandri
www.gazzetta.it